Si è tenuto ieri, in modalità telematica il primo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Maeci sul CCNI Pmof estero per l’anno scolastico 2024/25
Si è tenuto ieri, in modalità telematica il primo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Maeci sul CCNI Pmof estero per l’anno scolastico 2024/25
Prorogati di un mese i termini per la formazione incentivata delle figure che collaborano con il ds. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa: il sindacalista autonomo, a proposito dell’argomento, ha affermato che “è una scelta apprezzata e promossa dal nostro sindacato anche in sede contrattuale. Nelle scuole in effetti ci sono tante figure di sistema che collaborano con i dirigenti scolastici, in primis il vicario; è giusto avere un riconoscimento. Ma il governo deve stanziare delle risorse per il riconoscimento anche giuridico di tali figure”, ha concluso Pacifico.
Prenderà il via mercoledì 9 ottobre, alle ore 15, il confronto tra l’amministrazione e i sindacati sulla mobilità del personale docente e Ata che si realizzerà nell’estate del 2025: i sindacati firmatari del Contratto collettivo nazionale in vigore sono stati convocati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, in vista della stipula di un nuovo Contratto che regolerà la materia nel triennio 2025/26, 2026/27, 2027/28. L’obiettivo comune è sottoscrivere il nuovo contratto sulla mobilità entro la fine del 2024, così da realizzare le operazioni di richiesta dei trasferimenti di sede scolastica tra febbraio e marzo 2025.
Per una scuola giusta, e qua e solidale Anief ha un piano: far crescere i propri soci per fare in modo che la voce dei lavoratori giunga nelle giuste sedi. Marcello Pacifico, leader del sindacato rappresentativo, ha detto che “per noi è importante ascoltare e far ascoltare la voce dei nostri associati: li vogliamo protagonisti del cambiamento del contratto nazionale e integrativo delle loro scuole”.
“A causa dei blocchi di contratti, degli aumenti limitati e del caro-vita, negli ultimi 30 anni gli stipendi degli insegnanti italiani sono stati praticamente dimezzati: oggi un docente percepisce una busta paga più bassa di un operaio. Se nel 1993 lo stipendio lordo di un operaio edile era di 1,3 milioni di lire e un docente della scuola secondaria percepiva 2,2 milioni di lire, nel 2023 i numeri sono cambiati di molto: lo stipendio lordo di un operaio edile è passato a 1.600 euro, mentre il docente delle scuole medie e superiori si ferma a 1.500 euro”. Lo denuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che chiede apertamente di “cambiare registro con scatti stipendiali automatici più numerosi e ravvicinati nel tempo”.
CCNL 2016/18 -