L’assegnazione dei posti in base alle esigenze di organico ha il fine primario di “piazzare” i soprannumerari, senza tenere conto delle cattedre indicate dal collegio dei docenti, ma in molti istituti si sta producendo il risultato dell’indisponibilità di un sostituto del dirigente. Perché per legge deve essere della stessa disciplina. E se non scatta l'esonero dei vicari è un bel problema, perchè le sole 200 assunzioni di nuovi dirigenti scolastici, gli idonei residui dell’ultimo concorso del 2011, lasceranno comunque oltre mille, forse 2mila, scuole in reggenza. Solo che i vicari sono figure fondamentali, perchè tanti dirigenti scolastici da settembre 2016 saranno costretti a gestire più istituti, con anche dieci e più plessi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Miur si sta ‘incartando’, perchè si stanno determinando problemi sistematici di mancata coincidenza tra gli insegnamenti chiesti dalle scuole e i docenti mandati dall’ufficio scolastico che non sono solo privi di abilitazione specifica ma ora nemmeno più affini alle discipline indicate dal Collegio dei Docenti. Cosa se ne fa una scuola di un docente di stenodattilografia se ha chiesto un esperto per potenziare il laboratorio di chimica? Oltre a produrre un danno evidente ad alunni e progettualità d’istituto, ora si mettono in difficoltà pure i vicari dei presidi che svolgono un lavoro troppo importante e delicato, oltre che malpagato. Negare loro pure l’esonero dalle lezioni sarebbe assurdo.
La gestione opportunista da parte del Miur dell’organico potenziato, con docenti inviati alle scuole ben diversi da quelli richiesti, sta determinando effetti negativi a catena pure nella gestione degli istituti: l’assegnazione dei posti in base alle esigenze di organico dell’amministrazione che ha l’obiettivo primario di “piazzare” i soprannumerari senza tenere conto delle cattedre indicate dal collegio dei docenti in molti istituti sta producendo il risultato dell’indisponibilità di un sostituto del dirigente. Quest’ultimo, per legge, deve essere necessariamente della stessa disciplina. E se non scatta l'esonero dei vicari è un bel problema, perchè le sole 200 assunzioni di nuovi dirigenti scolastici, gli idonei residui dell’ultimo concorso del 2011, lasceranno comunque oltre mille, forse 2mila, scuole in reggenza.
“Vero – scrive oggi Orizzonte Scuola - è che da quest'anno i dirigenti possono nominare fino al 10% del collegio, ma è anche vero che i collaboratori per esere esonerati dall'insegnamento devono essere sostituiti da docenti della stessa materia. Con le richieste delle scuole ignorate, in pratica molti vicari non potranno essere sostituiti. Le soluzioni, quindi, sono due: nominare il vicario in base al docente di potenziamento disponibile” oppure “lavorare senza esonero. La cosa diventa particolarmente grave dove le scuole sono in reggenza, i vicari sono figure fondamentali”. Soprattutto perché tanti dirigenti scolastici per l’ennesimo anno, da settembre 2016, saranno costretti a gestire più istituti, con anche dieci e più plessi, distanti pure decine di chilometri l’uno dall’altro.
Il paradosso è che a generare questa pastoia burocratica, con ripercussioni negative su didattica e progettualità scolastica, è stato lo stesso Miur: “a Genova, riporta il secoloxix.it, un istituto tecnico che si è visto assegnare dall'USR un docente di Italiano e Latino. Insegnamenti di cui l'istituto non aveva fatto richiesta e dei quali non necessita. Il Ministero, almeno secondo quanto riferisce il dirigente nell'articolo, ha risposto affermando che la cattedra non può essere modificata. Non si tratta di casi isolati, infatti, pare che al liceo scientifico, invece, sia stato assegnato un docente di stenodattilografia”. Per la stampa specializzata, è forte il sospetto che si è prodotto l’organico potenziato solo per “muovere come pedine docenti da un istituto all'altro per evitare esuberi, più che obbedire a reali esigenze didattiche”.
Adesso arriva pure la beffa finale: siccome “le scuole non hanno ricevuto i docenti di potenziamento delle classi di concorso richieste nei POF triennali” e si sono resi “vani i progetti inseriti nei Piani di Miglioramento, per i quali i Collegi hanno speso parecchie energie e tempo, oltre che “i POF triennali in cui i PdM sono contenuti”, ne consegue che “i collegi, ad inizio anno, dovranno nuovamente mettere mano alla progettualità e ai PTOF adattando la didattica a quello che il Ministero passa”. Con la risultanza che “l'emergenza dello scorso anno, quando l'organico potenziato è stato lanciato sembra, dunque, proseguire. Nonostante fosse stato garantito che le problematiche connesse fossero durate soltanto un anno”.
“Sembra incredibile – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ma il Ministero dell’Istruzione si sta ‘incartando’, perché sta diventando vittima dei suoi errori: i vicari dei dirigenti svolgono un lavoro troppo importante e delicato, oltre che malpagato, e per questo abbiamo fatto ricorso, perché non arrivi nemmeno l’esonero dal servizio di insegnamento. Perché è vero che i dirigenti scolastici possono nominare fino al 10 per cento dell’organico, ma qui si stanno determinando problemi sistematici di mancata coincidenza tra gli insegnamenti chiesti dalle scuole e i docenti mandati dall’ufficio scolastico che ora non solo sono privi di abilitazione specifica ma nemmeno più affini alle discipline indicate dal Collegio dei Docenti. Cosa se ne fa una scuola di un docente di stenodattilografia se ha chiesto un esperto per potenziare il laboratorio di chimica? Siamo all’assurdo”.
Per approfondimenti:
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(Orizzonte Scuola del 13 luglio 2016)
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