A seguito della riforma, la Legge 107/15, il sistema si prepara ad essere stravolto: prima, però, ci sarà un “buco” temporale di minimo due anni nella revisione del reclutamento dei nuovi insegnanti. Secondo fonti autorevoli risulta, però, che il terzo ciclo dei tirocini formativi attivi non inizierà prima della metà di gennaio, poiché non avrebbe senso avviarlo a ridosso della pubblicazione della delega sul “Nuovo reclutamento, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti”, in arrivo per quella data. Già in estate, il Miur aveva dichiarato l’avvenuto deposito della documentazione relativa al nuovo ciclo. Preoccupa non poco, inoltre, che nell’Atto di indirizzo ministeriale sugli obiettivi da raggiungere nell’anno 2017 non vi sia traccia del Tfa.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è giunta l'ora di avere notizie certe e avviare il nuovo ciclo abilitante. Non si possono lasciare tante migliaia di persone in attesa di provvedimenti urgenti, ma rimandati sistematicamente a data da destinarsi. I tempi d'approvazione della legge delega che andrà a revisionare la formazione iniziale non sono brevi: dopo la pubblicazione del decreto delegato, occorre espletare una serie di verifiche istituzionali e diversi altri atti successivi. Questo lasso di tempo deve essere coperto dall’immediato avvio di un nuovo ciclo Tfa: ancor di più, se tutti i documenti sono stati già depositati lo scorso giugno.
L'atteso terzo ciclo del tirocinio formativo abilitante non inizierà prima della metà di gennaio: a darne la notizia è Marco Campione, capo della segreteria del sottosegretario all'istruzione Davide Faraone, secondo cui “non avrebbe alcun senso avviare il nuovo ciclo prima della presentazione della delega” sul ‘Nuovo reclutamento, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti’ su cui si sta lavorando da oltre un anno. Secondo Orizzonte Scuola, “la fase transitoria per le seconde fasce sarà contenuta nella delega per la formazione iniziale che deve essere presentata entro metà gennaio; fino ad allora (che è fra due mesi, vacanze incluse) non avrebbe alcun senso fare un terzo ciclo Tfa”.
Di certo, il sistema si prepara ad essere stravolto: prima, però, ci sarà un “buco” temporale di minimo due anni nella revisione del reclutamento dei nuovi insegnanti, avviato dal Miur con la Legge 107/2015, che può essere riempito solo in un modo, ossia avviando il prima possibile il terzo ciclo abilitante TFA su discipline e per il sostegno. Altrimenti il processo di reclutamento si blocca. E pensare, però, che già in estate il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, affermò l’avvenuto deposito della documentazione relativa al nuovo tirocinio formativo attivo per mettere a bando 16.436 posti, di cui 11.328 comuni (3.270 per le scuole medie e 8.058 per le superiori) e 5.108 sul sostegno (392 alla scuola dell'infanzia, 1.749 alla scuola primaria, 1.932 alla secondaria di primo grado e 1.035 per le superiori).
Di quella documentazione, ancora oggi, non vi è traccia e non solo: nell’Atto di indirizzo ministeriale sugli obiettivi da raggiungere nell’anno 2017, pubblicato qualche giorno fa, il tirocinio abilitante non viene neppure citato. Solo a parole, dunque, il Ministero dell'Istruzione ha per mesi rassicurato sulla partenza del terzo ciclo, specificando anche che lo avrebbe avviato per le classi di concorso con necessità di posti. È sempre più evidente, però, che il Miur stia temporeggiando: aumenta, intanto, lo scoramento tra i docenti in special modo tra coloro che non possono accedere neanche alla terza fascia d'Istituto.
“Anief, che da sempre si spende a favore dei docenti precari e degli aspiranti insegnanti – spiega il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico -, crede che sia giunto il momento di avere delle risposte concrete: la delega sul ‘Nuovo reclutamento, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti’ non è vicina al compimento e poiché la sua attuazione richiede, dopo la pubblicazione del decreto, una serie di verifiche istituzionali obbligatorie e diversi altri atti successivi, è inevitabile che questo lasso di tempo debba essere coperto dall‘immediato avvio di un nuovo ciclo Tfa.
A tal proposito, secondo Pacifico “è giunta l’ora di fornire a tante migliaia di giovani laureati precise indicazioni su come potranno diventare insegnanti. Non si possono lasciare tutte queste persone in perenne attesa di provvedimenti urgenti, ma rimandati sistematicamente a data da destinarsi. Le tempistiche di approvazione della legge delega che andrà a revisionare la formazione iniziale, con tanto di praticantato biennale per tutti coloro che vinceranno il Concorso a cattedra, non sono vicine. Viene da sé, quindi, che l’avvio del Tfa diventi un passaggio imprescindibile. Tanto vale allora che lo si faccia subito, ancor di più, se tutti i documenti sono stati già depositati da mesi”.
Per far valere questi e altri diritti dei lavoratori della scuola, ricordiamo che Anief organizza lo sciopero nazionale per il prossimo 14 novembre, con presidio a Montecitorio dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Sono previsti pullman gratuiti per raggiungere il posto e aggiungersi ai manifestanti. Per partecipare, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ricordiamo che il giovane sindacato Anief si occupa anche di formazione: è possibile prepararsi adeguatamente con Eurosofia alle prove di accesso al tfa
Per approfondimenti:
Pa: firma accordo 4 comparti(Ansa, 5 aprile 2016)
Aumento stipendi ai minimi dal 1982 (Ansa, 27 maggio 2016)
SCUOLA, RIVOLUZIONE IN FRANCIA: GOVERNO AUMENTA STIPENDIO AI DOCENTI, COSA CAMBIA (Blasting News, 1 giugno 2016)
Piano Scuola Digitale, assunzioni, edilizia scolastica, school bonus. I primi 12 mesi de #LaBuonaScuola (Miur, 9 luglio 2016)
Chiamata diretta, Anief porta il caso in Corte Costituzionale: partono i ricorsi dei docenti
Trasferimenti infanzia e primaria, il cervellone non regge: ritardi e reclami
Tra ricorsi, ritardi e bocciature la scuola al via senza un prof su sei (La Stampa del 29 agosto 2016)
Inizia l’anno, peggio di così non si poteva: la Buona Scuola ha aumentato incognite e disagi
L’anno scolastico è partito: Collegi dei docenti a ranghi ridotti e tanti prof con la valigia
La scuola al via con 100mila supplenti. La riforma non ha cambiato nulla (Corriere della Sera del 5 settembre 2016)
Miur pubblica le priorità per il 2017, Anief: si parta da sostegno, stipendio e precari
Legge di Stabilità deludente, lunedì 14 novembre sciopero nazionale Anief con manifestazione a
LEGGE DI STABILITÀ – Scuola, Anief presenta in Parlamento più di 70 proposte di modifica