L’amministrazione centrale non ha alcuna intenzione di confermare il punto di mediazione introdotto lo scorso anno, proprio per limitare i danni dovuti all’assurda decisione di assumere decine di migliaia di docenti fuori provincia anche a seguito di palesi errori del sistema telematico ministeriale. La decisione sembra provenire dal Ministro Fedeli in persona, che già dal mese di marzo aveva anticipato la volontà di restringere le assegnazioni provvisorie che lo scorso anno sono state attribuite con manica larga per mettere una toppa agli evidenti errori dell’algoritmo. La strategia adottata quest’anno è il ritorno all’ordinario. Con i sindacati rappresentativi che non sanno da che parte stare. Chi non ha dubbi sulla posizione da prendere è invece l’Anief, che ha già fatto sapere di voler di ricorrere in tribunale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): lo scorso anno fu saggiamente introdotta la deroga e molti docenti riuscirono a trovare una sistemazione che ha in parte sanato gli errori dell’algoritmo: visto che a distanza di soli dodici mesi, in tanti si ritroveranno nella stessa situazione, viene da chiedersi per quale motivo si vuole ora negare la deroga alla norma. È chiaro che a parità di condizioni, va confermato. In caso contrario, confermiamo con forza l’intenzione di rivolgerci al giudice del lavoro”.