Ancora una vittoria Anief in tribunale a tutela dei diritti dei docenti abilitati tramite diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro l'a.s. 2001/2002; interviene a sanare l'illegittimità di un'esclusione dalla II Fascia delle Graduatorie d'Istituto perpetrata dal Miur ai danni di una precaria della provincia di Asti. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Giovanni Rinaldi ottengono un provvedimento d'urgenza dal Tribunale del Lavoro che riconosce il contrasto dell'operato del Ministero dell'Istruzione e delle sue diramazioni periferiche con la normativa primaria e impone l'immediato reintegro della lavoratrice nella II fascia delle graduatorie d'istituto riservata ai docenti abilitati non inseriti in GaE.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico è assolutamente titolo valido per l'accesso nella II fascia delle graduatorie d'istituto perché abilitante; il Miur deve prendere atto di quanto previsto dalla normativa primaria che è stato più volte chiarito anche dai tribunali amministrativi. Il nostro sindacato continuerà a tutelare i diritti di tutti i lavoratori precari della scuola e continueremo a chiedere a gran voce al Ministero dell'Istruzione un impegno concreto per sanare questa e tutte le altre ingiustizie e storture che da troppi anni pone in essere a discapito dei lavoratori precari abilitati e chiediamo un'immediata riapertura delle GaE o la previsione di utilizzare la II fascia delle GI per le immissioni in ruolo.
Anche per questo l'Anief mobilita tutti i lavoratori per una partecipazione massiccia allo sciopero della scuola indetto per il prossimo 17 marzo.
Il Tribunale del Lavoro di Asti, infatti, non ha alcun dubbio sulla validità delle tesi patrocinate dai legali Anief e rileva come “la prescrizione contenuta all'art. 2 del D.M. n. 353 del 2014 cit. va ritenuta illegittima in quanto contrastante con il dettato normativo del D.Lgs. n. 297 del 1994 che all'art. 402, rubricato ‘Requisiti generali di ammissione’ assegna piena validità ai fini dell'accesso all'insegnamento nella scuola elementare e materna al ‘diploma conseguito presso gli istituti magistrali’ senza ulteriori specificazioni, così ricomprendendo nella dizione utilizzata anche quei diplomi di maturità linguistica, come quello della ricorrente, conseguito presso un istituto magistrale statale all'esito di studi compiuti dagli alunni delle classi interessate dalla sperimentazione didattica”. Tale sperimentazione, infatti, è “contemplata e disciplinata dagli artt. 276 e ss. del D.Lgs. n. 297 del 1994 (poi abrogati ex D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275) e in particolare dall'art. 278 e dall'art. 279 che attribuiva piena validità a tali studi "secondo criteri di corrispondenza fissati nel decreto del Ministero della pubblica istruzione che autorizza la sperimentazione".
I legali Anief hanno pianamente dimostrato in udienza come anche la giustizia amministrativa ha riconosciuto al diploma di maturità a indirizzo sperimentale linguistico conseguito presso un Istituto magistrale la stessa "natura" del diploma di maturità magistrale, così affermando la piena validità del diploma di maturità linguistica ai fini dell'accesso all'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia: "In tale quadro, la piena validità riconosciuta secondo 'i criteri di corrispondenza fissati nel decreto del Ministro della pubblica Istruzione che autorizza la sperimentazione' a norma del successivo art. 279 (anch'esso abrogato dal citato D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 ), al diploma di maturità linguistica non priva il titolo di studio conferito dall'Istituto magistrale sopra indicato della sua natura di diploma di maturità magistrale a pieno titolo, ma aggiunge qualche cosa di più senza modificarne la natura originaria (...) ritiene la Sezione che il diploma di maturità linguistica in possesso della ricorrente rappresenti titolo valido per l'ammissione alla procedura concorsuale in parola, anche perché l'equiparazione tra il mero diploma magistrale e il diploma di maturità linguistica come sopra rilasciati al termine di corso quinquennale, appare conforme pure al nuovo assetto ordinamentale della scuola elementare, ove si consideri che l'insegnamento della lingua straniera è ricompreso negli ordinari programmi didattici" (cfr. Consiglio di Stato, sentenze n. 3917/2008 e n. 7550/09; vedi più di recente TAR Lazio, sentenza n. 02827/2014).
In definitiva il Tribunale del Lavoro, una volta accertato che il diploma di maturità linguistica conseguito dalla ricorrente mantiene senza ombra di dubbio la sua natura di diploma di maturità magistrale abilitante all'insegnamento, ha ritenuto “illegittima l'esclusione della validità di tale titolo (conseguito dalla ricorrente nel corso sperimentale di Istituto Magistrale) a opera del cit. D.M. n. 353 del 2014, e ciò tanto più se si considera che così facendo si viene inammissibilmente a incidere retroattivamente sullo status attribuito dal titolo di studio, vanificando un diritto oramai acquisito dalla ricorrente in forza della richiamata normativa, anche in violazione del principio dell'affidamento”.
“Il diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - è assolutamente titolo valido per l'accesso nella II fascia delle graduatorie d'istituto; il Miur deve prendere atto di quanto previsto dalla normativa primaria che è stato più volte chiarito anche dai tribunali amministrativi grazie anche all'intervento dei nostri legali. Il nostro sindacato continuerà a tutelare i diritti di tutti i lavoratori precari della scuola e continueremo a chiedere a gran voce al Ministero dell'Istruzione un impegno concreto per sanare questa e tutte le altre ingiustizie e storture che da troppi anni pone in essere a discapito dei lavoratori precari abilitati e chiede un'immediata riapertura delle GaE o la previsione di utilizzare la II fascia delle GI per le immissioni in ruolo laddove le GaE fossero esaurite”.
Anche per questo l'Anief mobilita tutti i lavoratori per una partecipazione massiccia allo sciopero della scuola indetto per il prossimo 17 marzo.