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Trattenuta TFR: quel 2,5% prelevato dallo stipendio è illegittimo. Sia per il personale di ruolo sia per i precari, che in occasione del pagamento del trattamento di fine rapporto riguardante le supplenze svolte nello scorso anno scolastico possono chiederne l’abolizione e la restituzione degli arretrati tolti ingiustamente dalla busta paga. Come già rilevato dal Tar della Calabria in occasione del medesimo prelievo illecitamente sottratto ai magistrati.

Lo studio legale dell’Anief conferma al personale scolastico della scuola che può chiedere sin da subito di bloccare il pagamento di quel 2,5% dello stipendio che dal 1° gennaio 2011 continua indebitamente ad essere trattenuto dallo stipendio per l’accantonamento del trattamento di fine rapporto (TFR). Pertanto, per chiedere l’abolizione della trattenuta l’Anief invita tutti coloro che nelle prossime settimane riceveranno il TFR relativo alle supplenze svolte nel corso dello scorso anno scolastico di chiedere la restituzione delle somme indebitamente sottratte.

Contemporaneamente possono chiedere di farsi risarcire tutte le quote illegittimamente trattenute per il TFR dal mese di gennaio 2011, poiché da quella data la “voce” stipendiale riguardante il trattamento di fine rapporto è stata posta a carico esclusivo del datore di lavoro, che quindi nella scuola deve accantonare l’intera quota del 6,91%. Una procedura, del resto, che già è consuetudine tra i lavoratori privati, come previsto dall’articolo 3 e dell’articolo 36 della Costituzione italiana. E come, infine, appurato dal Tar della Calabria, attraverso la sentenza n. 53/2012, che ha risarcito la categoria dei magistrati a cui l’amministrazione aveva analogamente sottratto illecitamente una quota stipendiale proprio al fine di accantonarla per il TFR.

Coloro che intendono far valere i loro diritti, eliminando questo “balzello” da una busta paga che già risulta tra le più ridotte d’Europa, possono inviare il modello di diffida della trattenuta TFR, compilarlo ed inviarlo per raccomandata a/r alle amministrazioni competenti e contestualmente inoltrare una copia della diffida a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo come oggetto “PREADESIONE RICORSO TFR” e per testo i propri dati anagrafici completi (COGNOME, NOME, LUOGO E DATA DI NASCITA, CODICE FISCALE, RECAPITI MAIL E TELEFONICI) e la propria sede di servizio statale (INDIRIZZO COMPLETO – via, comune, provincia - della sede statale di attuale servizio).

Anief invierà successivamente per e-mail le istruzioni operative per l'effettiva adesione al ricorso. In ogni caso, l'invio dell'e-mail di preadesione non è in alcun modo vincolante all'effettiva partecipazione al ricorso.

Anief contro l'abolizione dell'insegnante specializzato e non certo dedicato. Sono 95.000 i docenti del settore H ma un terzo di essi è ancora precario per legge.

Dove abbia il ministro Profumo preso il numero di 150.000 unità sul sostegno, snocciolato in un recente convegno, tale da suggerire una riduzione di personale non è dato saperlo. Certo, sarebbe bello finalmente vedere coinvolto tutto il consiglio di classe nel processo di apprendimento dell'alunno con disabilità piuttosto che il singolo insegnante di sostegno.

Ma la realizzazione di tale auspicio non passa dalla sua eliminazione o riduzione, piuttosto da una seria riflessione su quei progetti I.C.A.R.E. finanziati cinque anni orsono e presto dimenticati. Il ministro farebbe bene a cambiare la legge 244/07 che limita l'organico attuale al 70% di quello complessivamente attivato nel 2005/06 e a garantire la continuità didattica ai nostri alunni.

Ogni decisione diversa ci troverà nelle aule dei tribunali dove siamo riusciti già una volta a cancellare una norma incostituzionale che prevedeva un tetto ai posti in deroga.

Parola del Tar Lazio. Anief avvia la procedura per impugnare l’atto dell’amministrazione centrale, la nota e i decreti degli AT sui posti dei collaboratori scolastici per l’a. s. 2012-2013. Si chiederà sentenza breve per recuperare i posti accantonati agli LSU. Rimane incostituzionale il taglio a DSGA e i relativi trasferimenti. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il19 settembre 2012 per ricevere istruzioni.
Per i giudici amministrativi, nel triennio 2010-2013, i tagli sull’organico ATA predisposti dall’articolo 1 comma 3 del D. P. R. 22 giugno 2009, n. 119 nella misura del 17% dei posti complessivamente attivati, devono riguardare anche i servizi terziarizzati. In caso contrario, si generebbe ulteriore precariato contro il fine espresso della legge 296/2006, senza, peraltro, aver sentito il parere debito della conferenza unificata né delle commissioni parlamentari. Pertanto, di fronte alle sentenze nn. 6334/12 e 6335/12 pubblicate il 12 luglio scorso che rendono illegittima la distribuzione dei 26.903 posti tagliati dal 1 settembre 2009 al 1 settembre 2012, attuata dal decreto n. 66 del 20 luglio 2011, attualmente richiamato, il giovane sindacato ha deciso di avviare con urgenza le procedure per ricorrere al Tar Lazio e chiedere con sentenza breve, per il perdurare delle censure già acclarate, l’annullamento preliminare della nota Miur n. 5060 del 3 luglio 2012, di accompagnamento del Decreto interministeriale e degli atti conseguenti predisposti dagli ex-provveditorati.
Giova ricordare, altresì, che saranno impugnate oltre le procedure di accantonamento dei posti di assistente tecnico ad amministrativo e i criteri di calcolo per l'accantonamento dei posti di collaboratore scolastico, anche i criteri di assegnazione e individuazione dei DSGA su scuole sottodimensionate a seguito della declaratoria di incostituzionalità della norma sottesa, vanamente richiamata. La circolare n. 61 del 18 luglio 2012, infatti, a pag. 17, nella determinazione degli organici, ricorda in maniera sbagliata di detrarre rispetto all’anno precedente 2.223 posti per effetto del dimensionamento scolastico ex articolo 19, comma 4, della legge 15 luglio 2011, n. 111 cancellato dal nostro ordinamento. Sarà il caldo di ferragosto oppure una colpevole amnesia da parte del Miur e delle OO. SS. che non richiamano ai tavoli quanto dettato dai giudici?
Per pre-aderire è sufficiente inviare una mail entro il 19 settembre 2012 a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., indicando in oggetto “Ricorso organico ATA”, e nel testo i propri dati anagrafici, i recapiti telefonici fissi e cellulari, la sede di attuale o ultimo servizio (denominazione scuola, comune, provincia) e il tipo di posto ricoperto (Collaboratore scolastico, ata, dsga – precario / di ruolo). In risposta si riceveranno le istruzioni operative.

Dimensionamento: ANIEF annuncia ricorsi per salvare Dsga, ata, docenti in esubero

 

In attesa di conoscere il testo che comunque deve riprendere la legge sulla spending review, il sindacato ribadisce l'illegittimità del provvedimento amministrativo.

Dagli incontri a Viale Trastevere, sembra che rimangano irrisolti tutti i nodi da noi denunciati in Parlamento durante l'esame degli emendamenti. Più di 4.000 colleghi tra docenti inidonei e itp c999 e c555 saranno soggetti alla mobilità coatta e 1.000 di essi potrebbero esseri inquadrati in classi inferiori con ricadute sulla progressione di carriera e sullo stipendio.

Per ricevere le istruzioni operative che saranno inviate dopo la firma del decreto interministeriale, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. lasciando i tuoi dati anagrafici.

Scuola - Sostegno, negarlo per le disabilità meno gravi è ledere il diritto allo studio. Per questo l’Anief si schiera accanto a tutte quelle famiglie di alunni con problemi di apprendimento minori che presto potrebbero essere privati dell’insegnante di sostegno.

Anziché dare seguito alla legge che garantisce a 300 mila giovani con disturbi specifici di apprendimento di essere affiancati da figure professionali adeguate, oggi apprendiamo che alcune amministrazioni regionali hanno intenzione di concedere il docente di sostegno solo in presenza di casi gravi. Ma anche che il Miur si appresta, con l’accordo di diversi sindacati, ad autorizzare attraverso un discutibilissimo nuovo contratto sulla mobilità l’affiancamento agli alunni che necessitano di insegnamento “speciale” di figure professionali non adeguate poiché formate anche attraverso non meglio identificati corsi non universitari.

Autorizzare il sostegno solo per i casi che certificano l’handicap grave – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief – rappresenta un respingimento di quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 80 del 26 febbraio 2010, a proposito della illegittimità costituzionale dell'art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, nella parte in cui fissa un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno. L’abolizione dei limiti imposti dal legislatore nell’attribuzione dei posti in deroga – prosegue il presidente dell’Anief – rappresenta una bocciatura a tutti i tentativi, come questo, di negare per meri motivi di finanza pubblica il diritto allo studio a tutti gli alunni portatori di disabilità, grave o lieve che sia. Ed altrettanto grave è trasformare in docenti di sostegno figure non idonee”.

Per il sindacato a questo punto l’unica soluzione percorribile per evitare di ledere il diritto allo studio di decine di migliaia di alunni è che le loro famiglie si rivolgano ai tribunali: “possono farlo – sottolinea Pacifico - anche nel corso dell’anno scolastico e nessun giudice potrà negare ai loro figli le ore di sostegno di cui hanno bisogno durante la permanenza a scuola e personale adeguatamente qualificato. L’Anief su questi punti ha già promosso diversi ricorsi e continuerà a farlo: è un impegno che il sindacato sente di portare avanti prima di tutto come obbligo morale”.