• FORMAZIONEFORMAZIONE
  • CEDANCEDAN
  • CercaCerca
  • RicorsiRicorsi
ACCEDI AI SERVIZI ONLINEACCEDI ISCRIVITI

Accedi ai servizi online

  • Registrati
  • Nome utente dimenticato?
  • Password dimenticata?
AniefAniefAnief
contatti
  • Chi Siamo
    • Manifesto
    • Statuto
    • Codice deontologico
    • Regolamento Interno
    • Regolamento recante trattamenti normativi e di indennità economiche
  • Iscrizioni
  • Ricorsi
  • DIPARTIMENTI
    • Afam
    • Università
    • Enti di Ricerca
  • Servizi
  • Formazione
  • RSU/TAS
    • Contatti - settore RSU
    • RSU/TAS: aggiornamento professionale
    • Terminale Associativo - TAS / Dirigente Sindacale Territoriale ANIEF - DSTA
    • Le nostre piattaforme contrattuali
    • Campagna RSU 2022
    • Candidati RSU ANIEF 2022
    • LA RASSEGNA SINDACALE
    • ASPETTANDO IL CONTRATTO - Webinar di Approfondimento
    • Conferenze Organizzative 2022-23
    • Seminari di legislazione scolastica 2023
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2023
  • Stampa
    • In primo piano
    • La stampa scrive
    • News
    • News Formazione
    • Anief Informa
    • Rassegna stampa
    • Gazzetta Amministrativa
    • Archivio
      • Parlamento
      • Governo
      • Audizioni
      • Notizie dal MIUR-USP, dai Sindacati e dalla Scuola
      • Visto da Vicino "Tecnica della Scuola"
  • Contatti
    • Contatti Segreteria Nazionale
    • Sedi regionali
    • Contatti per la Pubblica Amministrazione
  • Normativa
    • Legislazione
    • Amministrazione
    • Giurisprudenza
    • Contrattazione
    • La scuola dei diritti
  • Supporto
  1. Sei qui:  
  2. Home
  3. Stampa
  4. In primo piano
  5. Domani la giornata mondiale degli insegnanti: in Italia rimangono precari, senza carriera e con stipendi più bassi dell'inflazione

Domani la giornata mondiale degli insegnanti: in Italia rimangono precari, senza carriera e con stipendi più bassi dell'inflazione

  • Stampa

Negli ultimi anni, ai docenti italiani sono stati concessi aumenti più bassi del contratti privati. E andrà sempre peggio, perché alle nuove generazioni dei formatori si prospetta di andare in pensione con assegni vicini all’attuale sociale dopo 43 anni di lavoro. La riforma Renzi-Giannini sulla Buona Scuola ignora tutto questo. Perché oggi, a differenza delle promesse, ha lasciato viva la ‘supplentite’. E gli aumenti legati al merito professionale sono ridicoli e riservati al 10% dei docenti: appena 200 milioni di euro, a fronte di 6 miliardi di arretrati che lo Stato dovrebbe dare al personale per adeguare gli stipendi non all’Unione Europea, ma all'inflazione certificata dall'Istat. Sono questi i veri motivi del declino della professione.

Marcello Pacifico (presidente Anief): è ora di cambiare, per non lasciare sempre l'ultima parola ai tribunali. Lo Stato continua a sfruttare i docenti, sempre più scesi nella considerazione sociale. Anief ha già vinto i ricorsi per la stabilizzazione, lo sblocco degli scatti stipendiati e il pagamento delle mensilità estive per il personale precario, il riconoscimento del servizio per intero pre-ruolo nella ricostruzione di carriera e la restituzione del Tfr. E tutto per colpa di leggi inique che il Governo di turno lascia in vita per risparmiare sulla loro pelle.

Domani si celebra la giornata mondiale degli insegnanti, istituita dall'Unesco, nata per attuare una riflessione sul ruolo dei professionisti dalla formazione: quest’anno lo slogan dell’evento, sempre finalizzato ad apprezzare, valutare e migliorare il lavoro degli educatori, sarà Empowering teachers, building sustainable societies. È la stessa Unesco a spiegarne il senso: “gli insegnanti non sono solo un mezzo per attuare obiettivi educativi; essi sono la chiave per la sostenibilità e capacità nazionali nell'attuazione della formazione e creazione di società basate sulla conoscenza, i valori e l'etica. Tuttavia, essi continuano ad affrontare sfide legate alla carenza di personale, scarsa formazione e uno stato sociale basso”, sottolinea l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura.

Purtroppo, il monito dell’Unesco non riguarda solo paesi e scuole del terzo mondo. Anche in Italia quella dell’insegnante risulta tra le professioni più in crisi, tra le più usuranti e con scarsa considerazione sociale. È lunga la lista dei motivi del declino della professione. Perché tanti nostri docenti continuano a rimanere precari, senza prospettive di carriera e pagati con stipendi più bassi dell'inflazione. Addirittura l'indennità di vacanza contrattuale, il meccanismo creato per mantenere le buste paga almeno al livello dell’inflazione, dal 2008 è stata bloccata: e con l’ultima Legge di Stabilità, la Legge 190/14, il blocco è stato reiterato sino al 2018. E ciò malgrado la sentenza n. 178 della Consulta sull’inammissibilità del blocco stipendiale del pubblico impiego abbia chiarito che non si può. Ecco perché Anief ha fatto e continua a presentare ricorsi in tribunale: visto che lo Stato è sordo, è l’unico modo per recuperare, in media, 8.500 euro sottratti ad ogni docente.

La realtà è che ai neo immessi in ruolo vincitori di concorso, si prospetta un decennio di stipendi fermi a meno di 1.300 euro. Lo stesso merito è una chimera per pochi. Perché gli aumenti della Buona Scuola, legati al merito professionale, sono ridicoli: appena 200 milioni di euro, a fronte di 9 miliardi di arretrati che lo Stato dovrebbe ridare al personale per adeguare gli stipendi non all’Unione Europea, ma all'inflazione certificata dall'Istat. Anche per gli altri insegnanti, le cose non vanno meglio: un insegnante oggi percepisce lo stipendio più basso di tutta la nostra pubblica amministrazione. E il contratto in arrivo è un bluff: porterà aumenti attesi da sei anni solo ad uno docente su dieci. Peraltro, a discrezione del dirigente scolastico. Così, oggi per un insegnante della scuola italiana non ci sono prospettive di una vera e propria carriera: per effetto della Legge 150/09, voluta dall’ex ministro Renato Brunetta, gli scatti saranno cancellati nel contratto. Oggi chi entra a lavorare nella scuola, avrà il 35% dell'attuale stipendio. In poche parole lavorerà 43 anni per avere la pensione sociale.

Per non parlare degli stipendi conferiti nell’Unione Europea, in media più alti se non il doppio. Come se non bastasse, in Germania si può andare in pensione dopo 24 anni di servizio. Mentre da noi si sta valutando se far lasciare il servizio alle soglie dei 65 anni, ma in cambio del 10% dell’assegno di quiescenza. Così, alla lunga, considerando l’aspettativa di vita media, lo Stato ci guadagnerà pure.

La riforma, tanto acclamata dal Governo Renzi, doveva migliorare le cose. Ma non ha cambiato nulla. Perché in Italia chi è stato formato per insegnare dopo il 2011 rimane confinato nelle graduatorie d’Istituto ed è condannato al precariato, mentre la Buona Scuola si accinge, con la fase C del piano straordinario di assunzioni, ad immettere in ruolo una marea di docenti sull’organico potenziato per coprire materie che non conoscono.

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, “mai come oggi è ora di cambiare, per non lasciare sempre l'ultima parola ai tribunali. Anief ha già vinto i ricorsi per la stabilizzazione, lo sblocco degli scatti stipendiati e il pagamento delle mensilità estive per il personale precario, il riconoscimento del servizio per intero pre-ruolo nella ricostruzione di carriera e la restituzione del Tfr. La riforma Renzi-Giannini sulla Buona Scuola ignora tutto questo. Per un anno e mezzo si sono fatte tante promesse, ma di fatti concreti, con ripercussioni positive sugli insegnanti, se ne sono viste poche”.

“Basti pensare – continua il presidente Anief - alla ‘supplentite’, che il premier aveva detto di voler stroncare: prima della riforma c’erano 120mila precari e anche dopo il piano straordinario di assunzione, per far funzionare la scuola se ne continuano a chiamare 100mila. E questo per le solite esigenze di risparmio, perché in questo modo lo Stato risparmi sulle mensilità estive e gli scatti stipendiali. Esattamente come nel passato. È arrivato il momento di cambiare. Ma stavolta alle parole devono seguire i fatti. Altrimenti la professione non si risolleva e la crisi non può che lievitare”.

Per approfondimenti:

RIFORMA – Il ministro non conosce la scuola o bluffa: come fa a dire che le scuole non dovranno più chiamare i precari? La realtà è che a settembre avremo ancora 100mila supplenze

Come si ricorre con Anief per chiedere l’inserimento a pettine in Seconda Fascia G.I. ABILITATI e ABILITANDI

Precariato, la Commissione UE risponde alla prima denuncia: le assunzioni non sono un “regalo” del Governo, ma imposte da Bruxelles

DDL Scuola – Sono 70mila i precari che ricorreranno in tribunale: chi ha frequentato i corsi di abilitazione Pas o i Tfa ha diritto all’assunzione, non a pillole amare presentate come regali

Sono 15mila i posti che rimarranno scoperti, il Miur deve allargare le immissioni in ruolo agli abilitati fuori GaE

Piano straordinario delle assunzioni: è scandalo, mancano 10 mila docenti di matematica e di sostegno ma la colpa è del Governo

Ocse chiede di potenziare la matematica in classe puntando su docenti preparati, l’Italia ce li ha ma continua a tenerli precari con migliaia di posti liberi

I posti non assegnati in organico aggiuntivo non potranno andare a supplenza annuale, ma al Miur non lo sanno

Il ministro Giannini dispensa tranquillità sull’avvio del nuovo anno, ma dimentica di dire che i veri assunti saranno appena 40mila: rimane vivo il problema del precariato

Emiliano padrino dei precari: "la buona scuola fa soffrire per voi affitti e treni scontati" (La Repubblica del 28 agosto 2015)

Il paradosso della mancanza dei prof di sostegno, l’anno parte con 3.671 assunzioni perse e i dirigenti che non sanno a chi dare le cattedre: eppure ci sono 12mila specializzati che rimarranno supplenti

SCUOLA – Assunzioni, 2 precari su 3 della fase B pronti a fare le valigie: boom di trasferimenti da Sud a Nord

Scuola, il dilemma dei professori. Hanno dieci giorni per decidere: andare via da casa oppure rinunciare all’assunzione. “Aspetterò un altro anno. E farò ricorso” (Corriere della Sera del 3 settembre 2015)

L’algoritmo-lotteria che sceglie i prof (Corriere della Sera del 4 settembre 2015)

Assunzioni, il piano è fallito: alla fine saranno immessi in ruolo 80mila precari su 150mila iniziali. E la metà dovrà pure spostarsi di regione

Fase C, tra i precari cresce l’agitazione: c’è chi rischia di non essere assunto (Il Secolo XIX dell’11 settembre 2015)

4 ottobre 2015                                                                                                                      Ufficio Stampa Anief 

                                                                                                                                                  www.anief.org

In primo piano
04 Ottobre 2015
CONDIVIDI

SUPPORTO ONLINE

  • > AMMINISTRAZIONE

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo all'iscrizione ed al rinnovo dell'iscrizione all'Anief.
  • > PREADESIONE AI RICORSI

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo alle modalità di adesione ai ricorsi Anief.
  • > FORMAZIONE

    Per avere chiarimenti ed informazioni riguardo la formazione Anief.
Al fine di fornire la migliore esperienza online questo sito utilizza i cookies. Elimina i cookie

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie presenti sul Portale.

Scopri di più

Accetto

Informativa estesa sull'utilizzo dei cookies

ANIEF.ORG utilizza i Cookies per rendere i propri servizi semplici e efficienti per l’utenza che visiona le pagine del sito.

Gli utenti che visionano il Sito, vedranno inserite delle quantità minime di informazioni nei dispositivi in uso, che siano computer e periferiche mobili, in piccoli file di testo denominati “cookie” salvati nelle directory utilizzate dal browser web dell’Utente.

Vi sono vari tipi di cookie, alcuni per rendere più efficace l’uso del Sito, altri per abilitare determinate funzionalità.

Analizzandoli in maniera particolareggiata i nostri cookie permettono di:

memorizzare le preferenze inserite

evitare di reinserire le stesse informazioni più volte durante la visita quali ad esempio nome utente e password

analizzare l’utilizzo dei servizi e dei contenuti forniti da ANIEF.ORG per ottimizzarne l’esperienza di navigazione e i servizi offerti

Tipologie di Cookie utilizzati

A seguire i vari tipi di cookie utilizzati da L’ Associazione Professionale e sindacale ANIEF in funzione delle finalità d’uso

Cookie Tecnici

Questa tipologia di cookie permette il corretto funzionamento di alcune sezioni del Sito. Sono di due categorie, persistenti e di sessione:

persistenti: una volta chiuso il browser non vengono distrutti ma rimangono fino ad una data di scadenza preimpostata

di sessioni: vengono distrutti ogni volta che il browser viene chiuso

Questi cookie, inviati sempre dal nostro dominio, sono necessari a visualizzare correttamente il sito e in relazione ai servizi tecnici offerti, verranno quindi sempre utilizzati e inviati, a meno che l’utenza non modifichi le impostazioni nel proprio browser (inficiando così la visualizzazione delle pagine del sito).

Cookie analitici

I cookie in questa categoria vengono utilizzati per collezionare informazioni sull’uso del sito. ANIEF.ORG userà queste informazioni in merito ad analisi statistiche anonime al fine di migliorare l’utilizzo del Sito e per rendere i contenuti più interessanti e attinenti ai desideri dell’utenza. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull’attività dell’utenza e su come è arrivata sul Sito. I cookie analitici sono inviati dal Sito stesso o da domini di terze parti.

Cookie di analisi di servizi di terze parti

Questi cookie sono utilizzati al fine di raccogliere informazioni sull’uso del Sito da parte degli utenti in forma anonima quali: pagine visitate, tempo di permanenza, origini del traffico di provenienza, provenienza geografica, età, genere e interessi ai fini di campagne di marketing. Questi cookie sono inviati da domini di terze parti esterni al Sito.

Cookie di profilazione

ANIEF.ORG non utilizza cookie di profilazione.

L’ Associazione Professionale e sindacale ANIEF, secondo la normativa vigente, non è tenuto a chiedere consenso per i cookie tecnici e di analytics, in quanto necessari a fornire i servizi richiesti.

Per tutte le altre tipologie di cookie il consenso può essere espresso dall’Utente con una o più di una delle seguenti modalità:

Mediante specifiche configurazioni del browser utilizzato o dei relativi programmi informatici utilizzati per navigare le pagine che compongono il Sito.

Mediante modifica delle impostazioni nell’uso dei servizi di terze parti

Entrambe queste soluzioni potrebbero impedire all’utente di utilizzare o visualizzare parti del Sito.

Siti Web e servizi di terze parti

Il Sito potrebbe contenere collegamenti ad altri siti Web che dispongono di una propria informativa sulla privacy che può essere diverse da quella adottata da L’ Associazione Professionale e sindacale ANIEF e che che quindi non risponde di questi siti.

Cookie utilizzati da ANIEF.ORG

A seguire la lista di cookie tecnici e di analytics utilizzati da questo Sito:

                                               Cookie

Tipo

Durata

Descrizione

       

_ga

Terze parti (Persistente)

2 anni

Utilizzato per distinguere i singoli utenti. Necessario al servizio di terze parti Google Analytics.

__utma

Terze parti (Persistente)

2 anni

Utilizzato per identificare i visitatori unici e tipicamente scritto alla prima visita al sito dal browser. Necessario ai servizi di terze parti Google Webmaster, Google Analytics e Adsense

__utmb

Terze parti (Persistente)

30 minuti

Utilizzato per determinare i tempi di visita di un determinato utente. Necessario al servizio di terze parti Google Analytics e Adsense

__utmc

Terze parti (Sessione)

 

Utilizzato, assieme al cookie precedente, per determinare se una nuova sessione deve essere aperta per l'utente. Necessario al servizio di terze parti Google Analytics.

__utmt

Terze parti (Persistente)

6 mesi

Utilizzato per identificare i visitatori. Necessario ai servizi di terze parti Google Analytics.

__utmz

Terze parti (Persistente)

6 mesi

Utilizzato per determinare le fonti di traffico e di navigazione, oltre che la provenienza dell’utente. Necessario al servizio di terze parti Google Analytics e Adsense

  • docsperf
  • NID
  • PREF

Terze parti (Persistente)

Varie

Utilizzato da Google Maps per dati statistici non personali

  • SID
  • SAPISID
  • APISID
  • SSID
  • HSID
  • SNID

Terze parti (Persistente)

Varie

Utilizzato da Google Maps per le preferenze di navigazione

cc_cookie_accept

Terze parti (Persistente)

1 anno

Modulo per l'accettazione dell'uso dei cookies.

gn_slider_1_1

Di sessione

 

Modulo news

Come disabilitare i cookie mediante configurazione del browser

Chrome

Eseguire il Browser Chrome

Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione

Selezionare Impostazioni

Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate

Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“

Nella sezione “Cookie” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie:

Consentire il salvataggio dei dati in locale

Modificare i dati locali solo fino alla chiusura del browser

Impedire ai siti di impostare i cookie

Bloccare i cookie di terze parti e i dati dei siti

Gestire le eccezioni per alcuni siti internet

Eliminazione di uno o tutti i cookie

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

MozillaFirefox

Eseguire il Browser MozillaFirefox

Fare click sul menù presente nella barra degli strumenti del browser a fianco della finestra di inserimento url per la navigazione

Selezionare Opzioni

Seleziona il pannello Privacy

Fare clic su Mostra Impostazioni Avanzate

Nella sezione “Privacy” fare clic su bottone “Impostazioni contenuti“

Nella sezione “Tracciamento” è possibile modificare le seguenti impostazioni relative ai cookie:

Richiedi ai siti di non effettuare alcun tracciamento

Comunica ai siti la disponibilità ad essere tracciato

Non comunicare alcuna preferenza relativa al tracciamento dei dati personali

Dalla sezione “Cronologia” è possibile:

Abilitando “Utilizza impostazioni personalizzate” selezionare di accettare i cookie di terze parti (sempre, dai siti più visitato o mai) e di conservarli per un periodo determinato (fino alla loro scadenza, alla chiusura di Firefox o di chiedere ogni volta)

Rimuovere i singoli cookie immagazzinati

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Internet Explorer

Eseguire il Browser Internet Explorer

Fare click sul pulsante Strumenti e scegliere Opzioni Internet

Fare click sulla scheda Privacy e nella sezione Impostazioni modificare il dispositivo di scorrimento in funzione dell’azione desiderata per i cookie:

Bloccare tutti i cookie

Consentire tutti i cookie

Selezione dei siti da cui ottenere cookie: spostare il cursore in una posizione intermedia in modo da non bloccare o consentire tutti i cookie, premere quindi su Siti, nella casella Indirizzo Sito Web inserire un sito internet e quindi premere su Blocca o Consenti

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Safari 6

Eseguire il Browser Safari

Fare click su Safari, selezionare Preferenze e premere su Privacy

Nella sezione Blocca Cookie specificare come Safari deve accettare i cookie dai siti internet.

Per visionare quali siti hanno immagazzinato i cookie cliccare su Dettagli

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Safari iOS (dispositivi mobile)

Eseguire il Browser Safari iOS

Tocca su Impostazioni e poi Safari

Tocca su Blocca Cookie e scegli tra le varie opzioni: “Mai”, “Di terze parti e inserzionisti” o “Sempre”

Per cancellare tutti i cookie immagazzinati da Safari, tocca su Impostazioni, poi su Safari e infine su Cancella Cookie e dati

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata.

Opera

Eseguire il Browser Opera

Fare click sul Preferenze poi su Avanzate e infine su Cookie

Selezionare una delle seguenti opzioni:

Accetta tutti i cookie

Accetta i cookie solo dal sito che si visita: i cookie di terze parti e che vengono inviati da un dominio diverso da quello che si sta visitando verranno rifiutati

Non accettare mai i cookie: tutti i cookie non verranno mai salvati

Questa pagina è visibile, mediante link in calce in tutte le pagine del Sito ai sensi dell’art. 122 secondo comma del D.lgs. 196/2003 e a seguito delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.126 del 3 giugno 2014 e relativo registro dei provvedimenti n.229 dell’8 maggio 2014.

© 2019 - ANIEF - Associazione Sindacale Professionale - C.F. 97232940821 - Credits - Privacy - Cookie
  • Chi Siamo
    • Manifesto
    • Statuto
    • Codice deontologico
    • Regolamento Interno
    • Regolamento recante trattamenti normativi e di indennità economiche
  • Iscrizioni
  • Ricorsi
  • DIPARTIMENTI
    • Afam
    • Università
    • Enti di Ricerca
  • Servizi
  • Formazione
  • RSU/TAS
    • Contatti - settore RSU
    • RSU/TAS: aggiornamento professionale
    • Terminale Associativo - TAS / Dirigente Sindacale Territoriale ANIEF - DSTA
    • Le nostre piattaforme contrattuali
    • Campagna RSU 2022
    • Candidati RSU ANIEF 2022
    • LA RASSEGNA SINDACALE
    • ASPETTANDO IL CONTRATTO - Webinar di Approfondimento
    • Conferenze Organizzative 2022-23
    • Seminari di legislazione scolastica 2023
    • Seminari Neoassunti A.S. 2021-2022
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2022
    • ASSEMBLEE SINDACALI 2023
  • Stampa
    • In primo piano
    • La stampa scrive
    • News
    • News Formazione
    • Anief Informa
    • Rassegna stampa
    • Gazzetta Amministrativa
    • Archivio
      • Parlamento
      • Governo
      • Audizioni
      • Notizie dal MIUR-USP, dai Sindacati e dalla Scuola
      • Visto da Vicino "Tecnica della Scuola"
  • Contatti
    • Contatti Segreteria Nazionale
    • Sedi regionali
    • Contatti per la Pubblica Amministrazione
  • Normativa
    • Legislazione
    • Amministrazione
    • Giurisprudenza
    • Contrattazione
    • La scuola dei diritti
  • Supporto