Chi prende cambia destinazione (alcuni hanno ottenuto la preferenza indicata, altri sono stati collocati in ambiti territoriali quanto più vicini alle preferenze espresse, cioè quello che doveva essere fatto in prima istanza), chi lascia rimane nell'ambito territoriale assegnato ma può eventualmente ricorrere al giudice per far valere le proprie rivendicazioni. I docenti non l’hanno presa bene e hanno ragione. Ancora di più perché tante richieste di conciliazione sulla mobilità errata, per colpa dell’algoritmo ministeriale che rimane segreto, non sono state nemmeno esaminate, cadendo nella più elementare lesione del diritto all’equo trattamento.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ad una collega indirizzata nell'ambito Lazio 1, che ha presentato conciliazione per chiedere Lazio 8, le è stata assegnata Messina. Siamo alla frutta: meno male che le scuole italiane all'estero dipendono da un altro Ministero se no qualcuno sarebbe stato trasferito in Australia. Non si può parlare più di svista o di sbagli fisiologici, ma di errore sistematico. La situazione si è complicata quando sono arrivati la chiamata diretta e i ritardi del concorso a cattedra: non si sanno più quali posti saranno liberi e a chi verranno assegnati. Per riparare il Miur farebbe bene a sbloccare subito gli organici di fatto. Avrebbe fatto ancora meglio ad ammettere i suoi errori e a rifare la procedura. Cosa fare? Noi non abbiamo dubbi: la strada della legalità, del tribunale, è più lunga ma nel tempo paga. Altrimenti si esce sconfitti.
Sui trasferimenti sbagliati, tanti docenti avevano ragione a protestare. Anche il Ministero ha dato loro ragione, anche se solo in parte, trovando per loro un ambito territoriale stavolta vicino casa. Ma, anziché entrare nel merito dell’errore dell’algoritmo che rimane top secret, dall’amministrazione arriva un vero e proprio ricatto: “prendere o lasciare, questo il risultato delle conciliazioni presentate dai docenti, soprattutto della scuola primaria per errori della mobilità a.s. 2016/17 rilevati a livello interregionale”, scrive oggi Orizzonte Scuola.
Significa che “chi prende cambia destinazione (alcuni hanno ottenuto la preferenza indicata, altri sono stati collocati in ambiti territoriali quanto più vicini alle preferenze espresse, cioè quello che doveva essere fatto in prima istanza), chi lascia rimane nell'ambito territoriale assegnato ma può eventualmente ricorrere al giudice per far valere le proprie rivendicazioni”. I docenti non l’hanno presa bene: Gaetano Conte, su Facebook, esprime tutto il suo disappunto: “Non sono d'accordo e non sono l'unico: una proposta secca è un ricatto!”. E ricorda che “entrambe le parti possono proporre una soluzione o fare una controproposta da tenere in considerazione”.
Ma il problema è anche un altro. Perchè il Miur ha comunicato che 2.641 istanze sono state accolte, mentre altre 1.000 non state prese in considerazione; ha inoltre informato sul fatto che le istanze considerate sono solo quelle relative ai movimenti della fase C, ritenuti i più danneggiati. Pertanto, le istanze relative alle altre fasi dei movimenti restano fuori dalla possibilità di conciliazione. Questo significa che le richieste di verifica poste da tanti potenziali danneggiati, che l’algoritmo del Miur ha mandato lontano da casa erroneamente, non sono state nemmeno esaminate e prese in considerazione, cadendo nella più elementare lesione del diritto all’equo trattamento e alle pari opportunità.
“Ci sono dei casi paradossali – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – come nel Lazio, da dove ci hanno segnalato che sono stati convocati alcuni docenti non aventi diritto mentre altri che potevano vantarlo non sono stati presi in considerazione. Oppure di una collega indirizzata nell'ambito Lazio 1, che ha presentato conciliazione per chiedere Lazio 8 e le è stata assegnata Messina. Siamo alla frutta, perché i criteri della viciniorietà funzionano tra ambiti attigui. Meno male che le scuole italiane all'estero dipendono da un altro ministero se no qualcuno sarebbe stato trasferito in Australia”.
“È una situazione sempre più incredibile – continua il sindacalista -, se si pensa che a livello nazionale ci sono oltre 5mila segnalazioni. Non si può parlare di svista o di sbagli fisiologici, ma di errore sistematico del famoso algoritmo di cui ancora deve essere rilevato il responsabile, l'ideatore di questi criteri sconosciuti. I posti non potevano essere dati real time, con 5mila conciliazioni. Il Miur avrebbe rischiato di assegnare posti già occupati. Poi è arrivata la chiamata diretta e i ritardi del concorso a cattedra: così non si sanno più quali posti saranno liberi e a chi verranno assegnati. Si sarebbe potuto ricorrere all'organico di fatto, ma avrebbe fatto meglio l'amministrazione ad ammettere i sui errori e a rifare la procedura”.
Il Miur sostiene che il ricorso al giudice è l’ultima spiaggia? “Sicuramente la strada della legalità, tramite il tribunale, è più lunga ma nel tempo paga. Soprattutto se l’amministrazione non vuole ammettere i propri errori. Non è un caso se in tanti continuano a scrivere alla nostra mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., per chiedere consulenza e ricorrere. La conferma che è la strada giusta è arrivata proprio dal Miur, che si dice ora disponibile a riparare, anche se solo una parte di errori. Certamente, non è detto che il giudice del lavoro capirà l'urgenza di un provvedimento e dove potrà prestare servizio il ricorrente vincitore. Ma non agire – conclude Pacifico - significherebbe uscire di sicuro sconfitti per un sopruso procacciato da un’amministrazione cinica e miope”.
Anief, pertanto, ribadisce l’unica soluzione possibile per uscire da questo bailamme ai danni del personale: sbloccare da subito gli organici di fatto, ovvero quei posti che da decenni il Ministero dell’Istruzione continua ad assegnare ai supplenti sino al 30 giugno ma che nella realtà risultano in gran numero privi di un docente titolare di cattedra. Per questo motivo, sono posti trasformabili in unità di insegnamento utili per i trasferimenti. Tra l’altro, il tutto non comporterebbe particolari oneri per lo Stato, visto che per dieci mesi l’anno vengono comunque coperti da docenti a tempo determinato.
“Ci sono 15mila posti delle vecchie assunzioni andate a vuoto, ce ne sono altrettanti che non saranno assegnati entro il 15 settembre ai vincitori del nuovo concorso: oltre 30mila posti liberi possono da subito essere conferiti, senza ledere i diritti dei precari o dei disabili come quando si consente di insegnare senza specializzazione (lasciando fuori 5mila nuovi specializzati) o degli alunni come quando la legge prevede che si possa insegnare senza abilitazione, tranne per la partecipazione all'ultimo concorso proibito ai laureati”, continua il presidente Anief.
“Subito dopo, è bene che il Miur proceda a realizzare il monitoraggio nazionale sulla situazione dei posti, al fine di metterli a disposizione per un nuovo piano straordinario di assunzione, stavolta però allargandole ai docenti abilitati delle graduatorie d'istituto e agli Ata, dimenticati pure loro dalla legge 107 sebbene il loro apporto alle scuole sia indispensabile. Altrimenti il ricorso al tribunale è inevitabile, perché a loro favore ci sono le sentenze della Corte di Giustizia Europea e della Consulta. Non si può continuare a dire che si sta combattendo il precariato, uno degli slogan preferiti dal governo, e poi ad inizio anno – conclude Pacifico – si stipulano oltre115mila contratti di supplenza annuale, come è accaduto un anno fa”.
Per approfondimenti:
Giannini: «In tre anni la “supplentite” sarà curata» (Il Sole 24 Ore del 9 giugno 2016)
Docenti, l’anno prossimo saranno quasi 750 mila: oltre 100 mila posti andranno ancora a supplenza
Il Ministro Giannini annuncia 32mila assunzioni di docenti. Anief: coprono solo il turn over
Inizia l’anno, peggio di così non si poteva: la Buona Scuola ha aumentato incognite e disagi
Mobilità. Miur offre conciliazioni con proposta secca. I docenti: è un ricatto, i sindacati ci aiutino (Orizzonte Scuola del 31 agosto 2016)