In ballo 63.712 posti di docenti dall’asilo alle superiori, 6.101 sono per il sostegno. Corsa contro il tempo: in classe a settembre. Ma il bando ancora non c’è.
In ballo 63.712 posti di docenti dall’asilo alle superiori, 6.101 sono per il sostegno. Corsa contro il tempo: in classe a settembre. Ma il bando ancora non c’è.
(ANSA) - ROMA, 11 FEB - Nel contratto sulla mobilità degli insegnanti, per i docenti di sostegno rimane l'obbligo di permanenza di cinque anni. Lo denuncia l'Anief che contesta la conferma del vincolo quinquennale. "Perché - spiega - questi insegnanti già sono stati troppo bistrattati e inoltre la Legge 107/2015 non dice questo: al comma 108 si legge che 'il piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015'. Punto". Anief, non appena l'Ordinanza sulla mobilità 2016-2017 del personale sarà pubblicata, fornirà quindi precise indicazioni su come presentare la domanda di mobilità e a chi rivolgersi laddove venisse respinta. "Non è certo sottraendo i diritti dei docenti di sostegno o reinterpretando la legge - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che si tutela la continuità didattica agli alunni disabili. Questa, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, si riscontra solo in un modo: assicurando la stabilizzazione sugli oltre 33mila posti rimasti vacanti e che invece continuano a essere assegnati in 'deroga' anziché attraverso l'organico di diritto. I sindacati maggioritari non dovevano accettarlo. E non basta di certo inserire delle dichiarazioni a latere del contratto di mobilità dove si ricorda che i docenti di sostegno sono come gli altri. Fare sindacato, significa tutelare i diritti di tutti, nessuno escluso". (ANSA).
Si dice che chi lavora nella scuola rimane giovane nello spirito, perché opera a stretto contatto con i ragazzi. Chissà se può dirlo anche il professor Antonio Chiumiento, di Pordenone che, solo a 67 anni, è riuscito ad ottenere l’agognata immissione in ruolo come insegnante della scuola pubblica. La sua assunzione, giunta con il “potenziamento” degli istituti, è arrivata 47 anni dopo la sua prima supplenza, a 19 anni, quando iniziò ad insegnare all’Istituto Mattiussi di Pordenone. Con lo status da supplente, che è venuto meno dunque a poche settimane dal suo 67esimo compleanno.
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IL PUNTO
I RICORSI
Dimensionamento: per evitare il licenziamento i Dsga costretti a cambiare regione
Ricorso contro il blocco quinquennale della mobilità per il personale docente neo immesso in ruolo
Scheda di rilevazione dati Ricorso Mobilità - Trasferimenti