Il 28 dicembre si è svolto un nuovo incontro sul dimensionamento scolastico 2021-22 in cui sono state presentate le proposte della città metropolitana mentre il 30 dicembre l’assessore Fortini ha fornito informazioni sul ritorno a scuola in presenza previsto per il 7 gennaio
In questo secondo incontro sul dimensionamento la regione fa marcia indietro rispetto al primo incontro sull’apertura del liceo classico di Aversa ma non sullo scorporo dell’istituto Caselli-de Sanctis adducendo come motivo il fatto che con l’approvazione della nuova legge di bilancio e l’abbassamento del numero minimo di alunni da 600 a 500 per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche (ovvero da 400 a 300 alunni per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche) si riavranno in tutta la regione almeno 60-70 nuove autonomie. Nella nuova proposta della regione si è aggiunto quanto deliberato dalla città metropolitana.
“Siamo sempre contrari a perdere una autonomia scolastica con scorpori di istituti come succederà con il Caselli-de Sanctis – commenta Stefano Cavallini, presidente regionale Anief Campania e membro della delegazione Anief all’incontro – e non può farci cambiare idea la notizia dell’abbassamento dei parametri per il dimensionamento con il recupero di decine di autonomie in regione. Peraltro il recupero delle autonomie è conseguenza di una legge dello stato mentre la regione con la sua delibera farà perdere una autonomia”.
È stato inoltre richiesto di fornire alle organizzazioni sindacali i dati sul numero degli alunni delle scuole campane, senza i quali non è possibile alcun confronto.
Nel secondo incontro del 30 dicembre sulla ripresa in presenza delle lezioni in regione, l’assessore Fortini non ci ha fornito ulteriori informazioni rispetto alle indiscrezioni circolate negli ultimi giorni.
Non tutti gli ordini e grado rientreranno in presenza il 7 gennaio, ma ci sarà uno scaglionamento.
Il 7 ci sarà il rientro dell’infanzia e delle prime due classi della primaria. Da lunedì 11 gennaio tornerà in presenza tutta la scuola primaria e poi si proseguirà con il rientro in presenza della secondaria di primo grado la settimana successiva, per concludere a fine gennaio con la secondaria di secondo grado.
Il tutto sarà vincolato al monitoraggio della curva dei contagi.
“Non avere un tracciamento dei contagi all’interno degli istituti, anche solo dell’infanzia e parte della primaria, che sappiamo aver già ripreso le lezioni, non aiuta di certo nell’organizzazione del tutto. Inoltre far riprendere le secondarie senza aver dati sui trasporti è una ulteriore complicanza. Certo siamo a favore dell’apertura della scuola soprattutto per un discorso didattico, ma una apertura deve comunque essere fatta con un livello di contagio basso in generale e in particolare nella scuola. Ma senza dati si va alla cieca. Infine sarebbe utile avere delle previsioni regionali sulle vaccinazioni”, ha concluso Cavallini.