Secondo il titolare del Miur le graduatorie dei docenti ancora in vigore quest’anno verranno "affrontate concretamente", per "verificare e superare alcuni elementi di discriminazione tra le aree di concorso che sono state fatte", perché "docenti, personale Ata e dirigenti" vanno "assolutamente considerati nella società come una delle professioni più importanti". Per Anief sono parole confortanti, cui però va fatto seguito immediato attraverso apposite modifiche alle leggi delega.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): finalmente un ministro della Repubblica a capo del Miur che apre alla possibilità pratica di svuotare le graduatorie dei precari della scuola, senza più discriminazioni. Fedeli non perda tempo, ha la possibilità di agire: i margini per farlo sono, infatti, contenuti già nel decreto della L. 107/15 sul riordino della formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria, ora in commissione parlamentare. Basterebbe mantenere in vita il doppio canale di stabilizzazione nonché aprire subito l’aggiornamento delle GaE, in primavera unitamente alle graduatorie d’istituto. Allo stesso modo, occorre prevedere il progressivo travaso dalla seconda fascia nelle GaE di tutti gli abilitati e abilitandi. Anief, dal 2008 ad oggi, è riuscita più volte a far riaprire le graduatorie, quando le stesse erano ancora permanenti. Il ministro può farlo anche stavolta, senza però che a deciderlo siano i giudici: è previsto dalla stessa delega sul reclutamento.
Le graduatorie dei docenti ancora in vigore quest’anno verranno "affrontate concretamente", per "verificare e superare alcuni elementi di discriminazione tra le aree di concorso che sono state fatte", perché "docenti, personale Ata e dirigenti" vanno "assolutamente considerati nella società come una delle professioni più importanti". Confortano le parole pronunciate oggi dal ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, durante una trasmissione radiofonica della Rai.
“Finalmente – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – un ministro della Repubblica a capo del Miur apre alla possibilità pratica di svuotare le graduatorie dei precari della scuola, senza più distinzioni o discriminazioni, come invece è stato fatto negli ultimi anni. L’apertura, comunque, si era avuta già dal Consiglio dei Ministri che lo scorso 14 gennaio ha approvato la delega sul riordino della formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria, nella quale si parla espressamente di ‘fase transitoria’ da attuare fino al 2020, quando prenderà il via la nuova fase prevista dalla ‘Buona Scuola’”.
Nell’articolo 17 della delega sul nuovo reclutamento, viene inoltre riportato che “nelle more dell'entrata in vigore del presente decreto, al fine di coprire i posti vacanti e disponibili, può essere indetto un corso di Tirocinio Formativo Attivo per le classi di concorso e tipologie di posto per le quali sono esaurite le graduatorie ad esaurimento provinciali”. È chiaro che anche questi docenti, al pari di tutti quelli abilitati dopo il 2011, dovranno avere un trattamento analogo a coloro che sono stati stabilizzati prima dell’entrata in vigore della Legge 107/2015.
Fanno ben sperare anche le dichiarazioni del ministro Fedeli sulla sua volontà di avere, in sede di confronto sulle deleghe nelle commissioni del Parlamento, un atteggiamento “aperto, pronto ad ascoltare, dialogare, condividere. E mi aspetto di trovare in tutte e tutti gli interlocutori lo stesso atteggiamento. Non ci deve essere rigidità da parte di nessuno, ma spirito di collaborazione e confronto di merito”. “Nei prossimi giorni, diremo a chiare lettere al Ministro e in audizione ai parlamentari che stanno esaminando proprio le leggi delega, che non i precari sono tutti uguali”, ha ribadito Pacifico.
“Allo stesso modo, chiederemo di mantenere in vita il doppio canale di stabilizzazione nonché aprire subito l’aggiornamento delle GaE, facendo cadere la disastrosa norma sul disallineamento rispetto alle graduatorie d’istituto introdotta dal passato Governo per tornare, invece, alla loro naturale scadenza triennale. A proposito delle graduatorie interne alle scuole, è chiaro che occorre prevedere il progressivo travaso dalla seconda fascia nelle GaE di tutti gli abilitati e abilitandi all’insegnamento. Anief, dal 2008 ad oggi, è riuscita in più occasioni a far riaprire le graduatorie, quando erano ancora permanenti. Il ministro può farlo anche stavolta, senza però che a deciderlo siano i giudici: è previsto dalla stessa delega sul reclutamento”, ha concluso il leader dell’Anief.
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