ANIEF comunica di aver riaperto i termini per aderire ai ricorsi per l’accesso con quota riservata alle prove scritte del concorso per dirigenti scolastici 2015 di coloro che hanno un contezioso attivo per il precedente concorso DS (ex DDG 13 luglio 2011) e per l’intervento ad adiuvandum in Consiglio di Stato dei ricorrenti avverso il DDG 13 luglio 2011.
Pena un nuovo ricorso al Tar Lazio, con richiesta di ammissione con riserva per l’evidente incostituzionalità della norma laddove prevede una riserva solo per i partecipanti ricorrenti del precedente concorso del 2004 e non dell’ultimo, laddove il contenzioso non sia stato ancora definito. Per il sindacato anche i precari possono partecipare alle prove preselettive con cinque anni di pre-ruolo. Eurosofia-Asasi avviano in convenzione corsi di preparazione al concorso.
La novità è stata comunicata dal Miur ai sindacati: il concorso durerà un anno, per i circa 2.800 vincitori sono previsti sei mesi di corso. Le prove si svolgeranno a Roma e ne sono previste 4: test di accesso, 2 prove scritte, prova orale. La vera novità è la validità delle supplenze per il raggiungimento dei cinque anni di servizio minimi utili all’accesso, come già stabilito dal Consiglio di Stato.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): un’altra vittoria del nostro sindacato, che ha portato le sue ragioni nei tribunali italiani prima che si pronunciasse la Corte di Giustizia europea sulla discriminazione tra personale di ruolo e supplente. Ora, però, l’amministrazione deve permettere di far accedere anche chi non è stato immesso in ruolo: altrimenti ricorreremo anche contro questa ennesima ingiustizia.
Respinto l'appello del Miur che chiedeva la sospensione cautelare della sentenza n. 5011/14 con cui gli avvocati F. Ganci e W. Miceli avevano ottenuto la validazione della partecipazione dei precari con cinque anni di servizio all'ultimo concorso per dirigenti scolastici. In tre potranno adesso sedersi dall'altra parte della scrivania senza aspettare l'immissione in ruolo da docenti.
Con sentenza n. 4724 del 2014 rigettato l’appello del Miur. 12 docenti, neo-immessi in ruolo con anni di precariato alle spalle ottengono la nomina a preside, dopo aver superato tutte le prove, grazie alla disapplicazione della legge italiana in contrasto con la direttiva comunitaria, come richiesto dagli avv. S. Galleano e W. Miceli, dopo che in primo grado i giudici del Tar Lazio avevano dato ragione ai legali dell’Anief. Nuovo successo del sindacato che ora rilancia i ricorsi al giudice del lavoro per il pagamento degli scatti e quelli sulla ricostruzione di carriera per il riconoscimento per intero del pre-ruolo.