"Mentre l'attenzione dei sindacati e di alcuni rappresentanti della Lega è tutta concentrata sul decreto scuola, destinato a non arrivare mai in Gazzetta Ufficiale perché manca l'accordo del primo partito del Parlamento, le nomine in ruolo del personale docente stanno andando a rotoli": lo sostiene il sindacato Anief secondo il quale le notizie sulle tante convocazioni andate deserte giunte nei giorni scorsi dai propri delegati sparsi nei vari territori, soprattutto del Nord Italia, a partire da Piemonte, Veneto e Liguria, vengono confermate anche da altri sindacati
Secondo alcuni calcoli, delle oltre 53 mila cattedre autorizzate dal ministero dell'Economia, tra i 23.000 e i 30.000 posti non saranno assegnati. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "la situazione del precariato scolastico è ormai cronicizzata e ora sta entrando in una fase addirittura peggiore perché si sta riuscendo nell'impresa assurda di creare nuovi supplenti dal nulla, lasciando a casa quelli già esistenti: quest'anno, infatti, dopo che più della metà delle assunzioni andranno deserte e quasi tutte quelle su sostegno, si assegneranno decine di migliaia di posti vacanti con le 'messe a disposizione', ai candidati in possesso del solo titolo di studio, a volte nemmeno attinente, mentre i vincitori di concorso e gli abilitati all'insegnamento rimangono in attesa in altre graduatorie regionali e provinciali. Tutto questo è assurdo. E siccome ogni governo che si forma fa peggio del precedente, siamo sempre più convinti che a risolvere la questione sarà la Commissione europea, che dopo la lettera di costituzione in mora inviata nelle scorse settimane allo Stato italiano, per abuso reiterato di precariato, si accinge ad avviare una procedura d'infrazione salatissima che stavolta lascerà il segno". (ANSA)