Secondo quanto prevede il nuovo testo della riforma, tutti i docenti che confluiranno nell’organico funzionale non potranno essere immessi in ruolo subito. E nemmeno entro settembre, perché gli Uffici scolastici regionali dovrebbero distribuire l'organico approvato nella tabella 1 del nuovo ddl tra le singole province in base al fabbisogno delle scuole che ormai stanno per chiudere. Nel maxiemendamento, inoltre, viene eliminato ogni riferimento temporale sull'ordine delle operazioni per le assunzioni sull'organico di potenziamento, che dovrebbe confluire nell'organico dell'autonomia scolastica già dal prossimo anno scolastico. Però i collegi dei docenti si svolgeranno a settembre: solo allora potranno stabilire i nuovi docenti da attribuire sull’organico funzionale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): il Governo ha bluffato, perché ha ricattato la minoranza PD sul balletto delle assunzioni che non avverranno. E ha continuato a violare il diritto dell'UE, perché non stabilizza chi ha svolto più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili. Se consideriamo anche l’assenza di considerazione, ai fini della assunzioni, per gli abilitati Tfa, Pas, all’estero e nelle scuole di Scienze di formazione primaria, per essere nelle regole il piano di stabilizzazione sarebbe dovuto essere di 170mila unità.
Le 100mila assunzioni previste dal maxi-emendamento al disegno di legge 1934, in procinto di essere approvato dall’aula del Senato attraverso il voto di fiducia, produrranno nelle scuole un vero caos: la metà delle immissioni in ruolo verranno infatti attuate ad anno scolastico abbondantemente iniziato, con la modalità del contratto giuridico e con la prospettiva di essere definite il prossimo anno dai dirigenti scolastici.
Secondo quanto prevede il nuovo testo della riforma, tutti i docenti che confluiranno nell’organico funzionale non potranno essere immessi in ruolo subito. E nemmeno entro settembre, perché gli Uffici scolastici regionali dovrebbero distribuire l'organico approvato nella tabella 1 del nuovo ddl tra le singole province in base al fabbisogno delle scuole che ormai stanno per chiudere.
Nel maxiemendamento, inoltre, viene eliminato ogni riferimento temporale sull'ordine delle operazioni per le assunzioni sull'organico di potenziamento, che dovrebbe confluire nell'organico dell'autonomia scolastica già dal prossimo anno scolastico. Non si tratta di una dimenticanza del legislatore, ma di un atto indispensabile per dare modo ai collegi dei docenti di comunicare l’organico aggiuntivo da adottare: ora, siccome queste riunioni si svolgeranno a settembre, i nuovi docenti da attribuire sull’organico funzionale, stiamo parlando di circa 50mila assunzioni, avverranno di fatto solo nel prossimo autunno.
“Alla fine – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal – il Governo ha bluffato, perché ha ricattato la minoranza del Partito Democratico sul balletto delle assunzioni che non avverranno. E ha continuato a violare il diritto dell'Unione Europea, perché non stabilizza chi ha svolto più di 36 mesi su posti vacanti e disponibili. Se consideriamo l’assenza di considerazione, sempre ai fini della assunzioni, anche per gli abilitati Tfa, Pas, all’estero e nelle scuole di Scienze di formazione primaria, per essere nelle regole il piano di stabilizzazione sarebbe dovuto essere pari a 170mila unità”.
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