Aveva ragione l'Anief e i tribunali del lavoro di tutta Italia stanno accogliendo senza riserve le tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato e confermate anche dalla Corte di Cassazione. Ancora possibile aderire gratuitamente ai ricorsi promossi dall'Anief.
Continua senza sosta l'incessante azione di tutela promossa dal sindacato Anief contro il mancato riconoscimento del diritto alle progressioni stipendiali per i precari e per ottenere il giusto risarcimento per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre il limite dei 36 mesi di servizio. Le sentenze dell'ultima settimana ottenute dai legali Anief su tutto il territorio nazionale - magistralmente coordinati dagli Avv.ti Fabio Ganci e Walter Miceli - fanno registrare al Ministero dell'istruzione una disfatta totale e una condanna a più di 350mila euro tra risarcimento danni e progressioni stipendiali mai corrisposte.
Stavolta sono i Tribunali di Roma, Tivoli, Verbania e Vicenza a segnare l'inizio di una settimana vincente per il nostro sindacato e a dare piena ragione ai precari della scuola condannando il Ministero dell'Istruzione per l'illegittima reiterazione di contratti a termine stipulati oltre i 36 mesi di servizio su posti vacanti e disponibili e per l'evidente discriminazione cui sono sottoposti i lavoratori precari della scuola cui non viene riconosciuto il diritto a percepire le medesime progressioni stipendiali dei dipendenti assunti a tempo indeterminato. Con oltre 40 sentenze favorevoli in una sola settimana ottenute nei tribunali di tutta la penisola, infatti, l'Anief fa condannare il Miur a un totale che supera i 350mila euro.
Il Tribunale del Lavoro di Verbania, su ricorso seguito con estrema perizia per l'Anief dall'Avv. Francesca Lideo, riconoscendo l'evidenza dell'abuso perpetrato dal MIUR nei confronti di un docente con più di 14 anni di servizio con contratto a tempo determinato su posti evidentemente vacanti e disponibili, ha deciso di applicare il massimo consentito dall'attuale normativa in caso di abusiva reiterazione di contratti a termine e comminare a carico del Ministero il “pagamento in favore del ricorrente di un’indennità risarcitoria commisurata a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto percepita, oltre interessi legali” e al contestuale riconoscimento degli scatti di anzianità mai percepiti dal ricorrente per un totale che supera i 25mila Euro di risarcimento.
Anche il Tribunale del Lavoro di Roma non fa sconti e accoglie i ricorsi, patrocinati per il nostro sindacato dal sempre ottimo operato dell'Avv. Salvatore Russo, riconoscendo, per ben 9 ricorrenti, il diritto al risarcimento del danno “nella misura di 10 mensilità di retribuzione oltre interessi legali dalla data della presente sentenza al soddisfo”, agli scatti di anzianità e al pagamento di un totale pari a 16mila Euro di spese di giudizio. Il Tribunale del Lavoro di Vicenza, inoltre, in accoglimento della domanda patrocinata con la solita professionalità dall'Avv. Maria Maniscalco, dichiara senza ombra di dubbio “l’illegittimità dei termini apposti ai contratti stipulati tra le parti successivamente al raggiungimento del termine triennale (previsto dalla legge per lo svolgimento dei concorsi) e la convenuta deve essere condannata a risarcire la parte ricorrente del danno derivante dall’abusiva reiterazione dei contratti precari, danno quantificato, come sopra detto, in n. 8 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto prevista dalla contrattazione di comparto per la qualifica e la posizione economica di assunzione della parte ricorrente, con maggiorazione di interessi” e commina a carico del Ministero dell'istruzione l'obbligo di corrispondere ai tre docenti anche gli scatti di anzianità e le spese di giudizio.
L'azione vincente dell'Anief non risparmia il MIUR neanche nei tribunali del resto della penisola con i successi ottenuti anche presso il Tribunale del Lavoro Tivoli con altre 2 sentenze patrocinate dall'Avv. Salvatore Russo che riconoscono 5 mensilità di risarcimento in favore di altrettanti docenti; presso il Tribunale del Lavoro di Brescia (Avv. Lara Bianzani); presso il Tribunale del Lavoro di Bergamo (Avv. Irene Lo Bue); presso il Tribunale del Lavoro di Campobasso (Avv. Raffaele Bucci); presso il Tribunale del Lavoro di Crotone (con 3 sentenze ottenute dall'Avv. Leonida Bianchimano); presso il Tribunale del Lavoro di Cuneo (con 4 sentenze ottenute dall'Avv. Patrizia Gorgo); presso il Tribunale del Lavoro di Lamezia Terme (Avv.ti Angela Fazio e Cinzia Galasso); presso il Tribunale del Lavoro di Ravenna (con 10 sentenze ottenute dall'Avv. Tiziana Sponga che riconoscono anche il diritto all'estensione dei contratti fino al 31 agosto di ogni anno); presso il Tribunale del Lavoro di Torino (con 4 sentenze ottenute dall'Avv. Giovanni Rinaldi); presso il Tribunale del Lavoro di Udine (Avv. Fortunato Niro), che integrano le vittorie in giudizio per un totale a carico del MIUR che supera i 350mila Euro in una sola settimana.
Il nostro sindacato ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi per ottenere ragione contro l’illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio e per la corresponsione degli scatti di anzianità ai precari.
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