L’ANIEF inanella una nuova vittoria in Tribunale e ottiene nuovamente ragione in favore dei docenti cancellati dalle Graduatorie a Esaurimento per non aver prodotto domanda di aggiornamento. Il Giudice del Lavoro di Milano, infatti, accoglie senza riserve il ricorso presentato dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Francesca Lideo e Sergio Galleano a tutela dei diritti di un nostro iscritto e ordina al MIUR di provvedere all’immediato reinserimento del docente nelle Graduatorie di interesse.
La maggior parte dei docenti prenderà la decisione definitiva all’ultimo momento. Il dilemma è se accettare il ricatto della candidatura al buio, che viola le regole d’accesso al pubblico impiego, e l’assunzione tramite chiamata diretta incostituzionale, contro cui non a caso abbiamo fatto ricorso. Mentre tanti di coloro che vorrebbero rischiare di essere assunti anche a centinaia di chilometri di distanza, vengono illegittimamente lasciati fuori delle immissioni in ruolo: sono gli abilitati Tfa, Pas, in Scienze formazione primaria, all’estero e magistrali, per i quali sempre più giudici stanno ordinando l’inserimento d’ufficio nelle GaE. Tra le esclusioni illegittime anche quelle degli Ata: eppure la Legge 107/15 prevede la loro inclusione nel ‘potenziamento’. E oggi scade l’ultimatum Anief sul mancato turn over di 6.243 di posti come amministrativo, tecnico e ausiliario.
Mentre Milano e Mantova, le strutture locali del Miur già hanno convocato i precari, in vista della prima tranche di docenti da assumere a seguito della riforma, i dipendenti dell’ex Provveditorato agli Studi di Siracusa lamentano la cronica “riduzione di personale” e si sentono “bersagliati da normative scolastiche sempre più complesse e farraginose, con dotazioni informatiche insufficienti o inadeguate”. Come se non bastasse, l’applicazione di un comma della Legge di Stabilità 2015 aggraverà la situazione: da settembre, infatti, niente più comandi, distacchi e utilizzazioni del personale nella PA.
Marcello Pacifico (presidente Anief): inviamo tutta la nostro solidarietà ai dipendenti di queste strutture. Inoltre, chiediamo formalmente al Governo e all’amministrazione scolastica di derogare all’ennesima applicazione di una spending review inadeguata, perché andrebbe a mettere in ginocchio dei servizi pubblici già in difficoltà estrema. Dobbiamo finirla con le due Italie: una efficiente, l’altra abbandonata al suo destino.
RIFORMA ISTRUZIONE - La “Buona Scuola" è la Legge n. 107/2015: Anief annuncia una montagna di ricorsi in tribunale.
Contro la chiamata diretta dagli albi territoriali, la mancata stabilizzazione dei precari con 36 mesi di servizio e per risarcimento dovuto; per la mancata applicazione almeno dell’indennità di vacanza contrattuale nello stipendio; per la non considerata ricostruzione di carriera per intero del servizio pre-ruolo; per il recupero degli scatti e per l’assegnazione provvisoria immediata. Il sindacato impugnerà anche il decreto sugli organici e sulle “false” assunzioni 2015. Produrrà poi una serie di ricorsi a favore dei dirigenti risultati idonei prima del concorso del 2011, per l’ampliamento dei posti utili per il turn-over e da trasformare al 31 agosto, per quelli non assegnati a Infanzia, Ata, Educatori, Religione, Sostegno (per i quali si continua ad eludere il rapporto 1 a 2 allievi disabili); per l’esclusione dalle domande per l’accesso agli albi del personale abilitato fuori da GaE.
Nuova vittoria targata ANIEF al TAR del Lazio: annullati gli atti che escludevano una docente in possesso di diploma magistrale linguistico dalle graduatorie finali del Concorso a Cattedra 2012. L'Avv. Simona Fabbrini ottiene giustizia per la nostra iscritta e la condanna del MIUR al pagamento delle spese processuali quantificate in 2.000 Euro oltre accessori.