Pacifico (Anief): “La condizione di precarietà e l’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano sono la principale causa della carenza di insegnanti.
Pacifico (Anief): “La condizione di precarietà e l’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano sono la principale causa della carenza di insegnanti.
Oggi, 23 settembre, si è svolto l’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito sul decreto ministeriale relativo alle cessazioni dal 1° settembre 2025 e sulla circolare di accompagnamento. L’Amministrazione ha reso nota la tabella di marcia a partire dalle istanze che dovranno essere presentate entro il 21 ottobre 2024, in maniera tale da avere la certificazione da parte dell’Inps entro il 22 aprile 2025. Data quest’ultima fissata anche per consentire le operazioni di mobilità.
“Dalla didattica inclusiva alla didattica innovativa per l’intero contesto classe”. Per tutte le altre date, andare al seguente link: https://anief.org/seminari-legislazione-scolastica-2025-pei
Cresce il numero di alunni con disabilità iscritti ad un corso scolastico: lo dice il Focus ministeriale sui dati della scuola pubblicato in settimana a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico. Il problema è che a fronte di 331.124 alunni con disabilità di accentua la cronica carenza di docenti specializzati a tempo indeterminato, perché solo la metà dei 205.253 docenti di sostegno sono di ruolo: una contraddizione che, rileva la stampa specializzata, di fatto costringe le scuole a ricorrere a contratti a termine, con un impatto negativo sulla continuità didattica.
“Quando si vince un concorso si dà il posto, non si può stare lì a tergiversare: è una vergogna quello che sta succedendo e non è solo un problema di ora, c’era anche prima, bisogna avere un ordine preciso” per assumere i precari e “mettere un insegnante davanti a una scuola e farlo parlare”. Fanno rumore le dichiarazioni di Roberto Vecchioni: intervenuto in una trasmissione televisiva, il cantante ed ex insegnante, ha ricordato che “ospedali e scuole sono fondamentali, ma la scuola è al fondamento del primo piano. Se non abbiamo gente che capisce il fondamento, non avremo la gente da dare alla sanità, al commercio”. Per questo è giusto se “raddoppiamo gli stipendi” dei docenti, ha concluso Vecchioni.
CCNL 2016/18 -