Riconoscere il test gratuito su campione di saliva quale test antigenico rapido per la rilevazione del Covid19 e il conseguente rilascio della certificazione verde Covid per tutto il personale scolastico e universitario, nonché per gli studenti degli atenei: a chiederlo al Governo è oggi il sindacato Anief. La richiesta è stata formulata con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza, e a quelli dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dell’Università Maria Cristina Messa.
Mentre il reclutamento estivo dei docenti conferma le difficoltà di sempre, con la metà dei quasi 113mila posti destinati dal Mef al ruolo che non verranno assegnati e il conseguente ennesimo record di supplenze annuali, quest’anno destinato a toccare le 240mila unità, l’amministrazione scolastica sposta l’attenzione alle future selezioni parlando concorsi annuali per i giovani che vogliono fare l’insegnante. L’annuncio è stato fatto oggi dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi nel corso di una intervista a Il Sole 24 Ore: “Dal prossimo anno i concorsi saranno annuali, ed entreranno giovani preparati. Insomma, parliamo di ripresa ma anche delle future riforme”, ha detto il Ministro.
“Siamo ben contenti che si voglia ringiovanire la categoria più vecchia al mondo: siamo i primi a chiedere di mandare i docenti in pensione a 62 anni senza penalizzazioni anche perché tra i più sottoposti a burnout”, replica Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief. “Peccato che nel frattempo la scuola sta andando avanti con l’opera infaticabile di insegnamento dei docenti e Ata precari che vanno a coprire un posto in organico su quattro: lavoratori indefessi che da svariati anni vengono anni vengono assunti e licenziati dopo meno di un anno, come se fossero delle ‘pedine’ da utilizzare in uno scacchiere. E quando poi si parla di stabilizzazioni vengono dimenticati, come se non esistessero. Ecco perché abbiamo fatto mille battaglie per loro ed ora abbiamo deciso di presentare ricorso, sia per le tante esclusioni assurde dalle assunzioni annuali da trasformare poi in immissioni in ruolo da prima fascia Gps, sia per cercare di fare assumere chi nella seconda fascia delle stesse Graduatorie provinciali per le supplenze. A darci conforto c’è anche il parere, di alcuni mesi di fa, del Comitato europeo per i diritti sociali, che accogliendo il reclamo collettivo Anief 146/2017 ha bocciato la deludente politica scolastica italiana che incentiva, anziché combattere, l’abuso delle supplenze. Come del resto sostiene Bruxelles da oltre 20 anni con una precisa direttiva, la 70 del 1999”.
Non c’è solo la distorta adozione del Protocollo di sicurezza sulla scuola sottoscritto alla vigilia di Ferragosto da alcuni sindacati, ma non dall’Anief,a contrassegnare l’azione decisoria del ministero dell’Istruzione in vista del nuovo anno scolastico: dopo la Nota di chiarimento del capo dipartimento Jacopo Greco, contenente la decisione unilaterale di rimborsare il tampone diagnostico solo al personale “fragile”, è di queste ultime ore la notizia che lo stesso Ministero ha detto che il distanziamento sociale da settembre sarà solo “raccomandato”: si potrà stare “distanti un metro, ma solo se si può”, hanno fatto sapere da viale Trastevere.
La logica intrapresa dal ministero è agli antipodi rispetto a quella del sindacato Anief, che ha appena avviato una petizione nazionale per sdoppiare le classi e garantire le lezioni in sicurezza, così da rispettare il distanziamento sociale. “Non comprendiamo il motivo di questa decisione che riteniamo particolarmente grave – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché il metro di distanza minimo, assieme all’utilizzo della mascherina, è uno dei parametri su cui il Comitato tecnico scientifico non ha mai abbassato la soglia, ritenendoli indispensabili per contenere i contagi. Mantenere la distanza minima è fondamentale, su questo la scienza non transige. Per questo abbiamo deciso di avviare la petizione e di predisporre, qualora non dovesse produrre effetti, una Class Action, sempre promossa da Anief e Iure condito gratuita. L’obiettivo è avere tra le 188 mila classi in più ad un massimo di 330mila, quindi il doppio delle attuali, come pure il doppio dell’organico di docenti e Ata. I soldi ci sono, basterebbe meno di un terzo di quelli europei del Pnrr per la ripresa post Covid19”.