Premesso che arriveranno nei loro istituti solo il 1° settembre 2016 e dovranno pure passare per il vaglio dei presidi, a breve si avrà conferma del pasticcio commesso dall’amministrazione nella sequenza delle operazioni propedeutiche alla realizzazione del piano straordinario di immissioni in ruolo: ciò perché il Ministero ha disposto l’assunzione, nella scuola secondaria, secondo classi concorsuali che dovranno essere ricondotte a sole sette aree. Così alle scuole arriveranno abilitati diversi da quelli che avevano chiesto.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se le scuole avranno bisogno di docenti di matematica continueranno così a chiamare i supplenti. Perché i nuovi abilitati di diverse discipline, proprio come la matematica alle medie, sono stati esclusi dal piano di assunzioni. Mentre quegli istituti che hanno chiesto musicisti, se non più presenti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito, si ritroveranno assegnati esperti in storia dell’arte, magari con l’hobby della musica. Per non insegnare, con tutta probabilità, mai più quella materia per anni hanno insegnato con passione, magari vicino casa. E questo sarebbe il merito tanto decantato dal Governo?
Sono giorni intensi per gli Uffici Scolastici Regionali: le strutture periferiche del Miur stanno infatti completando la ripartizione dei posti tra le classi concorsuali per le circa 48mila assunzioni previste dalla fase C del piano di immissioni in ruolo previsto dalla Buona Scuola. Gli impiegati lavorano a ritmi serrati, perché dal 12 al 20 novembre le 8.500 scuole autonome italiane dovranno essere informate sul contingente – da 3 a 8 docenti – loro assegnato e da utilizzare però solo dal prossimo anno scolastico con l’attivazione dell’organico potenziato. Il tutto in base alla preferenza che sempre gli istituti hanno espresso entro il 15 ottobre scorso, scegliendo tra le sei-sette aree predecise dal Miur, tenuto conto delle peculiarità del territorio e di eventuali semi-esoneri ai vicari.
Poi con la lotteria di Capodanno, i docenti scopriranno in quale regione saranno chiamati a insegnare anche una materia non propria, prima dell’adozione del piano triennale dell’offerta formativa previsto entro il 15 gennaio. Quindi saranno assegnati alle scuole soltanto dopo la valutazione dei loro curricola nei casting organizzati dai dirigenti la prossima estate. Così la riforma ha tradito ancora una volta la scuola autonoma. A conclusione delle operazioni di ripartizione dell’organico potenziato per classe concorsuale nelle singole province, come riporta la rivista specializzata Orizzonte Scuola, si avrà conferma del pasticcio commesso dal Miur nella sequenza delle operazioni propedeutiche alla realizzazione del piano straordinario di assunzioni voluto dalla Legge 107/2015 del 13 luglio 2015.
La Circolare Miur n. 30549 del 21 settembre scorso, firmata dal direttore del personale, e la successiva Nota n. 2157 del 5 ottobre del Capo Dipartimento, hanno infatti invertito quanto previsto dalle legge: piuttosto che partire dal PTOF, il quale secondo la Legge 107/15 doveva essere approvato entro la fine ottobre per l’individuazione del personale utile all’attuazione dell’organico potenziato - ragion per cui la riforma fu approvata in tre mesi -, il Miur ha inaspettatamente disposto l’assunzione, nella scuola secondaria, secondo classi concorsuali che dovranno essere ricondotte a sole sette aree disciplinari (linguistica, scientifica, artistica/musicale, motoria, laboratoriale, umanistica/economica/legalità). Tutte richieste dalle scuole in modo rigorosamente graduato, con le preferenze espresse dal Collegio dei docenti di ogni istituzione scolastica.
Solo successivamente, ad inizio 2016, gli stessi Collegi saranno chiamati a definire il Piano triennale dell’offerta formativa, sulla base del numero di docenti che gli sarà stato assegnato: ciò avverrà in modo proporzionale al numero degli alunni, alla eventuale collocazione della scuola in aree montane o in piccole isole, oppure in aree interne, a bassa densità demografica o a forte flusso migratorio o, ancora, con elevata dispersione scolastica. Ma sarà di esclusiva responsabilità del dirigente scolastico la facoltà di selezionare il personale più congruo alla realizzazione del piano stesso: spetterà al preside, infatti, vagliare il curriculum professionale di ogni docente assegnato alla scuola. Sarà il capo d’istituto a decidere come e dove collocare ogni nuovo prof, alla luce della mancata corrispondenza tra classe concorsuale e incarico di docenza, peraltro, inutile per le supplenze brevi che saranno chiamati a coprire.
“Il risultato di questa operazione - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal – sarà quello che laddove le scuole hanno bisogno di docenti di matematica continueranno a chiamare i supplenti. Perché i nuovi abilitati di diverse discipline, proprio come la matematica alle medie, sono stati esclusi dal piano di assunzioni. Mentre quegli istituti che hanno chiesto musicisti, se non più presenti nelle graduatorie ad esaurimento e di merito, si ritroveranno assegnati esperti in storia dell’arte, magari con l’hobby della musica. Oppure a fare i tappabuchi”.
“Se questo è merito, ma soprattutto se questo è dotare le scuole autonome delle risorse umane, forse ci sarebbe stato bisogno di una seria riflessione su quale procedura di assunzioni e di assegnazioni alle scuole sarebbe state più efficace – prosegue Pacifico -. Ma tant’è: entro fine anno ripartirà il nuovo algoritmo, quello della fase C, con i 48.812 docenti precari su posto comune (anche se poi saranno molti meno), insieme agli altri 6.446 di sostegno, che incroceranno le dita: perché, dopo la lotteria di inizio settembre della fase B, che ha anche presentato diversi problemi di assegnazione, toccherà a loro scoprire in quale scuola e regione saranno trasferiti. Per non insegnare, con tutta probabilità, mai più quella materia per anni hanno insegnato con passione, magari vicino casa”.
Per approfondimenti:
Organico di fatto, le tabelle per Regioni. Tagliati 2.145 posti (Orizzonte Scuola dell’8 luglio 2015)
Assunzioni 2015. Dati ufficiali ripartizione posti potenziamento (Orizzonte Scuola del 22 ottobre 2015)