È il senso di due Ordinanze emesse dai giudici di Savona che, in tema di sostegno all'alunno in situazione di handicap, il 'piano educativo individualizzato', definito ai sensi dell'art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, obbliga l'amministrazione a garantire il supporto per il numero di ore programmato, senza lasciare a essa il potere discrezionale di ridurne l'entità in ragione delle risorse disponibili. Una posizione ribadita pochi giorni fa anche dal Consiglio di Stato. E che dà sostanza alla linea dell’Anief, secondo cui la tutela del diritto all’istruzione dei disabili e alla loro integrazione è assicurata da norme imperative da rispettare ab origine.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è per questo che noi abbiamo offerto e continuiamo a offrire gratuitamente per le famiglie il patrocinio dei nostri legali. Il diritto allo studio, all’integrazione e all’educazione è, infatti, un diritto soggettivo inviolabile, non suscettibile di discrezionalità o affievolimento da parte di chi gestisce la scuola. Qualsiasi motivo ragionieristico che nega ore di sostegno decretate dalle equipe addette, rappresenta un illecito da sovvertire. Per questo impugneremo le decisioni che non dovessero riconoscere le situazioni di grave disabilità. Il sindacato continuerà poi l’azione legale in Europa per convertire in assunzioni le 50mila supplenze annuali su posti liberi di sostegno che il governo si ostina a voler tenere in organico di fatto. La stessa stampa specializzata parla, non a caso, di ‘sostegno azzoppato’: è impossibile non essere d’accordo.
Il sindacato ricorda che in caso di inadempienze sul sostegno, le segnalazioni (da parte delle famiglie, dei docenti, dei dirigenti scolastici e del personale tutto) vanno inviate al sindacato scrivendo una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Quando, per ragioni di “cassa”, l’amministrazione scolastica cancella le ore di sostegno previste per gli alunni disabili compie un atto grave di negazione del diritto allo studio e all’integrazione, che il giudice ha pieno diritto di sanzionare per ristabilire la legalità. È questo il senso di due Ordinanze emesse dal Tribunale di Savona, per ribadire che “in tema di sostegno all'alunno in situazione di handicap, il 'piano educativo individualizzato', definito ai sensi dell'art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, obbliga l'amministrazione scolastica a garantire il supporto per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l'entità in ragione delle risorse disponibili”.
Per il giudice “quindi, la condotta dell'amministrazione che non appresti il sostegno pianificato si risolve nella contrazione del diritto del disabile alla pari opportunità nella fruizione del servizio scolastico, la quale, ove non accompagnata dalla corrispondente riduzione dell'offerta formativa per gli alunni normodotati, concretizza discriminazione indiretta, la cui repressione spetta al giudice ordinario”. Quindi, la negazione del corretto monte ore di sostegno previsto nel Programma educativo individualizzato da parte dell'Amministrazione scolastica non è altro che una violazione del diritto del minore allo studio, alla sua integrazione e alla sua crescita umana, peraltro garantita dalla Costituzione. Lo confermano i tanti successi ottenuti dall’Anief con l’iniziativa 'Sostegno, non un'ora di meno!'.
Nel recepire la tesi promossa gratuitamente dall'Anief, il tribunale ligure ha ribadito l’esigenza di condannare il Miur all'immediata attribuzione della completa copertura delle ore di sostegno settimanale dovute a due alunni. Non hanno fondamento, invece, “le doglianze presentate dalle Amministrazioni convenute relative alla carenza di personale appaiono, nel caso concreto, irrilevanti, in quanto spetta al Ministero convenuto predisporre tutte le misure per assicurare agli alunni portatori di handicap il diritto all’istruzione, senza – è opportuno sottolinearlo - che l’assegnazione delle necessarie risorse ad uno studente si traduca nella privazione delle stesse ad altro studente altrettanto meritevole”.
Il tribunale ha quindi dato seguito al monito contenuto nella recente sentenza pilota del Consiglio di Stato n. 2023/2017 e ha chiarito che le Amministrazioni devono fare in modo che le ore di sostegno vengano attribuite a tutti i disabili, sin da subito e nel rispetto dei loro diritti, assegnando le ore 'in deroga’ immediatamente e in modo da soddisfare le loro effettive esigenze. Il sistema, come ha sempre sostenuto l’Anief, deve far sì che gli alunni e le loro famiglie non debbano proporre ricorsi giurisdizionali per ottenere ciò che è loro dovuto: la tutela del diritto all’istruzione dei disabili e alla loro integrazione è assicurata da norme imperative che vanno rispettate ab origine.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “non è accettabile che ancora il Ministero dell’Istruzione non adegui le sue determinazioni in senso conforme alla normativa e obblighi ad agire in tribunale; è per questo che noi abbiamo offerto e continuiamo a offrire gratuitamente per le famiglie il patrocinio dei nostri legali. Il diritto allo studio, all’integrazione e all’educazione è, infatti, un diritto soggettivo inviolabile, non suscettibile di discrezionalità o affievolimento da parte dell'Amministrazione. Pertanto, qualsiasi motivo ragionieristico che nega ore di sostegno decretate dalle equipe addette, rappresenta un illecito da combattere e sovvertire”.
“Questo significa – continua Pacifico - che Anief continuerà a impugnare anche i decreti dei futuri Gruppi di lavoro territoriali, già ribattezzati GIT, in tutti quei casi in cui non saranno adeguati alle nuove certificazioni. Come impugnerà quelle decisioni, prese dalle rinnovate equipe psicopedagogiche, qualora non dovessero riconoscere le situazioni di grave disabilità e la conseguente assegnazione del numero corretto di ore di sostegno. Il sindacato, infine, continuerà l’azione legale in Europa per convertire in assunzioni le circa 50mila supplenze annuali su posti liberi di sostegno che il governo si ostina a voler tenere in organico di fatto”.
“L’immissione in ruolo di 2mila, al massimo 3mila, docenti specializzati non cambierà alcunché. Perché, con il continuo incremento di alunni disabili, nelle scuole crescerà ancora la quantità di supplenti, poiché mentre i posti di sostegno stabili saliranno al prossimo settembre a circa 99mila unità, quelli in deroga sfioreranno anche nel 2017/18 quota 50mila. E forse saranno anche più di oggi. La stessa stampa specializzata parla, non a caso, di ‘sostegno azzoppato’. Davanti a questi numeri, è impossibile - conclude il sindacalista Anief-Cisal – non essere d’accordo”.
Per tali motivi l'Anief, ribadisce il proprio impegno a favore degli alunni con disabilità e ricorda che in caso di inadempienze sulla corretta attribuzione delle ore di sostegno, le segnalazioni (da parte delle famiglie, dei docenti, dei dirigenti scolastici e del personale tutto) vanno inviate al sindacato scrivendo una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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11 maggio 2017 Ufficio Stampa Anief