Dopo la scandalosa sentenza dell'Adunanza plenaria e in attesa della discussione del suo annullamento in Cassazione prevista tra pochi giorni, il 12 marzo, a causa dell'inconcludente intervento della politica, si vuole dimostrare come per un giorno senza le maestre con diploma magistrale le scuole dell'infanzia e primaria chiuderanno, senza bisogno di aspettare il prossimo 1° settembre
Il sindacato invita tutti i precari, pure della secondaria, anche con 36 mesi di servizio senza abilitazione, laureati in Scienze della formazione primaria, abilitati con Pas, Tfa, Ssis, Afam, Cobaslid e tutti gli altri tramite precedenti concorsi, a incrociare le braccia lo stesso giorno per chiudere le scuole: bisogna, oggi più che mai, chiedere a gran voce la riapertura delle GaE e l'estensione del doppio canale di reclutamento con graduatorie d'istituto provinciali. Marcello Pacifico (Anief): la nostra battaglia è la loro battaglia
La scuola ha bisogno delle maestre e dei maestri con diploma magistrale. Perché a questi docenti vengono assegnati da diversi anni delle supplenze di lunga durata, senza le quali l’istruzione pubblica, rivolta agli alunni tra i 3 e gli 11 anni, non si realizzerebbe con una didattica regolare e un’offerta formativa adeguata.
IL MIUR NON HA CAPITO
Al Ministero dell’Istruzione non hanno però probabilmente ancora compreso che gli esiti della sentenza dell'Adunanza plenaria dei giorni passati, pure elogiata dal Ministro Marco Bussetti comprometterà l’avvio del prossimo anno scolastico, con il licenziamento di massa di 50 mila insegnanti contro cui Anief non smetterà di ricorrere in tribunale.
Inoltre la soluzione al problema non può essere di certo attendere l’esito dei concorsi. Ad iniziare da quelli riservati, che potranno al massimo coprire un posto vacante su cinque. Con gli altri che verranno in larga parte assegnati dalla seconda fascia delle graduatorie d'istituto, che però non comporta alcuna garanzia: i maestri, infatti, possono presentare la loro candidatura al massimo in dieci-quindici istituti e quindi potrebbero essere concentrati in alcuni, lasciandone sguarniti altri.
IL PENSIERO DEL PRESIDENTE ANIEF
“L’unica certezza – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è che la continuità didattica si andrà a far benedire, con tanti alunni che non solo si ritroveranno senza il loro maestro dell’anno prima, ma un supplente diverso probabilmente nemmeno abilitato. Una circostanza che si realizza già nella scuola secondaria, dove la chiusura delle GaE sta determinando effetti devastanti. Ecco perché chiediamo a tutti i docenti, dall’infanzia alle superiori, di fermarsi venerdì 8 marzo: la nostra battaglia è la loro battaglia”, conclude il sindacalista autonomo.
Continuano i ricorsi Anief in tribunale con l'udienza della Cassazione prevista per il prossimo 12 marzo e la decisione sul reclamo collettivo presentato da Anief al Consiglio d’Europa, proprio per far assumere in ruolo tutti i docenti con 36 mesi di servizio anche senza abilitazione.
#8marzoiostoconlamaestra
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