SCUOLA - Rinnovo del contratto firmato all’Aran, in arrivo aumenti Rpd docenti, Cia Ata e indennità Dsga grazie alla presenza di Anief al tavolo di contrattazione: un segnale di riconoscimento che deve andare anche ai precari “brevi”
SCUOLA - Rinnovo del contratto firmato all’Aran, in arrivo aumenti Rpd docenti, Cia Ata e indennità Dsga grazie alla presenza di Anief al tavolo di contrattazione: un segnale di riconoscimento che deve andare anche ai precari “brevi”
Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief, è intervenuto all’interno della trasmissione - sul canale Youtube - di La scuola oggiper parlare della firma del CCNL 2019-21. Il sindacalista autonomo ha ribadito che per Anief la firma del contratto è solo un primo passo e c'è ancora molto da fare.
Costa caro alla Uil Scuola essersi opposta, assieme agli altri sindacati, alla richiesta dell’Anief per modificare le regole sulla contrattazione sindacale: non avendo firmato la settimana scorsa il rinnovo contrattuale 2019/21 all’Aran, la Uil Scuola adesso rimarrà fuori da tutti i tavoli nazionali, di istituto, aziendali (Università, Enti di Ricerca, AFAM).
La parte economica prodotta dal rinnovo contrattuale non è così trascurabile come sostenuto da qualcuno: anche grazie alla presenza dell’Anief al tavolo di contrattazione, il rinnovo contrattuale 2019/21 sottoscritto in via definitiva la scorsa settimana all’Aran ha prodotto aumenti stipendiali medi mensili di 124 euro per i docenti, di 96 euro per il personale Ata e di 190 euro per i Dsga. Con una parte residuale delle risorse, in aggiunta all’accordo economico del dicembre 2022, che prevede un incremento della Retribuzione professionale dei docenti (in media di 13 euro al mese di Rpd), del Compenso individuale accessorio per gli Ata (6 euro mensili di Cia) e anche dell’indennità dei Direttori dei servizi generali e amministrativi (65 euro mensili per i Dsga) che vanno conteggiati a partire da gennaio 2022. “Complessivamente – scrive Tuttoscuola - l’aumento medio ottenuto con il rinnovo del contratto scuola 2019-2022 è pari a 110 euro mensili. A tutto il personale in servizio nell’anno scolastico 2022/2023 (compresi i supplenti annuali) è corrisposto un emolumento una tantum per l’anno 2023 pari a 63,84 euro per i docenti e 44,11 euro per il personale ATA”.
Il rinnovo contrattuale 2019/21 sottoscritto in via definitiva tre giorni fa all’Aran porterà immediati benefici al personale della scuola, che potrà beneficiarne già dall’anno scolastico in corso. Ad iniziare dai docenti e Ata precari, per i quali arrivano tre giorni di permesso retribuito al 100%, per motivi personali o familiari, per ogni annualità. “Il risultato è molto utile agli insegnanti e al personale Ata, perchè per la prima volta almeno 200 mila lavoratori l’anno, fino ad oggi relegati in condizione effettiva di svantaggiato, possono assentarsi per motivazioni proprie e familiari senza perdere un euro dallo stipendio”.