Non ci sono buone nuove per centinaia di assistenti amministrativi della scuola pubblica che da diversi anni si prestano a svolgere il ruolo di Dsga in cambio di compensi ridicoli a fronte di responsabilità ed impegni enormi. La novità delle ultime ore è rappresentata da un accordo che non prevede alcuna stabilizzazione o concorso riservato agli stessi 'facenti funzione', ma solo una replica di quello che ormai si realizza da quattro lustri: sopperire alla mancanza di Direttori dei servizi generali e amministrativi titolari con personale della scuola. È quanto denuncia in una nota il sindacato di categoria Anief
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(ANSA) - ROMA, 21 SET - Negli istituti scolastici si attende ancora la nomina di 100 mila docenti di sostegno. A denunciarlo è Tuttoscuola. "I ritardi - commenta Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief - hanno pluri-motivazioni: alla base c'è l'altissima percentuale di precarietà in questo settore di insegnamento, con un tasso di specializzati ancora basso e un'alta percentuale, circa il 40%, di posti in deroga fino al 30 giugno, liberi ma in realtà non collocabili tra quelli utili per le immissioni in ruolo. Poi quest'anno c'è la novità delle Gps digitalizzate, che ha rallentato ulteriormente le operazioni. Ecco perché rimaniamo in prima linea con la nostra iniziativa 'Non un'ora di meno', attraverso la quale si assegna il prima possibile all'alunno il docente di sostegno in base a quanto previsto dall'equipe psico-pedagogica e non a conteggi al ribasso degli uffici scolastici". (ANSA).
Si fa ogni giorno più incessante lo stillicidio di studenti positivi al Covid e di classi messe in quarantena, con il trascorrere dei giorni dall'apertura del 14 settembre: tra i tanti casi segnalati oggi anche quello di 5 fratelli nel Reggiano di diverse età che hanno mandato in quarantena quattro classi in tre scuole di altrettante città della provincia - due istituti superiori e un istituto comprensivo tra Novellara, Reggiolo e Correggio - dove ora circa 80 alunni e i docenti, saranno sottoposti al tampone per Sars-Cov2. Tutto questo induce il virologo Andrea Crisanti a dire che "con la febbre oltre 37 non si dovrebbe andare a scuola", anche perché - secondo il monitoragigo settimanale dell'Iss - i contagi si trasmettono sempre di più dai figli e nipoti ai genitori e ai nonni. Ma nonostante i dati siano in peggioramento, ai dirigenti scolastici stanno arrivando diffide da parte di gruppi di genitori che chiedono di non applicare la mascherina e il distanziamento in quanto contrari ad ogni norma di tipo pedagogico ed alla socializzazione. "Per questo i dirigenti scolastici hanno bisogno di indicazioni univoche", sostiene Roberta Fanfarillo che guida i dirigenti scolastici della Cgil, anche a proposito della ordinanza del Piemonte che impone di misurare la febbre a scuola. Una decisione, questa, che non è piaciuta neppure alla Cisl e alla Uil scuola che hanno chiesto - senza successo - al governatore Cirio di sospendere il provvedimento. Vuole che venga misurata la temperatura nelle scuole anche il governatore Vincenzo De Luca: proprio da oggi partono in Campania i decreti per dare a 919 scuole i tremila euro per i termoscanner e da lunedì inizia la consegna delle 900 pistole termoscanner per gli istituti. "Con l'avvio dell'anno scolastico ci aspettiamo inevitabilmente un aumento di contagi", riflette De Luca. A Vercelli frattanto il mondo politico lancia l'allarme per gli "assembramenti di ragazzi" davanti alle scuole "spesso senza mascherine". Nell'ambito delle misure per evitare il rischio contagio, in una scuola materna del varesotto, a Gallarate, i bambini dovranno indossare pettorine rosse, gialle, verdi, blu, un colore per ogni classe, come i calciatori o gli atleti durante gli allenamenti. Una decisione presa con l'obiettivo di tenere nello stesso gruppo i bimbi, tra i 3 e i 5 anni, nei pochi momenti in cui potrebbero confondersi gli uni con gli altri. Ma i problemi della scuola rimangono soprattutto la mancanza di docenti e di spazi supplementari dove fare lezione. "Nell'anno del Covid si va dritti verso il record di posti vacanti", dice Marcello Pacifico di Anief, secondo il quale sommando i posti vacanti con quelli di fatto, le deroghe su sostegno e le cattedre-Covid, si arriva a circa 230 mila contratti a tempo determinato.
Si è svolto oggi il previsto incontro presso il MUR riguardante i temi del settore Ricerca. Per il Ministero ha partecipato una delegazione guidata dal Capo di Gabinetto Cons. Mario Alberto di Nezza. Per l’Anief erano presenti Roberto Papi e Monia Maresci
Roma, 14 set. (Adnkronos/Labitalia) - "Tornano sui banchi 5,6 milioni di alunni, presto saranno 8,3 milioni con 269 mila disabili: +10 mila in un anno e molti oggi non hanno trovato il docente di sostegno". A denunciare l'assenza di insegnanti di sostegno alla ripartenza delle attività scolastiche, è l'Anief che aggiunge: "Migliaia di cattedre richieste dai presidi in deroga agli organici ricevuti rimangono senza risposta".