Diplomati Magistrali e Soglia 35: istruzioni per aderire ai ricorsi per le ottemperanze delle sentenze al fine di partecipare:
- alle assunzioni previste nell’a. s. 2015/16, nelle fasi 0 e A;
- alla domanda di partecipazione al piano straordinario di assunzioni, con scadenza 14 agosto 2015, per le fasi B e C.
Il Consiglio di Stato, con le sentenze nn. 1973/15, 3628/15, 3673/15 e 3788/15 ha inserito a pieno titolo i ricorrenti che hanno conseguito il diploma magistrale entro l’a.s. 2001-2002 nella III fascia delle GAE, al fine di partecipare alle assunzioni previste nell’a. s. 2015/16.
Inoltre, i ricorrenti degli appelli al Consiglio di Stato che hanno avuto revocato i decreti monocratici, 3612/2015, 3613/2015, 3614/2015, 3616/2015riceveranno successive istruzioni non appena avranno un nuovo provvedimento cautelare o la sentenza positiva a seguito dell'udienza pubblica del 1 dicembre prossimo al fine di espletare le stesse procedure degli altri ricorrenti menzionati.
Il Tar Lazio, inoltre, con le sentenze rese nei ricorsi R.G. nn. 362/13, 364/13, 366/13, 367/13, 368/13, 937/13, 1161/13, 1163/13, 1604/13, 1238/13, 1905/13 ha inserito i ricorrenti del ricorso “Soglia 35” a pieno titolo nelle Graduatorie di Merito del concorso ex DDG 82/12.
La giustizia amministrativa, in altre parole, nei ricorsi “Diplomati Magistrali” e “Soglia 35”, con i provvedimenti in oggetto, ha disposto l’inserimento a pieno titolo dei ricorrenti, nelle graduatorie ad esaurimento e di merito, a far fede dalla data di presentazione del ricorso.
A seguito di tali provvedimenti il nostro studio legale, su indicazione anche del sindacato, ha notificato le sentenze al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e alle altre amministrazioni interessate.
Tuttavia, non tutti i ricorrenti sono stati correttamente inseriti nella graduatorie di interesse e, anche quando inseriti, a volte in ritardo, non sono stati posti nella condizione di presentare regolare domanda su istanza on-line per la partecipazione al piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge 107/2015.
Nel frattempo, alcuni Uffici Scolastici Regionali hanno effettuato le immissioni in ruolo di quasi 50.000 docenti nelle fasi 0 e A riservate a tutti gli inseriti a pieno titolo nelle Gae o nelle GM.
Dal 28 luglio al 14 agosto, infine, è stata aperta la funzione, riservata agli iscritti nelle suddette graduatorie, per presentare domanda telematica e partecipare volontariamente al piano straordinario di assunzione di cui alla fase B (sui posti residuali non assegnati) e alla fase C sui 50.000 posti assegnati al potenziamento dell’offerta formativa.
Per questa ragione, come avvenuto già in passato nella nota controversia giudiziaria dell’inserimento “a pettine”, che ha visto la resistenza dell’amministrazione, parcellizzata nel territorio, anche dopo le vittorie al Tar Lazio, in Consiglio di Stato e in Corte Costituzionale, ANIEF intende tutelare il buon diritto dei ricorrenti con le stesse modalità che hanno portato, infine, alla tutela del bene della vita e all’immissione in ruolo dei ricorrenti.
L’ulteriore iniziativa legale dell’Anief, pertanto, si articolerà in due azioni.
- Ricorso d’urgenza ad personam da presentare al giudice del lavoro per i ricorrenti sopra individuati che possono dimostrare di avere diritto all’immissione in ruolo in base al punteggio che hanno o che dovrebbero avere (fanno fede i titoli conseguiti entro il 10 maggio 2014 al di là di quello di accesso per le Gae) a seguito dell’inserimento a pieno titolo nelle Gae e nelle GM.
- Ricorso d’urgenza collettivo di ottemperanza rivolta al giudice amministrativo per i ricorrenti che non si ritrovano nelle condizione di cui al punto 1 ma che intendono ribadire il diritto all’immissione in ruolo, i cui costi saranno uguali a quelli già predisposti per il primo grado di giudizio. A costoro, si consiglia, comunque, di presentare anche domanda cartacea di partecipazione al piano straordinario di assunzione predisposta dall’Anief al fine di chiedere nel ricorso di ottemperanza anche lo stesso l’inserimento.
Pur consapevoli dell’inutile ostinazione del Miur a eseguire quanto ordinato dai magistrati siamo certi che con quest’ulteriore azione legale, infine, sarà resa giustizia come per le esperienza già maturate.
Si ricorda che la sentenza del giudice del lavoro è costitutiva del rapporto di lavoro e tutela, sotto forma di risarcimento del danno, il diritto alla percezione di tutti gli eventuali stipendi dovuti dalla data di immissione in ruolo richiesta in ricorso sino alla data effettiva, con interessi rivalutati per legge.
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