È arrivato l’atteso giudizio dei giudici competenti sull’accesso ai “Percorsi abilitanti speciali”, che con la sentenza n. 2750/15 danno piena ragione a quanto denunciato sin da subito dall'Anief: i 540 giorni di precariato svolto, indicati nel bando come requisito minimo, erano eccessivi. Per più di 4mila ricorrenti si scioglie la riserva.
Marcello Pacifico (presidente Anief): questa sentenza conferma la nostra buona fede e professionalità nell’essere baluardi del diritto in difesa dei precari. E come il giovane sindacato sappia interpretare correttamente le norme italiane ed europee, contro la discrezionalità irragionevole dell'amministrazione.
Sull’ammissione ai “Percorsi abilitanti speciali”, varati dal Miur nell’estate del 2013 e destinati a decine di migliaia di docenti precari, è arrivato il giudizio definitivo del Consiglio di Stato, che conla sentenza n. 2750/15 dà piena ragione a quanto denunciato sin da subito dall'Anief sull’accesso lecito, ai corsi di abilitazione riservati, per tutti coloro che erano in possesso di almeno 360 giorni di servizio. E non, come indicato nel bando di accesso emesso dal Miur, di 540 giorni di precariato svolto. Il giovane sindacato, prendendo atto dell’espressione del giudice, e ricorda che ora oltre 4mila ricorrenti potranno far sciogliere ogni riserva e rivendicare il titolo conseguito.
Gli esiti della vicenda giudiziaria, quindi, hanno dato ragione a quanto aveva denunciato a suo tempo Marcello Pacifico, presidente Anief, il regolamento emanato dall'allora ministro Gelmini va contro la normativa previgente che aveva sempre indicato come requisito valido i 360 giorni: i ricorsi patrocinati per primi dai legali dell'Anief, Francesca Marcone e Rodrigo Verticelli, al Tar Lazio hanno aperto la pista a centinaia di ricorsi, tutti in un primo tempo respinti sulle esigenze cautelari. Salvo, in un secondo tempo, essere accolti in Consiglio di Stato, dove si sono costituiti gli avvocati Vincenzo De Michele e Sergio Galleano.
Ora, dopo la prima sentenza definitiva dei giudici di Palazzo Spada di accoglimento dell'appello dei ricorrenti di ruolo che hanno frequentato il Pas, contestando il bando di ammissione per l'esclusione prevista, arriva la seconda censura sui requisiti di accesso che dovevano riguardare 360 e non 540 giorni di servizio, così come sempre denunciato dallo studio legale dell'Anief. Una sentenza che si aggiunge, tra l’altro, a quella del giovane sindacato a proposito delle liceità di accesso agli stessi corsi Pas da parte dei docenti di ruolo.
“Ancora una volta – commenta Marcello Pacifico, leader dell’Anief - il giovane sindacato, per statuto particolarmente attivo nella difesa del personale precario della scuola, dimostra di essere baluardo del diritto e di saper interpretare correttamente le norme italiane ed europee, contro la discrezionalità irragionevole dell'amministrazione”.
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