Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, come riportato dalla stampa specializzata e dalla sua pagina ufficiale, preoccupandosi dell’apertura a settembre dell’anno scolastico, si pone il problema di incrementare l’organico per l’anno prossimo per permettere anche il dimezzamento degli alunni per classe, doppi turni ed evitare il fenomeno delle classi pollaio, fenomeno non infrequente nella regione Campania
“La paura del Governatore che l’organico campano sia insufficiente – afferma Stefano Cavallini, Presidente Regionale Campania e Segretario Generale Anief – purtroppo è reale ed è stato da noi denunciato già da diversi giorni dopo l’incontro con il Direttore Generale dell’USR Campania”
Il problema delle classi pollaio è un fatto. Anche se l’organico è confermato rispetto all’anno scorso, avere un rapporto di un docente ogni 20 alunni non vuol dire avere classi che rispettano un rapporto alunni per classe soddisfacente. Infatti il numero di alunni per classe si aggira a livello regionale intorno ai 22-24 unità in media con punte di 28-29 in alcuni istituti. Sempre perché, come già denunciato, non si tiene conto del particolare ruolo dei docenti di sostegno che comunque fanno diminuire il rapporto docente per alunni senza far diminuire il rapporto alunni per classe.
Persino il sottosegretario Peppe De Cristofaro, in risposta su Facebook al Governatore campano e come riportato dalla stampa specializzata Orizzonte Scuola,
ammette che l’organico regionale è insufficiente e che il ministero potrà solo fare interventi mirati e non strutturali.
“Come si fa a parlare di investimenti importanti sulla scuola come fa il sottosegretario De Cristofaro senza considerare strutturali e non episodici gli interventi da attuare? – continua Stefano Cavallini – Finirà che anche l’anno prossimo avremo migliaia di precari che porteranno avanti la didattica nel periodo, si spera, post epidemia senza riconoscergli quella stabilità che meritano ma continuando a fare un uso massiccio di contratti temporanei come è stato fatto negli ultimi anni”.
Solo trasformando tutto l’organico di fatto in diritto, aumentando il tempo pieno nelle primarie e trasformando in posti di diritto tutti i posti di sostegno dati in deroga su tutto il territorio nazionale negli ultimi anni, come l’Anief chiede da anni, si potrà far fronte a tutte le esigenze didattiche e soprattutto all’apertura delle scuole il prossimo anno in sicurezza per gli alunni e per i lavoratori della scuola.