(ANSA) - ROMA, 27 GIU - "Qualsiasi iniziativa che comporti un sostegno ai docenti fuori sede non può essere che bene considerata - dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , quindi ben venga il 'piano casa' annunciato dal ministro, soprattutto se si traduce in appartamenti messi a disposizione dei docenti e del personale Ata assunto a centinaia di chilometri dalla residenza: affrontare dei costi e affitti ridotti o in parte sostenuti dallo Stato per il quale si lavora sarebbe importantissimo. L'aiuto economico, però, secondo Anief dovrebbe essere previsto per tutti i fuori sede, certamente anche prevedendo una maggiorazione per coloro che vivono in contesti territoriali dove la vita è particolarmente cara". "Quello che serve a questi dipendenti fuori sede, sempre per elevare la loro dignità, è un incentivo di carattere economico: una indennità di trasferta, proporzionata alla distanza dalla scuola dove si lavora rispetto a dove vive il lavoratore. Perché la lontananza dalla propria terra e dai propri affetti ha un costo, umano e pratico, di cui l'amministrazione della scuola deve tenere conto. Come pure va preso in considerazione l'aspetto delle difficoltà territoriali: lavorare in aree dove la dispersione è altissima, l'utenza è difficile, il raggiungimento dei plessi è difficoltoso (si pensi alle aree montane o alle isole), non può non incidere sullo stipendio. È bene che l'Aran prenda coscienza di tutto questo e si convinca ad accettare la nostra proposta, collocandola all'interno del nuovo contratto collettivo di lavoro, dopo avere appurato le coperture economiche attraverso gli organismi competenti", conclude Pacifico. (ANSA).
L'Anief reputa l’esame di maturità un momento importante per la vita scolastica e umana degli studenti. “Il loro futuro - spiega il presidente nazionale Marcello Pacifico - potremmo dire che parte da qui, dalla maturità: ci dobbiamo augurare che gli studenti abbiano fatto il massimo in questi anni per raggiungere conoscenze, capacità e competenze adeguate.
"Per tanti insegnanti le prove e le riunioni per gli esami di maturità termineranno nella seconda decade di luglio e una volta terminate dovranno comunque rimanere a scuola per le attività estive, come il recupero, le verifiche e gli scrutini degli studenti che hanno fatte registrare uno o più debiti formativi. Diversi di loro riusciranno a malapena a prendere le ferie previste per legge. Continuare a dire che gli insegnanti fanno tre mesi di vacanze e vengono pagati in modo dignitoso è una delle falsità più grandi che si possano esprimersi oggi nel mondo del lavoro". Lo afferma il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, in vista dell'inizio, domani, degli esami di Stato.
Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato rappresentativo Anief, ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni dell’agenzia Italia stampa per dire la sua sul DL Salva-Infrazioni. Il sindacalista autonomo ha affermato che “chiederemo delle modifiche chiare e semplici: la prima è il riconoscimento del principio della parità di trattamento tra lavoratori della scuola in ruolo e precari, la seconda riguarda l’inserimento di misure risarcitorie rispetto al personale che subisce contratti a termine. Nella scuola italiana abbiamo più di 250mila precari e negli ultimi 5 anni abbiamo avuto un aumento del precariato del 200%. Bisogna reintrodurre il doppio canale di reclutamento per arginare il fenomeno del precariato e ci vorrà tanto ascolto da parte del parlamento, dopo che Anief ha interloquito in tutti questi anni con le istituzioni europee”.
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