Gli Uffici Scolastici Regionali stanno correndo ai ripari, riformulando nuovi elenchi, in base stavolta all’ordine alfabetico dei cognomi dei candidati, dopo aver utilizzato quello anagrafico. L’amministrazione pensa di cavarsela con dei semplici avvisi, con i quali comunica “che per mero errore tecnico la distribuzione dei candidati in ordine alfabetico tra le aule non è risultata sempre corretta. Pertanto si pubblicano nuovamente gli elenchi contenenti la suindicata distribuzione per le prove scritte” d’un lungo elenco di classi di concorso.
Marcello Pacifico (presidente Anief): andavano spostate anche le prove scritte con un nuovo calendario in Gazzetta Ufficiale. A questo punto dopo quelle Invalsi, non prima del 12 maggio. Perché migliaia di candidati al concorso hanno ricevuto un bel danno: si sono visti spostati le sedi d’esame, anche di 200 chilometri, e gli orari di svolgimento della prova, pure di 10 ore, rispetto alla prima comunicazione. Solo che nel frattempo avevano già chiesto permessi di lavoro, prenotato mezzi di trasporto e alberghi. Si dice loro che c’è stato un errore. Ma nel farlo se ne commette un altro: si disapplica il comma 1 dell’articolo 7 dei bandi, nella parte in cui obbligano a comunicare la corretta suddivisione dei partecipanti alle prove scritte da svolgere con non meno di quindici giorni di anticipo. E questo andava fatto, perché abbiamo assistito ad una ridefinizione ex novo delle prove. Parlare di mera rettifica, lasciando immutate le date, è un grave errore.
L’organizzazione del concorso a cattedra si conferma sempre più deficitaria: a pochi giorni dall’avvio delle prove scritte, l’amministrazione scolastica si accorge di aver distribuito in maniera errata i candidati nelle sedi, avendo infatti utilizzato impropriamente l’ordine anagrafico. Così gli Uffici Scolastici Regionali stanno correndo ai ripari, riformulando nuovi elenchi, in base stavolta all’ordine alfabetico dei cognomi dei candidati. Peccato che gli stessi uffici regionali scolastici avessero già pubblicato la distribuzione dei candidati nelle sedi (almeno fino al 6 maggio) seguendo l’ordine anagrafico. Con tanti candidati che si sono già organizzati e ora sono costretti a rivedere il loro piano.
L’Usr del Lazio, con data 16 aprile 2016 ha prodotto un avviso, rivolto ai candidati, a svolgere le prove scritte delle classi di concorso “previste per i giorni 28 aprile, 2, 3, 4, 5, e 6 maggio 2016”, ai quali si comunica “che per mero errore tecnico la distribuzione dei candidati in ordine alfabetico tra le aule non è risultata sempre corretta. Pertanto si pubblicano nuovamente gli elenchi contenenti la suindicata distribuzione per le prove scritte” di un lungo elenco di classi di concorso: A51 – A54 – A04 – A43 – B17 – A12/A22/A11/A13 – A01/A17 – B25 – A47 – B11 – A29/A30 – A50 – A08 – A15 – A20 – A23 – B10 – B22 – B15 – A62 – SOSTEGNO PRIMARIA – B12 – A05”.
Di “mero errore tecnico”, di scorretta “distribuzione dei candidati medesimi in ordine alfabetico tra le aule” e di necessità di rettifica delle date precedentemente pubblicate, si parla sui siti ufficiali di quasi tutti gli Uffici Scolastici Regionali d’Italia, tra cui l’Usr della Sicilia, l’Usr della Campania, nonché della Calabria, del Piemonte, della Lombardia, dell’Emilia Romagna e diversi altri uffici periferici.
“Tutti gli Uffici scolastici regionali riportano la medesima dicitura – fa osservare Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e per questo si deduce che l’ordine di rettifica sia pervenuto da Viale Trastevere. Il problema è che all’inevitabile ravvedimento dell’amministrazione doveva corrispondere anche uno slittamento delle prove scritte. Perché migliaia di candidati al concorso hanno ricevuto un bel danno: si sono visti spostati le sedi d’esame, anche di 200 chilometri, e gli orari di svolgimento della prova, anche di 10 ore, rispetto alla prima comunicazione. Solo che nel frattempo avevano già chiesto permessi di lavoro, prenotato mezzi di trasporto e alberghi. Ora si dice loro che c’è stato un errore. Ma nel farlo se ne commette un altro: si disapplica il comma 1 dell’articolo 7 dei bandi concorso, nella parte in cui obbliga a comunicare la corretta suddivisione dei partecipanti alle prove scritte da svolgere con non meno di quindici giorni di anticipo”.
Quanto detto dal presidente Anief è suffragato dal testo ufficiale prodotto dallo stesso Miur e adesso rinnegato: "L'elenco delle sedi d'esame, con la loro esatta ubicazione, con l'indicazione della destinazione dei candidati distribuiti in ordine alfabetico e le istruzioni operative, è comunicato dagli USR responsabili della procedura concorsuale almeno quindici giorni prima della data di svolgimento delle prove tramite avviso pubblicato nei rispettivi Albi e siti internet, nonché sulla rete intranet e sul sito internet (www.istruzione.it) del Ministero".
“Il fatto che gli Usr siano corsi ai ripari, rettificando l'errore tecnico e pubblicando nuovamente l’elenco delle sedi di esame con la corretta ubicazione e nuova indicazione dei candidati - sottolinea Pacifico – rappresenta una ridefinizione ex novo delle prove scritte. Parlare di mera rettifica, lasciando immutate le date, è un grave errore. Diventa inevitabile, pertanto, adottare la nostra richiesta formulata qualche giorno fa di rimandare le verifiche scritte dopo le prove Invalsi, quindi non prima del 12 maggio. E per farlo, occorre un intervento ufficiale da pubblicare con urgenza in Gazzetta Ufficiale. La questione, tra l’altro, - conclude il presidente Anief - domani verrà condotta anche in Parlamento attraverso un'interrogazione parlamentare del Movimento 5 Stelle”.
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Concorso scuola docenti prova scritta. Distribuzione candidati aule deve essere in ordine alfabetico, USR rettificano. Chimienti (M5S): prova deve essere differita a 2 maggio (Orizzonte Scuola del 17 aprile 2016)