Non c’è accordo sulle assegnazioni e le utilizzazioni del prossimo triennio scolastico: l’incontro del 4 giugno non ha sciolto “alcuni nodi” ed altri rimangono “ancora senza soluzione”, riferisce la stampa specializzata. L’unica certezza, al momento, è che il contratto sarà triennale, ma le domande annuali. Il Miur sembra intenzionato a negare la mobilità annuale ai docenti che hanno terminato il sistema di Formazione iniziale e tirocinio. Per il giovane sindacato si sta ledendo un diritto: questi insegnanti vanno considerati alla stregua di quelli assunti da GaE e da graduatoria di merito. Marcello Pacifico (Anief): Ricorreremo in tribunale in loro difesa.
Una delle novità, in via di approvazione, riguarda il fatto che “l’assegnazione provvisoria potrà essere richiesta da tutti i docenti, indipendentemente dall’esito della domanda di mobilità. Si tratta di una novità che sarà introdotta con l’aggiornamento di questo contratto”. Inoltre, “le domande di assegnazione provvisoria interprovinciale potranno essere anche su posti di sostegno per quei docenti privi di specializzazione, che, però, abbiano almeno un anno di servizio su sostegno. Infine, “per quanto riguarda i docenti del terzo anno FIT, non si è ancora raggiunto un accordo con il Ministero sulla loro possibilità di partecipare alle operazioni di mobilità annuale”.
Per Anief un’eventuale esclusione dalla mobilità annuale dei docenti del terzo anno FIT – il sistema di Formazione iniziale e tirocinio, introdotto con il nuovo reclutamento per la scuola secondaria approvato dal decreto legislativo 59/2017 – sarebbe una vera ingiustizia, perché si tratta di 7 mila docenti che risultano in periodo di prova e formazione, alla pari degli altri colleghi assunti da GaE e da graduatoria di merito del concorso 2016.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “un insegnante che ha superato il periodo di prova, il cosiddetto periodo di ‘straordinariato’, ha pieno diritto a partecipare alle operazioni di utilizzazione ed assegnazione provvisoria. Siamo pronti ad impugnare un’eventuale loro esclusione dalle procedure di mobilità annuale, perché si tratterebbe di una vera e propria discriminazione, attuata peraltro nei confronti di personale che ha svolto un estenuante percorso formativo propedeutico all’immissione in ruolo”.
PER APPROFONDIMENTI:
Mobilità, Ccnl utilizzazioni e assegnazioni provvisorie alla stretta finale