Riguarda l'abolizione dell'obbligo del possesso e dell'esibizione del Green Pass sul luogo di lavoro il più importante dei 14 emendamenti del sindacato Anief al Decreto Legge 127/21, presentati alla prima Commissione Affari costituzionali, su cui il Senato si esprimerà nei prossimi giorni: lo ha confermato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel corso di un'intervista radiofonica a Italia Stampa: ''Stiamo parlando - ha detto il sindacalista - di un obbligo che in questo momento riguarda solo il nostro Paese, perché non esiste in nessun'altra parte del mondo, e che tra l'altro potrebbe essere anche controproducente laddove fa venire meno il rispetto delle norme di distanziamento tra i lavoratori, che invece diventano sempre più necessarie per evitare che le nove varianti del virus possano diffondersi come già è accaduto in Inghilterra''.
Il sindacato Anief ha deciso di impugnare l'ordinanza con la quale il Tar ha rifiutato la richiesta di sospensione dell'obbligo di possesso ed esibizione del certificato verde, depositando l'appello in Consiglio di Stato. E anche presentando domanda alla Corte di Giustizia europea per fare chiarezza su un regolamento comunitario che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale per la terza volta
In Italia, ma anche in alcuni paesi europei come la Francia, il potere di acquisto degli insegnanti è rimasto più o meno lo stesso negli ultimi cinque anni. E anche se i docenti hanno visto crescere i propri stipendi nella maggior parte dei sistemi educativi dell'Ue, gli aumenti sono stati generalmente modesti o indicizzati all'inflazione e in alcuni casi addirittura inferiori. È quanto emerge dall'ultimo rapporto di Eurydice "Teachers' and School Heads' Salaries and Allowances in Europe 2019/20" che mostra la composizione e le differenze nelle retribuzioni degli insegnanti e dei capi di istituto di 38 sistemi educativi europei.
"Bruxelles conferma quello che Anief sostiene da anni: il rapporto Eurydice su stipendi e indennità di insegnanti e capi di istituto in Europa, attraverso il quale vengono analizzate anche le differenze di stipendio tra i livelli di istruzione, ci dice i nostri docenti prendono stipendi che non sono adeguati nemmeno al costo della vita. La verità è che tra il 2009 e il 2015 gli stipendi sono stati bloccati e che un anno, il 2013, ancora oggi non vale nella ricostruzione di carriera. Tradotto in cifre, si tratta di recuperare circa 7-8 punti percentuali rispetto all'inflazione: ecco perché abbiamo chiesto almeno 300 euro netti di aumento a dipendente in vista del prossimo rinnovo del contratto, come pure una progressione di carriera finalmente degna di questo nome. I 104 euro mensili lordi di aumento medio previsti per il pubblico impiego dalla Legge di Bilancio sono solo un 'antipasto'". Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. (ANSA).
Roma, 20 ott. (Adnkronos/Labitalia) - "Dal Documento programmatico di bilancio presentato dal governo alle forze della maggioranza, per essere inviato a Bruxelles, si concretizza un impegno di 23 miliardi di euro, ma non spunta alcuna risorsa aggiuntiva utile per valorizzare il personale scolastico: l'incremento per il personale si ferma ai finanziamenti per il rinnovo del contratto, attorno al 3,5%, la stessa percentuale approvata nel 2019, e non va oltre un impegno importante (8 miliardi subito, 9 a regime) sul taglio del cuneo fiscale che però al momento non si comprende quali effetti cumulativi avrà sugli stipendi degli statali. Anche il dopo Quota 100 si conferma deludente, perché riporta almeno a 64 anni l'età per lasciare il lavoro, non c'è traccia dell'insegnamento nella lista dei lavori gravosi ed elimina anche l'opportunità, già poco conveniente, fornita da Opzione donna. L'unico provvedimento in linea con quanto chiesto dal sindacato è quello della proroga dei contratti Covid fino a giugno 2022". E' quanto si legge in una nota dell'Anief.
Il rinnovo del contratto porterà oltre 100 euro a docenti e Ata, per Anief non bastano. Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, si tratta di "un timido segnale", ma occorre ricordare che "mancano almeno 4 miliardi per poter recuperare il costo della vita negli ultimi 13 anni". In un'intervista all'agenzia Teleborsa, il sindacalista ricorda che "i prezzi al consumo sono saliti, ma gli stipendi sono rimasti fermi, nonostante il contratto firmato per il triennio 2016-2018 dopo quasi dieci anni di blocco contrattuale". E nel nuovo contratto, esorta Pacifico, dovranno essere previste diverse indennità oggi negate al personale scolastico. Attraverso la Legge di Bilancio 2022 sono in arrivo "2 miliardi che serviranno per pagare il premio delle indennità e, dal momento che la metà d personale del pubblico impiego appartiene alla scuola, a questo comparto andrà 1 miliardo in più per pagare le indennità", dice Marcello Pacifico, leader dell'Anief, ricordando che fra queste devono esserci quelle somme specifiche che il sindacato, da sei mesi, ha inserito sulla sua piattaforma di contrattazione.