Il numero risibile di stabilizzazioni di presidi, peraltro già previsto dalla Legge n.107/2015, avverrà tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. L’attenzione si sposta sulla selezione nazionale: solo che con il bando pronto, i tempi dell’iter, che prevede l’esame anche della Funzione Pubblica e del Mef, non sono brevissimi e la procedura concorsuale non potrà concludersi a settembre, ma solo nel 2017. Per i Dsga va ancora peggio: si continuano ad utilizzare gli amministrativi, che in cambio di una maggiorazione di stipendio quasi insignificante continueranno a farsi carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l’altro, mai avuto una formazione specifica per attuare al meglio il compito di Direttore dei servizi generali ed amministrativi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per uscire da questo ingorgo di scuole, tutte concentrate sullo stesso capo d’istituto, bisognava far partire prima di subito il concorso per dirigenti scolastici. Non è stato fatto, perché hanno prevalso le lungaggini cui siamo, purtroppo, abituati.
Anziché pubblicare il bando per il concorso per dirigenti scolastici, il Governo annuncia un numero risibile di assunzioni già previsto dal comma 92 della Legge n.107/2015 approvata in via definitiva in Parlamento la scorsa estate. A riferirlo è stato il sottosegretario Toccafondi, spiegando che le immissioni in ruolo dei nuovi presidi avverrà “tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011”.
“Saranno, pertanto, coperti – scrive Orizzonte Scuola - i posti vacanti e disponibili di quelle Regioni nelle cui graduatorie sono ancora presenti idonei, prime fra tutte le Regioni Abruzzo e Campania”. Anche la rivista online cita la norma della Buona Scuola, attraverso la quale si è stabilito che “a conclusione delle operazioni di mobilità e previo parere dell'USR di destinazione, i posti autorizzati per l'assunzione di dirigenti scolastici sono conferiti, nel limite massimo del 20 per cento, ai soggetti idonei inclusi nelle graduatorie regionali del concorso del 2011”.
L’annuncio del rappresentante del Governo, pertanto, non corrisponde a nulla di eclatante. Anzi, si tratta di semplice un atto dovuto che, nel contempo, conferma la consistenza sempre maggiore di posti vacanti di dirigente scolastico: secondo le stime dell’Anief, considerando anche i prossimi pensionamenti, saranno ben oltre quota mille le scuole che a settembre andranno ancora una volta in reggenza. Alcuni presidi, infatti, continueranno a dover gestire più istituti autonomi contemporaneamente, a volte anche con 7-8 plessi, soprattutto se dirigono degli istituti comprensivi con più sedi staccate.
“Per uscire da questo ingorgo di scuole tutte concentrate sullo stesso capo d’istituto, rimane solo una soluzione: far partire prima di subito il concorso per dirigenti scolastici”, dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal. “Le indiscrezioni dei giorni scorsi sulla pubblicazione del bando entro la fine di giugno, nelle ultime ore sembrano lasciare spazio alle lungaggini cui siamo, purtroppo, abituati. Tali tempistiche, se confermate, porteranno alla stabilizzazione dei vincitori solo tra più di un anno. E questa non è davvero una buona notizia, perché significherebbe che la gestione multi-scuole, con tanti istituti acefali, continuerà a permanere”.
Sempre in base a quanto riferisce la stampa specializzata, il decreto del concorso sarebbe “pronto e sarà trasmesso nei prossimi giorni al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che si esprimerà in merito sebbene il parere non sia né obbligatorio né vincolante. Dopo il parere del CSPI, il regolamento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Approvato e pubblicato il nuovo regolamento, si passerà alla fase autorizzatoria, per cui il Miur avanzerà la richiesta per bandire il concorso alla Funzione Pubblica e al MEF. E' intenzione del Miur bandire il concorso per tutti i posti vacanti e disponibili. Considerato che i tempi per svolgere il suddetto iter non potranno essere brevissimi e che il prossimo anno scolastico inizierà fra poco più di tre mesi, la procedura concorsuale non potrà certo concludersi per l'avvio dell'a. s. 2016/17, ma per il successivo”.
Rimangono confermate le anticipazioni dei giorni scorsi: niente più “temone” su un argomento vasto, spazio ad uno scritto che ricalcherà quello dell'attuale concorso a cattedra. Per quanto riguarda i requisiti, assieme alla laurea, continueranno ad essere richiesti cinque anni di servizio, ma potrebbe valere anche il pre-ruolo. Questa eventualità, a lungo invocata da Anief, arriverebbe dopo la sentenza 5011/2014 del Tar del Lazio, con la quale i giudici amministrativi hanno ribadito che per partecipare al concorso va considerato non solo il periodo di precariato, perché equivalente a quello svolto dai colleghi a tempo indeterminato, ma non è necessario nemmeno essere già di ruolo. Dello stesso tenore è la sentenza delTAR Lazio, la n. 9729 del 16 settembre 2014, il quale su ricorso Anief ha stabilito che il servizio pre-ruolo deve essere valutato come quello di ruolo, seguendo quanto statuito dalla Corte di Giustizia europea con la sentenza emessa nel procedimento C-177/10 pubblicata in data 8 settembre 2011.
A complicare il quadro di cattiva amministrazione, c’è poi il silenzio assoluto sulla copertura degli oltre mille posti da Dsga anch’essi scoperti e che il Miur si ostina ad affidare ad assistenti amministrativi che, in cambio di una maggiorazione di stipendio quasi insignificante, si faranno carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l’altro, mai avuto la necessaria formazione specifica per attuare l’importante compito di Direttore dei servizi generali ed amministrativi. Anche in questo caso, del concorso per decretare chi andrà a ricoprire quei posti non v’è traccia. Al Ministero credono chi si possa continuare a tamponare la situazione con i vincitori del concorso riservato e con i cosiddetti “applicati” di segreteria.
Anief ricorda che per il personale ATA continuano ad essere aperte le adesioni sul portale Anief per aderire ai ricorsi per la stabilizzazione, gli scatti di stipendio e l’estensione dei contratti al 31 agosto (gli interessati possono cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per lo svolgimento delle funzioni come DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (gli interessati possono cliccare qui). Anief ha, infine, predisposto apposito ricorso per recuperare ai VICARI dei dirigenti scolastici l'indennità di reggenza e sostituzione (in media 5mila euro l’anno) che dal 2011 non viene più corrisposta (gli interessati possono cliccare qui).
Per approfondimenti:
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