A seguito delle numerose richieste d’intervento ricevute negli ultimi giorni, il sindacato ha deciso di attivare uno specifico ricorso al Presidente della Repubblica per consentire l'accesso dei docenti in possesso di diploma ITP al corso di specializzazione sul sostegno. Aperta, anche, la possibilità di ricorrere per il Personale Educativo intenzionato a partecipare al corso TFA Sostegno per scuola primaria e per i docenti in possesso di Diploma Magistrale a indirizzo sperimentale linguistico, in caso non dovessero poter correttamente partecipare al corso, perché espressamente esclusi dai bandi universitari in via di pubblicazione.
Rimborsato un assistente amministrativo che nell’anno scolastico 2012/13 aveva svolto il ruolo superiore di Direttore dei servizi generali e amministrativi: nel contratto era previsto il compenso maggiorato, ma la Legge di Stabilità 2013 ne ha previsto la cancellazione. Cosa che ha fatto il Miur. Ora, però, la Corte Costituzionale mette le cose a posto: è stato leso non solo il principio previsto dall'articolo 3 della Costituzione italiana, ma anche perché, nel prendere in carico i compiti superiori, per l’amministrativo era stato "determinante il fattore della retribuzione, in concreto azzerato dalla norma sopravveniente".
Secondo Anief è evidente che la sentenza 108/2016 può essere estesa a tutti gli amministrativi e Ata che si trovano nelle medesime condizioni. Chi vuole, può aderire ai ricorsi proposti da Anief su casi analoghi.
I legali Anief hanno dimostrato al giudice del Lavoro che all’atto dell’effettiva assunzione in servizio, in qualità di dirigente vincitore del corso-concorso riservato - D.M. 3.10.2006, il neo capo d’istituto si è visto negare dal Ministero dell’Istruzione il mantenimento del maggior trattamento economico complessivo per aver svolto per due anni consecutivi, prima dell’effettiva assunzione nei ruoli dirigenziali della scuola pubblica, la funzione di preside incaricato. Il motivo del diniego era stato giustificato dall’amministrazione per il fatto che la mansione nel ruolo professionale superiore non sarebbe stata svolta dal ricorrente nel medesimo anno in cui è entrato in ruolo come dirigente scolastico. Ma per il tribunale questa interpretazione innescherebbe una irragionevole disparità di trattamento. Ecco perché è possibile avviare con Anief, che ha da poco inaugurato un’apposita sezione dedicata ai Dirigenti Scolastici, questa e altre azioni legali mirate per la tutela dei diritti dei DS, come il ricorso al Giudice del Lavoro promosso dal sindacato per ottenere la “Perequazione Interna” dello stipendio.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): è giusta e inevitabile la condanna al risarcimento, in favore del preside pugliese, contro un’amministrazione che viola troppo spesso precetti costituzionali. Così i nostri legali hanno ottenuto una giustizia esemplare, corretta e commisurata al danno subito dal dirigente.
Giornata nera quella odierna per il Ministero dell’Istruzione: il Tribunale del Lavoro di Torino ci trasmette ben cinque sentenze in cui il MIUR viene condannato per violazione della Direttiva 1999/70/CE e del relativo Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato. I cinque docenti, infatti, si erano rivolti al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti e per richiedere il giusto riconoscimento delle progressioni stipendiali in base all’effettiva anzianità di servizio conseguita in virtù di numerosi contratti di lavoro a tempo determinato. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi ottengono piena ragione per i nostri iscritti e la condanna del Ministero per contrasto con le direttive comunitarie e palese discriminazione del lavoro precario.
Anief ha predisposto i modelli cartacei e invita a presentare domanda e ricorrere entro il 30 marzo i laureati senza abilitazione, i diplomati ITP e magistrale a indirizzo sperimentale linguistico, i docenti di ruolo, gli specializzandi Pas, Tfa sostegno e Afam, gli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, i laureandi SFP. È possibile scaricare i modelli e le istruzioni operative dal Portale ANIEF. Abbiamo già vinto in passato. È ora di salvaguardare il tuo diritto e consentirti di partecipare.