Tre miliardi per far ripartire la scuola a settembre non bastano. È la risposta del sindacato di categoria Anief dopo le parole del presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, stiamo parlando di una cifra a dir poco "inadeguata". "Apprezziamo le parole del presidente Bonaccini, anche se riteniamo la cifra richiesta comunque insufficiente per avviare il rilancio della scuola e affrontare con efficacia un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo", spiega Pacifico
Il decreto scuola 22 dell`8 aprile scorso, Atto n. 2525, è diventato legge: l`aula di Montecitorio ha dato il suo assenso, con 145 voti a favore e 122 contrari. Nel decreto indicazioni su Esami di Stato, valutazione finale, inizio anno scolastico 2020/21, voti alla scuola primaria, tutele per gli alunni con disabilità, modifiche alla prova scritta del concorso straordinario, graduatorie di istituto provinciali. Secondo l`Anief il piano predisposto per il ritorno in classe e per rispondere alla piaga del precariato non è sufficiente. Era necessario un piano di investimenti urgente, anche in relazione all`emergenza coronavirus: quando a fine estate torneranno sui banchi oltre otto milioni di alunni e un milione e 300 mila tra docenti, Ata e dirigenti, se ci si fermerà a questo piano, ci renderemo conto dell`errore fatto. Marcello Pacifico, presidente Anief: "Servivano fondi specifici per eliminare le classi pollaio, nuovi spazi per accogliere gli alunni eccedenti, organici maggiorati di almeno 200 mila unità tra docenti e Ata, un piano straordinario di assunzioni con effetto immediato direttamente dalle graduatorie esistenti, finanziamenti maggiori per il rientro in sicurezza. Siccome tutto questo non è stato fatto, a settembre si rischia sempre più di continuare ad assistere ad una didattica incompleta, con improbabili turnazioni, lezioni ancora a distanza, con la lunga scia dei disagi che continuerà ad avere come prime `vittime` gli alunni appartenenti a famiglie povere e con disabilità"
Un incontro tra il premier Giuseppe Conte e il sindacato Anief è previsto, a quanto si apprende, per giovedì alle ore 17:30. L'incontro, richiesto dall'associazione sindacale di insegnanti e formatori, si terrà in teleconferenza e vedrà, al tavolo, anche Protezione Civile, Upi e Anci per fare un punto in vista delle attività scolastiche a settembre. Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, si siederà al tavolo con una serie di proposte da tradurre in emendamenti al dl rilancio: il sindacato chiede infatti un impegno di 10 miliardi, tanti quanti - spiega Anief - quelli "sottratti alla scuola negli ultimi dieci anni in tema di organici, classi pollaio e precariato".
Confermare, oltre il 30 giugno prossimo, tutti i mille assistenti tecnici informatici assunti nel mese di aprile per decisione del governo, per meglio affrontare il piano di risposta, nelle scuole, al contagio di massa del Covid-19. E garantire che con il nuovo anno scolastico, con la fase emergenziale ancora in atto, vi sia un assistente tecnico in tutti gli 8.200 istituti scolastici, nessuno escluso
Dall'incontro tra comitato tecnico scientifico e rappresentati del Ministero dell'Istruzione e dei sindacati rappresentativi della scuola sono emersi importanti spunti: la delegazione Anief ha illustrato il documento predisposto con le risposte alle domande poste dagli esperti e ha ricordato come servano 9 miliardi per modificare il rapporto alunni-personale docente/Ata alla luce del distanziamento sociale da mantenere di almeno 2 alunni per metro quadro, reclutare nuovo personale e recuperare i plessi dismessi. No a didattica alternata a quella in presenza o alla riduzione a 45 minuti delle lezioni. Niente saluto nell'ultimo giorno di scuola.