Rispondendo ad un question time alla Camera, Giannini assicura che, a seguito del responso del Consiglio di Stato, oggi “sono parte del piano assunzionale straordinario che il Governo sta approntando e che confluirà nel provvedimento in approvazione a breve in Consiglio dei Ministri”. Stiamo parlando dei riservisti per anno di laurea, cioè coloro che si sono laureati dopo il 2001-2002, che non erano ammessi alla preselettiva del concorso del 2012 ma che avendo fatto domanda e avendo ottenuto sospensiva del Tar sono stati riammessi dagli uffici scolastici regionali e hanno poi vinto il concorso sulla base del merito e del punteggio acquisito.
Vittoria in arrivo anche per coloro che sono stati ammessi con riserva avendo conseguito nella preselettiva un punteggio inferiore a quello previsto come soglia minima: “la riserva potrà essere sciolta per ogni singolo ricorrente via via che ci sarà una sentenza definitiva in merito. Per quanto concerne i dirigenti scolastici, vale lo stesso principio”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): lo avevamo denunciato il giorno dopo la pubblicazione del bando firmato dall’allora ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. È ancora possibile ricorrere con Anief per lo scioglimento immediato della riserva e l’assegnazione del ruolo. E lo stesso vale per i candidati dirigenti scolastici.
Verranno tutti assunti gli idonei del concorso 2012 bandito dall’allora ministro dell’Istruzione Francesco Profumo: ad assicurarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, durante il question time, a un'interrogazione sulla situazione dei docenti e dei dirigenti scolastici ammessi con riserva nelle graduatorie di merito: "sono parte del piano assunzionale straordinario che il Governo sta approntando e che confluirà nel provvedimento in approvazione a breve in consiglio dei ministri", ha assicurato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo al quesito sollevato dall’on. Marco Di Lello (gruppo Misto - PSI – PLI) .
Nel question time, l’on. Di Lello, ha rivendicato la “valorizzazione del merito ad alcune categorie di precari, che con grande passione consentono, ogni giorno, in molti casi di tenere lezioni in condizioni anche disagiate. Penso innanzitutto, signora Ministra, agli idonei riservisti per anno di laurea, quelli che sono risultati idonei al concorso del 2012 e, in maniera francamente incomprensibile, sono stati esclusi per quel limite dell’anno di laurea, che anche la giurisprudenza amministrativa oramai costante ha considerato illegittimo prima ancora che illogico, ai riservisti « quota 35 », ai riservisti dirigenti scolastici ammessi al loro concorso e che hanno superato le prove scritte e orali”.
La risposta del ministro Giannini (resoconto della Camera dei Deputati, pag. 78) non lascia spazio a dubbi: il titolare del Miur ha infatti risposto assicurando che “gli idonei del concorso 2012 – è noto, ma lo ribadisco – sono parte del piano assunzionale straordinario che il Governo sta approntando e che confluirà nel provvedimento in approvazione a breve in Consiglio dei Ministri. Le due categorie specifiche che l’onorevole cita sono i riservisti per anno di laurea, per intenderci, cioè coloro che si sono laureati dopo il 2001-2002, che non erano ammessi alla preselettiva di quel concorso del 2012 ma che, avendo fatto domanda e ottenuto la sospensiva del TAR sono stati ammessi dagli uffici scolastici regionali in virtù di tale sospensiva e che hanno vinto il concorso, sulla base del merito e del punteggio acquisito, e l’altro gruppo, che è quello di coloro che sono stati ammessi con riserva, avendo conseguito nella prova selettiva un punteggio inferiore a quello previsto come soglia minima”.
“Per il primo gruppo, dico che il Consiglio di Stato ha dato ragione a questi ricorrenti, come è noto e come lei citava e, quindi, il Ministero dell’istruzione non può che sciogliere la riserva per via amministrativa per tutti coloro che avranno e hanno buona ragione del loro diritto sulla base della sentenza del giudice amministrativo. Questa è la linea improrogabile e inderogabile. Per il secondo gruppo, si può solo ribadire che la riserva potrà essere sciolta per ogni singolo ricorrente via via che ci sarà una sentenza definitiva in merito. Per quanto concerne i dirigenti scolastici, vale lo stesso principio che ho appena enunciato per i riservisti del secondo gruppo e, quindi, la riserva potrà sciogliersi a seguito di pronuncia della giustizia amministrativa via via che i singoli ricorsi, eventualmente, vengano accolti”.
Quanto sottolineato dal Ministro dell’Istruzione, ricorda l’Anief, è frutto della sentenza n. 105/15 attraverso cui il Consiglio di Stato ha annullato quella negativa di primo grado, dando ragione a una ricorrente che si era laureata in un periodo in cui non poteva prendere un’abilitazione, ovvero tra il 2009 e il 2011 quando i corsi SSIS erano chiusi e i corsi TFA non erano iniziati. Ma per i giudici d’appello - come aveva denunciato Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir il giorno dopo la pubblicazione del bando -, sono tutti i candidati laureati dopo il concorso del 1999 che hanno maturato il diritto a partecipare a un concorso che è stato indetto non tre anni dopo i termini previsti dalla legge ma tredici, cosicché sarebbe illegittimo, irragionevole, arbitrario, illogico e discriminante non attualizzare i termini transitori disposti dal D.M. 460/98 (laurea quadriennale entro il 2002, quinquennale 2003, sessennale 2004).
Ancora una volta, grazie all’operato dell’Anief, pertanto, il diritto di tanti candidati non è stato calpestato: tutti i giovani laureati che hanno superato le prove dell’ultimo concorso a cattedra e sono stati dichiarati idonei potranno partecipare alle operazioni di assunzione in ruolo di 150mila nuovi docenti, previsto dalla Buona Scuola e già finanziato dal 23 dicembre scorso attraverso la Legge di Stabilità. Anche il Miur e lo stesso Esecutivo ne hanno preso atto, provvedendo subito allo scioglimento della riserva e all’immediata immissione in ruolo.
Anief ricorda che rimane un suo obiettivo anche quello di far assumere tutti i ricorrenti che hanno contestato la soglia 35/50 alla prova preselettiva e tutti coloro che sono stati ammessi alle prove e le hanno superate in virtù di un provvedimento cautelare, perché la riserva è stata disposta dal giudice di primo grado proprio per il pregiudizio grave e irreparabile (periculum in mora) dovuto alla mancata immissione in ruolo dopo il superamento delle prove. Da ciò il diritto dei ricorrenti, seppur in fase cautelare, ad essere assunti e a vedersi confermato o negato tale diritto in esito alla definizione ultima del contenzioso. A tal proposito, Anief ricorda a chi non vuole attendere la decisione naturale e finale del contenzioso, considerata la risposta dell'amministrazione, come sia ancora possibile compilare il Form di adesione on line al ricorso aggiuntivo per lo scioglimento immediato della riserva e l’assegnazione del ruolo ai ricorrenti. Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, vale lo stesso principio.
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