Dopo le indiscrezioni su un nuovo maxi-piano di 80mila assunzioni, poi ridimensionato dalla collocazione in organico di diritto solo di una parte dei posti oggi in quello di fatto, si parla ora genericamente di una “fase di transizione” che condurrà alla nuova forma di reclutamento previsto dalla Legge 107/2015 ma che non si trova dietro l’angolo perché siamo ancora in attesa del decreto attuativo: su chi e come verrà stabilizzato, però, non si sa ancora nulla. Precario e abilitato? Precario con il solo titolo di insegnamento in attesa di un TFA?
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): la risposta a tale quesito la forniamo noi. È assodato, infatti, che gli attuali precari, in particolare quelli di seconda fascia d’Istituto e coloro che abbiano svolto più di 36 mesi di servizio, non possano essere lasciati nel limbo o, ancor peggio, al proprio destino: mai come oggi, con tante graduatorie senza più candidati, è indispensabile prevedere l’inserimento nelle GaE di tutti gli abilitati.
Tutte queste richieste fanno parte degli oltre 70 emendamenti presentati dall’Anief alla Commissione Bilancio della Camera, proprio per mettere mano alle storture normative che producono ingiustizie tra i lavoratori della scuola, andando pure a modificare la Legge 107/2015. Questi e altri motivi sono alla base anche dello sciopero proclamato dall’Anief per lunedì prossimo, 14 novembre, con manifestazione a Roma.
Sui precari della scuola, il Governo continua a navigare a vista: dopo le indiscrezioni su un nuovo maxi-piano di 80mila assunzioni, subito ridimensionato dalla collocazione in organico di diritto solo di una parte dei posti oggi in quello di fatto, si parla ora genericamente di una “fase di transizione” che condurrà alla nuova forma di reclutamento previsto dalla Legge 107/2015 ma che non si trova dietro l’angolo perché siamo ancora in attesa del decreto attuativo.
Nelle ultime ore, sull’argomento è intervenuta Francesca Puglisi, responsabile Scuola del PD, secondo la quale “sarà soprattutto con l’attuazione della delega sul nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento contenuta nella legge 107 che il sistema scolastico riuscirà ad arrivare ad una definitiva stabilizzazione, garantendo la continuità didattica che serve agli studenti, offrendo ai migliori laureati del nostro Paese che sognano di fare l’insegnante, un percorso chiaro per approdare in modo stabile alla professione senza dover passare da una estenuante precarietà. Sarà la fase transitoria – ha sottolineato Puglisi - che accompagnerà il passaggio tra i due sistemi a garantire la risposta che serve a chi oggi è ancora precario.”
“Dunque, commenta oggi Orizzonte Scuola, prima del nuovo sistema di reclutamento voluto dalla legge 107, ci sarà una fase transitoria, risposta a chi oggi è precario. Precario e abilitato? Precario con il solo titolo di insegnamento in attesa di un TFA che “non avrebbe senso bandire prima di gennaio? Al momento domande senza risposta”.
A fornire la risposta è il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, secondo cui occorrono interventi decisi e radicali: “poiché è assodato che gli attuali precari, in particolare quelli di seconda fascia d’Istituto e coloro che abbiano svolto più di 36 mesi di servizio, non possano essere lasciati nel limbo o, ancor peggio, al proprio destino; è chiaro, poi, che occorre bandire il prima possibile un piano straordinario di assunzioni per i docenti, ma anche per gli Ata, nonché un concorso riservato al 40 per cento rivolto a precari storici e aperto anche ai laureati cui è stata negata la partecipazione all’ultimo Concorso a cattedra. Risulta necessario, allo stesso modo, consentire ai neolaureati di accedere alla terza fascia delle graduatorie d’Istituto e ai Concorsi a cattedra.”.
“Mai come oggi – continua il sindacalista -, con tante graduatorie senza più candidati, è indispensabile prevedere l’inserimento nelle GaE di tutto il personale abilitato (diplomati magistrale ante 2001/02, abilitati TFA, PAS, SFP, Estero, e altri). È auspicabile, inoltre, l’avvio di un doppio canale di reclutamento per ogni Istituto, laddove le GaE risultino esaurite, oltre che l’aggiornamento annuale di tutte le graduatorie (come si è fatto per un paio di anni scolastici 15 anni fa). Per quanto riguarda le graduatorie d’Istituto, Anief chiede l’ampliamento dalle attuali 20 scuole a uno e più ambiti territoriali, senza specificare gli istituti. Il nostro sindacato autonomo – conclude Pacifico - torna a chiedere la piena parità di trattamento tra precari e docenti di ruolo, anche per il conferimento degli scatti di anzianità professionale con il pieno riconoscimento del periodo pre-ruolo”.
Tutte queste richieste fanno parte degli oltre 70 emendamenti presentati dall’Anief alla Commissione Bilancio della Camera proprio per mettere mano alle storture normative che producono ingiustizie tra i lavoratori della scuola, andando pure a modificare la Legge 107/2015. Questi e altri motivi sono alla base anche dello sciopero proclamato dall’Anief per lunedì prossimo, 14 novembre: il sindacato non può tollerare che il piano straordinario di assunzioni abbia dimenticato i docenti abilitati della seconda fascia delle graduatorie d’Istituto e tutti coloro che abbiano prestato servizio per almeno 36 mesi su posto vacante e disponibile.
Per questi motivi, Anief chiama a raccolta, da tutta Italia, i docenti precari, gli idonei dei concorsi ancora non stabilizzati, i diplomati magistrale ante 2001/02, abilitati TFA, PAS, SFP, Estero e altri e, inoltre, il personale di ruolo anch’esso diventato precario con la Legge 107/15, con cui rischia concretamente di perdere per sempre il diritto alla titolarità e alla continuità didattica. Sono previsti pullman gratuiti per manifestare dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Per partecipare scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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