Tutte le notizie

 
Ricorso per ottenere l'inserimento "a pettine" nelle GaE 2009/2011.
PROSECUZIONE RICORSO TAR AL GDL

DESCRIZIONEProsecuzione del ricorso TAR al Giudice del Lavoro per ottenere il recupero del ruolo o il risarcimento del danno per mancata supplenza a causa dell'inserimento "in coda" nelle Graduatorie ad Esaurimento 2009/2011.

REQUISITI: Ricorrenti TAR Pettine 2009 e 2010 che, in virtù dell'inserimento "a pettine" nelle Graduatorie "di coda", possono vantare il diritto alla stipula di contratti a tempo indeterminato o il risarcimento del danno per mancata supplenza.

MODALITA' DI ADESIONE: Inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. avente per oggetto “Prosecuzione Ricorso Pettine” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (indirizzo COMPLETO - via, comune, provincia – della scuola STATALE di ATTUALE/ULTIMO SERVIZIO).

CASI PARTICOLARI: Chi non ha mai prestato servizio nella scuola statale dovrà indicare nel testo della mail “NESSUN SERVIZIO IN SCUOLA STATALE”.

CHIARIMENTI: I ricorrenti devono specificare nella mail il numero di ruolo TAR cui hanno aderito nel 2009 o nel 2010. 

ISTRUZIONI OPERATIVE: Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva prosecuzione del ricorso. L'invio dell'e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

SCADENZA: Adesioni Limitate ai ricorrenti TAR 2009 e 2010

NEWS RICORSO PETTINE

Bologna, Rimini, Pistoia: i ricorsi Pettine ANIEF continuano ad ottenere pieno consenso presso i Giudici del Lavoro di tutta Italia. Immissioni in ruolo e retrodatazioni sono ormai all'ordine del giorno per i docenti che si sono affidati all'ANIEF contestando le ingiustizie che il MIUR aveva posto in essere nel 2009 istituendo le “code della vergogna”.

Tutti accolti in via definitiva dal Tribunale di Bologna i ricorsi Pettine seguiti dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga: sette soddisfacenti vittorie in favore di sette iscritti ANIEF che, in virtù della retrodatazione giuridica del contratto a tempo indeterminato ottenuta in loro favore, ora potranno giustamente usufruire dei benefici della precedente e più favorevole normativa sui gradoni stipendiali e la mobilità territoriale.

Sempre l'Avv. Tiziana Sponga, a conferma dell'ottimo lavoro finora svolto a tutela degli associati ANIEF, ottiene dal Giudice del Lavoro di Rimini un'ulteriore sentenza favorevole che condanna il MIUR, in virtù dell'inserimento “a pettine” della ricorrente nelle graduatorie 2009/2011, a retrodatare il contatto a tempo indeterminato già in essere. Vittoria completa, dunque, e Amministrazioni resistenti condannate al pagamento delle spese di lite quantificate in € 3.300.

L'Avv. Salvatore Russo conclude la fase cautelare dei ricorsi Pettine da lui curati per l'ANIEF presso il Tribunale di Pistoia con la piena conferma di quanto stabilito dal TAR in favore di una nostra iscritta. Il Giudice non ha dubbi su quanto sostenuto dall'ANIEF ed emette l'ordinanza di conferma dell'inserimento “a pettine” della ricorrente inaudita altera parte.

Soddisfazione da parte dell'ANIEF e del suo Presidente Marcello Pacifico che da anni ormai si impegnano su più fronti per la difesa e la salvaguardia dei diritti dei docenti e del personale scolastico precario e di ruolo: il MIUR è stato nuovamente costretto dall'ANIEF al rispetto della Costituzione.

 

Ottime notizie per i ricorrenti Pettine ANIEF: altre quattro immissioni in ruolo dalle graduatorie 2009/2011 effettuate in favore di nostri iscritti a seguito delle decisioni ottenute presso i Giudici del Lavoro di Como e Prato. Da Catania nuova conferma cautelare. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli mettono a segno nuove vittorie contro il MIUR e la lista dei successi ANIEF continua ad allungarsi.

Il Tribunale di Como grazie all'intervento determinante dell'Avv. Cristina Materazzi, dà pienamente ragione all'ANIEF e condanna con sentenza definitiva il MIUR a emanare “tutti gli atti necessari per il riconoscimento a favore del ricorrente e a ogni effetto economico e giuridico del diritto all'immissione a tempo indeterminato dal 1.9.2010” con conseguente condanna al pagamento delle spese di lite per un totale di € 2.500.

L'ottimo e puntuale intervento dell'Avv. Simona Fabbrini ottiene, in virtù delle ordinanze cautelari emesse negli scorsi mesi presso il Tribunale di Prato, immediata convocazione di tre iscritte ANIEF da parte degli Ambiti Territoriali interessati per stipulare sin da ora i contratti a tempo indeterminato sul posto accantonato a loro nome. Nella prossima settimana le nostre iscritte si recheranno presso l'AT che le aveva ingiustamente relegate “in coda” per espletare le operazioni di rito e stipulare finalmente il contratto a tempo indeterminato con retrodatazione giuridica al 1.9.2010.

Presso il Tribunale di Catania l'instancabile e preciso Avv. Marco Di Pietro ottiene ulteriore ordinanza cautelare con ordine per le amministrazioni resistenti di mantenere l'inserimento “a pettine” nelle graduatorie richieste “a tutti gli effetti, anche ai fini dell'immissione in ruolo”. Anche in questo caso, dunque, l'immissione in ruolo potrà essere immediatamente pretesa dal nostro iscritto.

Ancora una volta l'ANIEF ha dimostrato di portare a termine quanto promesso ai propri iscritti: il definitivo riconoscimento del diritto all'immissione in ruolo che per anni il MIUR aveva negato loro.

Nuovi successi ANIEF presso i Tribunali di Catania e Modena: riconosciuto in via cautelare il punteggio per il servizio militare prestato non in costanza di nomina e confermato quanto disposto dall'ordinanza TAR per una ricorrente Pettine.

Presso il Tribunale di Modena nuovo successo per l'Avv. Irene Lo Bue che ottiene dal Giudice piena conferma “del contenuto dispositivo dell'ordinanza cautelare del TAR Lazio [...] e dei successivi provvedimenti attuativi”. Il MIUR, quindi, non solo dovrà mantenere la ricorrente “a pettine” nelle Graduatorie a Esaurimento 2009/2011, ma procedere anche alla ricognizione e al riconoscimento del diritto all'immissione in ruolo per la nostra iscritta.

Per il Giudice del Tribunale di Catania nessun dubbio sul diritto di un nostro iscritto, patrocinato dagli Avv.ti Walter Miceli e Marco Di Pietro, a vedersi riconosciuti nelle Graduatorie a Esaurimento i 12 punti per il periodo di servizio militare prestato non in costanza di nomina. I nostri legali hanno ottenuto pieno accoglimento della domanda cautelare “per le ragioni pienamente condivise […] già espresse da questo Tribunale in numerosi precedenti”.

Il Giudice del Lavoro di Catania dà piena ragione a quanto sostenuto dall'ANIEF e ricorda che la regolamentazione riportata nel D.M. di aggiornamento delle graduatorie a esaurimento “è stata ripetutamente censurata dalla giurisprudenza amministrativa ed ordinaria poiché ritenuta in contrasto con l'art. 485 del decreto legislativo 297/94”. In via cautelare viene ordinato, quindi, all'amministrazione resistente “di riconoscere al ricorrente il punteggio di 12 punti per il servizio sostitutivo a quello di leva […] ai fini dell'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo”.

L'ANIEF, come sempre, si contraddistingue per il preciso e attento lavoro dei propri legali e continuerà in tutte le sedi opportune e senza sosta la propria battaglia a tutela dei diritti dei propri iscritti.

I Giudici ormai non hanno alcun dubbio sulle ragioni portate avanti dall'ANIEF e accolgono le richieste dei nostri legali anche nel giro di poche ore dalle udienze. Gli Avvocati Fabio Ganci e Walter Miceli, con l'ausilio dei nostri legali sul territorio, hanno già collezionato talmente tanti successi in favore dei nostri iscritti da “fare giurisprudenza”.

È successo così per l'instancabile Avv. Salvatore Russo che con perizia ha ottenuto dal nuovo Giudice del Tribunale di Pistoia un'altra conferma della sospensiva cautelare concessa dal TAR in favore di una nostra associata, docente ancora precaria, dopo una riserva durata solo poche ore; con il citato provvedimento, è stato nuovamente accertato e dichiarato il diritto della ricorrente all'inserimento “a pettine” nelle graduatorie 2009/2011 in cui il MIUR l'aveva ingiustamente relegata “in coda”.

L'Avv. Tiziana Sponga - legale fiduciario dell'ANIEF sul territorio ormai solita alle vittorie per il nostro sindacato - a sole due settimane dall'accoglimento del provvedimento cautelare d'urgenza, ottiene il primo successo ANIEF a Bologna con sentenza definitiva. Il Giudice non ha dubbi sulle ragioni presentate con la solita competenza dai nostri legali e si esprime per il pieno accoglimento del ricorso “anche alla luce della giurisprudenza di merito concorde sul punto prodotta dalla parte ricorrente”. La soccombenza ha determinato la condanna del MIUR al pagamento delle due fasi del giudizio, liquidate in € 3.000,00.

Un altro iscritto ANIEF, dopo anni di precariato, potrà finalmente stipulare il contratto a tempo indeterminato che il MIUR gli aveva negato. Ormai la giurisprudenza si è consolidata e siamo sicuri che i nostri ricorrenti, dopo l'umiliazione delle “code della vergogna” che il MIUR aveva riservato loro nelle graduatorie 2009/2011, si vedranno presto riconosciuta l'aspirata immissione in ruolo derivante dall'inserimento “a pettine”. È solo una questione di tempo; il MIUR non potrà far altro che pagarne tutte le spese. 

Dopo la pausa estiva, riprendono le quotidiane vittorie dell'ANIEF nei Tribunali di tutta Italia: i legali ANIEF continuano a raccogliere successi a tutela dei nostri iscritti, i Tribunali seguitano a ribadire che le immissioni in ruolo 2009/2011 dovevano rispettare il punteggio posseduto, l'ANIEF continua a dimostrare che aveva ragione... con buona pace di chi ha provato ad opporsi alla Costituzione!

L'Avv. Antonino Chiarenza, con ben otto cautelari accolte presso il Tribunale di Catania, procura altrettanti successi e permette all'ANIEF di fare un “mini-tour” d'Italia ottenendo ragione per i propri iscritti contro gli Ambiti Territoriali di Vercelli, Torino, Ravenna e Terni. Le Amministrazioni dovranno rispettare quanto già deciso in favore dei ricorrenti ANIEF dal TAR e mantenere il loro inserimento “a pettine” e non in coda “con decorrenza dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie definitive […] a tutti gli effetti, anche ai fini della immissione in ruolo”.

A Cuneo l'Avv. Irene Lo Bue porta avanti con determinazione e perizia le ragioni dei nostri iscritti conseguendo una soddisfacente e definitiva vittoria contro chi (ancora) prova con ogni mezzo a ostacolare il decorso della Giustizia.

Il Giudice del Lavoro di Cuneo - constatando che non è “oggetto di contestazione (né potrebbe essere diversamente, alla luce della statuizione della Corte Costituzionale con la sentenza n. 41/2011) il diritto della ricorrente ad essere inserita “a pettine” anziché in coda”  - ha ribadito, citando e condividendo altre pronunce positive già ottenute dall'ANIEF in via definitiva, che il diritto all'immissione in ruolo in virtù della posizione “a pettine” è “un diritto soggettivo pieno, […] di conseguenza, assume rilevanza nel presente giudizio unicamente il momento lesivo di tali diritti (corrispondente all'inserimento della ricorrente “in coda” anziché “a pettine”) e non possono perciò essere presi in considerazione profili ulteriori e di per sé riguardanti, per così dire, la “ricostruzione “ di una nuova (e, per di più, del tutto virtuale) graduatoria”.

Dopo aver fugato le inutili opposizioni dei convenuti, che ostinatamente eccepivano una circostanza ritenuta “del tutto ipotetica ed eventuale”, il Giudice ha definitivamente dichiarato il diritto all'immissione in ruolo della nostra iscritta, con effetti giuridici ed economici a far data dal 1° settembre 2010 e condannato il MIUR a 1.800€ di spese di giudizio.

Soddisfazione dell'ANIEF per le nuove conferme ottenute e per l'ottimo lavoro dei suoi legali, con un pensiero di solidarietà a quei controinteressati che, lasciandosi ammaliare da fantasiose teorie, si sono visti soccombere in giudizio e dovranno probabilmente anche pagare le spese ai loro difensori.