Pioggia di risarcimenti in favore dei precari con riconoscimento del diritto a percepire le medesime progressioni stipendiali previste per i lavoratori a tempo indeterminato. L'Anief ottiene giustizia per altri 25 lavoratori a termine della scuola.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le discriminazioni contenute nel Ccnl scuola a discapito dei lavoratori precari non sono più accettabili. Un lavoratore precario non può essere mantenuto alla retribuzione iniziale per il solo fatto di avere stipulato un'infinita serie di contratti a termine, ma ha diritto a vedersi retribuito sin da subito in base all'effettiva professionalità acquisita nel corso degli anni e a essere stabilizzato dopo 36 mesi di servizio.
L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.
L'Anief continua a ottenere successi nei tribunali del lavoro di tutta Italia tutelando i diritti dei lavoratori precari della scuola; riconosciuta l'illegittimità dell'operato del Miur che nega ai docenti con contratti a tempo determinato le progressioni stipendiali calcolate in base all'anzianità di servizio.
Le sentenze ottenute negli scorsi giorni dai legali Anief, dunque, condannano l'evidente discriminazione cui sono sottoposti i precari della scuola a causa del mancato riconoscimento del diritto a percepire la retribuzione calcolata in base agli effettivi anni di servizio svolti. È una posizione ormai consolidata anche a seguito del recente parere della Cassazione (ex plurimis nn. 22556 e 22558) che ha accertato il diritto dei precari a vedersi corrispondere la medesima retribuzione spettante al personale di ruolo. Nelle sentenze viene riconosciuta senza ombra di dubbio l'illegittimità dell'operato del Miur risultato in aperto contrasto con la Direttiva 1999/70/CE e viene sancito il pieno diritto dei 25 lavoratori a termine che si sono rivolti al nostro sindacato per la tutela dei propri diritti - docenti e Ata con plurimi contratti a tempo determinato e spesso più di 12 anni di servizio alle spalle - “al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata in relazione ai periodi di servizio effettivamente prestati ai fini della attribuzione della medesima progressione stipendiale prevista per i dipendenti a tempo indeterminato dai CCNL succedutisi nel tempo” e il Miur viene condannato al pagamento di tutte le differenze retributive mai corrisposte.
L'Anief, unico sindacato che sin da subito si è schierato a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola denunciando l'abuso nei confronti dei precari posto in essere dal Miur anche dal punto di vista retributivo, tiene a ringraziare tutti i propri legali sul territorio, magistralmente coordinati dai nostri legali nazionali Fabio Ganci e Walter Miceli, che hanno patrocinato con successo i nostri ricorsi in tutti i Tribunali del Lavoro Italiani. Gli ultimi successi Anief sono stati ottenuti, infatti, presso il Tribunale del Lavoro di Campobasso, con il patrocinio dell'Avv. Raffaele Bucci, legale di fiducia dell'Anief sul territorio che da anni segue con competenza i nostri iscritti; presso il Tribunale del Lavoro di Catanzaro, con ben 7 sentenze ottenute grazie al sempre ottimo operato degli Avvocati Ida Mendicino e Donatella Longo e a quello degli Avvocati Angela Fazio e Cinzia Galasso; presso il Tribunale del Lavoro di Crotone con 5 sentenze ottenute dall'Avv. Leonida Bianchimano la cui professionalità è ormai una certezza per gli iscritti Anief della provincia calabrese; presso il Tribunale di Frosinone, con 3 sentenze ottenute grazie al patrocinio e al sempre impeccabile intervento dell'Avv. Dolores Broccoli; presso il Tribunale del Lavoro di Grosseto, con una sentenza ottenuta per l'Anief dagli Avvocati Simona Fabbrini e Lucilla Papini che sanno sempre tutelare al meglio le ragioni dei nostri iscritti in tutta la Toscana; presso il Tribunale del Lavoro di Palmi con una sentenza ottenuta dagli Avv.ti Ida Mendicino e Donatella Longo e presso i Tribunali del Lavoro di Pordenone e Trieste, con 7 sentenze ottenute dall'Avv. Fortunato Niro, ormai avvezzo a travolgere il Miur in tutti i tribunali della regione patrocinando con competenza i diritti dei lavoratori della scuola.
“Siamo sempre in prima linea per la tutela dei diritti dei lavoratori della scuola – commenta Macello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - le discriminazioni contenute nel Ccnl a discapito dei lavoratori precari non sono più accettabili e continueremo a contestarle in tutte le sedi opportune. Un lavoratore precario non può essere mantenuto alla retribuzione iniziale per il solo fatto di avere stipulato un'infinita serie di contratti a termine, ma ha diritto a vedersi retribuito sin da subito in base all'effettiva professionalità acquisita nel corso degli anni e a essere stabilizzato dopo 36 mesi di servizio”.
L'Anief ha promosso ricorsi ad hoc per la tutela dei lavoratori precari cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.