Su 160.000 domande inserite nel sistema, 40.000 non sono state ancora inoltrate dai candidati. Le procedure si concludono il 7 novembre 2012, ora 14. Si ricorda che possono partecipare al ricorso per richiedere l’ammissione soltanto i ricorrenti laureati o di ruolo che hanno presentato la domanda e inviato tutta la documentazione secondo le istruzioni operative ricevute. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Cresce l’attesa per un concorso che, comunque, probabilmente assegnerà una cattedra ogni venti partecipanti. Se saranno confermati i dati dell’ultimo concorso a dirigente scolastico - peraltro in attesa di essere confermato o rinnovato dai giudici per l’erroneità delle domande poste nella prova preselettiva a cui l’Anief garantì la partecipazione di centinaia di precari contro quanto previsto dal bando - potrebbe accedere alle successive prove scritte dopo le selettive un candidato su sei. Per questa ragione, Anief metterà a disposizione gratuita dei propri iscritti partecipanti al concorso dieci giorni prima della prova nel proprio portale e-learning un sistema di apprendimento per errori sui quiz pubblicati dal ministero che permetta ai candidati di esercitarsi nel miglior modo utile per il superamento delle prove stesse.
Se sei laureato dopo il 2002 o di ruolo e vuoi partecipare alla proceduta concorsuale, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni operative e ricorrere. Soltanto chi ha fatto la domanda e chiede al Tar Lazio di riconoscere il diritto a partecipare può tentare di entrare di ruolo attraverso questa procedura concorsuale.
Accolto l’appello di due ricorrenti con due ordinanze cautelari che sollecitano il TAR a una rapida decisione di merito sulla questione posta in merito all’incompatibilità di alcuni dei membri della commissione concorsuale. Nei mesi scorsi, sullo stesso tema, era intervenuto l’on. Russo (PD). Ancora una volta il Tar boccia ma il CdS accoglie. Attesa per l’udienza dei ricorsi Anief del 22 novembre.
La storia si ripete e, spesso, in appello le sentenze o le ordinanze sono riformulate. È successo ancora una volta per il concorso a dirigente scolastico, dove i ricorrenti trovano ascolto dai giudici di secondo grado che già si erano pronunciati sull’erroneità dei quiz somministrati il giorno delle prove preselettive, sebbene in sede cautelare.
In questo caso, i giudici del Tar Lazio nel luglio scorso avevano rigettato la richiesta di ammissione con riserva alle prove orali dei due ricorrenti della regione Lazio perché “le sollevate doglianze, ove fondate [avrebbero condotto] ad efficacia caducante in via generale degli atti impugnati”, ovvero avrebbero annullato tutti gli atti delle commissioni preposte con verbali ed elenco degli ammessi annessi; ma per i giudici del Consiglio di Stato, con ordinanze 4259 e 4260 del 25 ottobre 2012, “l’appello sembra presentare apprezzabili profili di fumus boni iuris, con riferimento al motivo di ricorso articolato in primo grado concernente l’incompatibilità di alcuni dei membri della Commissione giudicatrice, con particolare riguardo alla violazione dell’articolo 35, comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001”.
La violazione è la stessa denunciata nel giugno scorso dall’onorevole Russo (PD) che aveva annunciato in un comunicato un’interrogazione parlamentare con cui richiedere al ministro Profumo di verificare se alcuni membri della commissioni fossero anche dirigenti sindacali: “nelle persone delle professoresse Spaziani Elisabetta, membro del Consiglio generale della CISL-Roma, ed Ester Rizzi della rete Anp-net dell’organigramma dell’Anp-Roma, sindacato, peraltro, costituitosi ad opponendum nei ricorsi richiedenti l’annullamento della procedura concorsuale”.
Concludono i giudici di Palazzo Spada sollecitando il Tar a fissare con urgenza l'udienza di merito ai sensi dell’art. 55, comma 10, del codice del processo amministrativo. Mentre, ormai, manca un mese alla decisione dei giudici amministrativi sui ricorsi promossi dall’Anief sull’erroneità dei quiz somministrati nelle prove preselettive e sulla conseguente violazione del bando di concorso che, se acclarata, invaliderebbe l’intera procedura e ne richiederebbe l’immediata rinnovazione.
Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alla scuola, a tal proposito ribadisce la richiesta al Parlamento perché affronti quanto prima il tema e riconosca a tutti i ricorrenti il diritto a essere valutati correttamente nelle prove scritte.
“3. Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi: […] e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.”
Stamattina il richiamo alla tassa di partecipazione di 25 euro, apparso ieri sera sul modulo on line, non è più presente.
Un problema temporaneo, o forse un ripensamento. Qualunque sia stata la causa di questa fugace apparizione, esprimiamo soddisfazione per il cessato allarme.
Sono già numerose le criticità di questo concorso, aggiungerne una ulteriore su una tassa di partecipazione non annunciata per tempo sarebbe stato decisamente troppo.
Ecco che spunta la tassa per la partecipazione, prima annunciata come gratuita e ora offerta alla modica cifra di 25 euro. Perché non lo si è detto prima?
I diritti e le aspettative sono soltanto carta straccia per chi ignora come vi siano delle regole da rispettare, e la prima riguarda sempre il buon senso. La misura comune imporrebbe che un concorso annunciato come gratuito tale dovrebbe rimanere.
Lo Stato non aveva garantito le postazioni per le prove preselettive computer-based e l'informatizzazione della procedura proprio per abbattere i costi? E allora perché adesso chiede 25 euro ad ogni candidato? Forse per recuperare qualche milione, a patto però di perdere la dignità. Davvero un concorso nato male e continuato peggio.
Perché il valore legale del titolo di studio non cambia a seconda della data del conseguimento.
Anief ricorda che anche se il Miur continua a rimanere in silenzio, l’accesso al concorso a cattedra per 11.542 nuovi docenti non può essere precluso ai laureati. E questo vale per tutti: non può essere creata artificialmente una data di sbarramento che divide i laureati in abili e inabili. Il valore legale del titolo di studio è sempre lo stesso: conseguirlo nel 1990, nel 2000 o nel 2010 non può cambiarne gli effetti e la spendibilità nei pubblici concorsi. Per questo motivo, Anief ricorda a tutti coloro che hanno svolto le prove selettive per accedere ai Tfa ordinari che hanno la possibilità fondata di presentare domanda per partecipare al concorso a cattedra.
Secondo il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, “è assurdo che la maggior parte dei 120mila candidati ai tirocini formativi abilitanti, impegnati nella scorsa estate nei discussi test di accesso, rimangano ora esclusi dal concorso a cattedra bandito dal Ministero dell’Istruzione dopo un’ingiustificata assenza di 13 anni. Secondo il nostro ordinamento, tuttavia, soltanto chi ricorre in tribunale può vantare un diritto, così come avvenuto recentemente, sempre grazie ai nostri ricorsi, per l’accesso dei precari al concorso per dirigente scolastico o dei non idonei alle successive prove scritte degli stessi Tfa”.
Pertanto, Anief invita tutti coloro che possiedono una laurea valida per conseguire l’abilitazione su un posto bandito, indipendentemente dall’anno di conseguimento e comunque conseguita entro la scadenza della domanda, di richiedere all’Anief le istruzioni operative per ricorrere al Tar Lazio, per ottenere l’ammissione con riserva alle prove preselettive. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e presenta la domanda e la documentazione entro il 7 novembre.