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Il personale inserito nella IV fascia delle GaE, solo se non precedentemente incluso in graduatoria di istituto, dovrà presentare domanda tramite Istanze on line entro il 24 settembre 2012. Per tutti gli altri è prevista una procedura automatizzata, anche ai fini dell'adeguamento delle sedi scolastiche prescelte nel 2011 ed oggi eventualmente soppresse.

A seguire lo stralcio della nota che riguarda le graduatorie di istituto.

 

NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GRADUATORIE DI CIRCOLO E DI ISTITUTO PER L’A.S. 2012/13

a) In considerazione dell’attuazione del vasto piano di riorganizzazione della rete scolastica efficace per il prossimo anno scolastico, è stata disposta, al fine di attualizzare le posizioni degli aspiranti docenti, educativi ed ATA, (per questi ultimi tranne la prima fascia) nelle graduatorie di circolo e di istituto valide per il vigente triennio scolastico, una procedura automatica di allineamento tra la precedente e la nuova anagrafe delle istituzioni scolastiche, per cui saranno successivamente diramate le relative istruzioni operative.

Con tale procedura, gli aspiranti, già inseriti nelle graduatorie degli istituti soppressi o riorganizzati saranno trasposti in automatico nelle graduatorie delle nuove istituzioni,  secondo la rispettiva fascia di appartenenza e secondo il relativo punteggio. 

Tale operazione potrà avvenire anche in deroga ai termini regolamentari circa il numero massimo di istituzioni richiedibili

b) In relazione alle nuove inclusioni in fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento, disposte con D.M. 53 del 14 giugno 2012, le posizioni del relativo personale saranno, con procedura automatizzata, collocate nel corrispondente scaglione aggiuntivo di prima fascia delle medesime graduatorie delle scuole, ove il personale stesso risultava incluso nell’a.s. 2011/12, ovvero nelle graduatorie risultanti dalle operazioni di cui al precedente punto a).

c) Il personale incluso in fascia aggiuntiva delle graduatorie ad esaurimento, ove non sia già incluso in graduatorie di istituto, potrà presentare domanda di inclusione in graduatorie di circolo e di istituto, secondo le modalità di cui al D.M. n. 62 del 13 luglio 2011, presentando, con modalità on line il modulo di domanda (mod. B) di scelta delle sedi entro il termine del 24 settembre 2012.

d)  Nelle more di attuazione delle operazioni di cui ai precedenti punti a), b) e c) e della diramazione definitiva delle graduatorie di circolo e di istituto valide per l’a.s. 2012/13, i dirigenti scolastici che abbiano necessità di nominare dei supplenti utilizzeranno le graduatorie del precedente anno scolastico stipulando a tal fine contratti in attesa dell’avente titolo ex art.40 Legge n.449/97.

Scarica la nota ministeriale

 

Con la nota n. 5838 del 31/07/2012 il MIUR ha fornito agli Uffici Scolastici Regionali e agli Ambiti territoriali provinciali le indicazioni relative alle modalità di convocazione tramite PEC, della quale dovranno dotarsi tutti i docenti aspiranti a contratti a tempo indeterminato per l'anno scolastico 2012/2013. 

Nella stessa nota viene annunciato che l'invio delle comunicazioni di convocazione degli aspiranti avverrà a partire dal 21 agosto 2012.

AGGIORNAMENTO: con successiva nota n. 5909 del 2 agosto 2012, il Miur ha chiarito che per il personale non in possesso di casella PEC si procederà all'utilizzo delle tradizionali modalità di convocazione.

La nota 5838 del 31/07/2012

La nota di chiarimento n. 5909 del 02/08/2012

Caro ministro,

approfitto del manifesto pubblico rivolto ai sindacati per sottolineare, finalmente, come tu ti sia rivolto proprio a tutti i sindacati e non soltanto a quelli rappresentativi che convochi quotidianamente per concertare le scelte della tua amministrazione. Già da tempo, infatti, l’Anief ha richiesto un incontro su cui confido ancora per suggerire interventi urgenti per la scuola, l’università e la ricerca prima della fine della XVI legislatura. Tra queste, invero, mi sono dimenticato di segnalare a suo tempo il merito, non per assenza di una cultura elitaria o valoriale ma perché pensavo che i voti assegnati e gli esami svolti dagli anni della scuola elementare a quelli dell’università fossero sufficienti a misurare la capacità, le abilità, le competenze, gli apprendimenti dei nostri studenti.

Certamente, qualche borsa di studio in più non farebbe male - e ne parla uno che durante il suo corso di laurea e la formazione post laurea ne ha ricevute parecchie e per merito - ma non servono se poi alla fine lo Stato costringe i cervelli tanto coccolati ad emigrare all’estero perché l’accesso alla professione è sbarrato, per esempio, per diventare insegnante e ricercatore, o perché la stessa carriera per alcuni anni viene bloccata. Allora consentimi di ricordarti come, forse, le priorità potrebbero essere altre: eliminare la precarietà come cattivo sistema ordinario di funzionamento della macchina pubblica, gestire in maniera trasparente e meritevole i concorsi pubblici, investire maggiori risorse nella selezione, nella formazione, nell’assunzione e nella progressione di carriera del personale, dotare i centri di produzione e di trasmissione del sapere di strumenti tecnologici adeguati e di strutture messe in sicurezza, garantire l’alternanza scuola-lavoro, rilanciare un piano di investimenti per il reclutamento dei giovani ricercatori dell’università e dei precari della scuola, adeguare gli stipendi dei dipendenti pubblici ai livelli europei per non mortificare ulteriormente la professione, promuovere l’attività convegnistica e lo scambio internazionale per riprendere la tradizione umanistico-scientifica che ci ha contraddistinto.

Accolgo di buon auspicio la fine della stagione dei tagli che negli ultimi cinque anni ha eliminato più di 100.000 posti nella scuola pubblica e più di 20.000 cattedre all’università, ma ancora attendo l’aumento di un 1% del P.I.L. per l’istruzione e la ricerca perché, senza investimento, le solte misure di contenimento della spesa non aiutano a rilanciare la nostra economia.

Il presidente dell’Anief - prof. Marcello Pacifico

La lettera del ministro Profumo ai sindacati

Finalmente si dice basta alla pessima politica che ha caratterizzato gli ultimi anni. Ora aspettiamo nuove norme che confermino la volontà di tornare ad investire sull’istruzione pubblica.

I lavoratori dell’istruzione pubblica non possono che compiacersi delle dichiarazioni rilasciate oggi dal Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a proposito della volontà del Governo di “ripartire dalla scuola e dalla ricerca” e di evitare “altri tagli” al settore scolastico italiano, letteralmente martoriato negli ultimi tre anni e mezzo da chi lo ha preceduto.

Cosa altro è possibile eliminare, del resto, - si chiede il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico - dopo la cancellazione di oltre 100mila posti di lavoro tra insegnanti e personale Ata, la riduzione di 8 miliardi di finanziamenti, l’accorpamento di migliaia di scuole e l’introduzione di una serie di norme che introducono per la prima volta la possibilità per il personale in esubero di essere collocato in un altro ruolo, in un'altra regione, cassintegrato ed in casi estremi addirittura licenziato?”.

Secondo il Presidente dell’Anief la decisione di dire basta allo stillicidio di risorse destinate alla formazione delle nuove generazioni rappresenta comunque un annuncio da non trascurare: “è un importante segnale, perché in controtendenza rispetto alla pessima politica – sottolinea Pacifico - che ha caratterizzato gli ultimi anni, contrassegnati da motivazioni puramente economico-ideologiche e soggiacenti a logiche più aziendalistiche che attinenti alla conduzione di un settore decisivo per il futuro del paese quale è l’istruzione dei suoi cittadini”.

Lo stop ai tagli, tuttavia, è solo la prima operazione da svolgere. “Ora però il Ministro – conclude Pacifico - confermi questa sua intenzione di cambiare strategia, di puntare veramente sull’istruzione, adottando anche provvedimenti e norme che permettano alla scuola e ai suoi lavoratori di avvicinarsi ai parametri formativi di un paese moderno”.