Macchinoso e iper-selettivo: è il triste destino che l’amministrazione ha previsto per il concorso straordinario bis per la scuola secondaria previsto dall’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge n. 73/2021, convertito nella Legge n. 106/2021. Dopo essere stato annunciato come una procedura “lampo”, con un’unica prova orale dalla durata massima di mezz’ora, il concorso – riservato a chi ha svolto almeno tre annualità di supplenze - si sta realizzando con calendari diversificati, in alcuni casi slittati anche in autunno. Inoltre, si conferma l’ingiusta esclusione a priori degli idonei dalle graduatorie che portano all’immissione in ruolo.
Roma, 15 lug. (Labitalia) - "Le dimissioni del premier Mario Draghi (per ora rifiutate dal Capo dello Stato) pongono seri dubbi sul proseguo della riforma del reclutamento dei docenti italiani: dopo l'approvazione parlamentare, a fine giugno, della legge 79/2022 che ha riformato modalità di assunzioni e formazione del corpo insegnante italiano, servono infatti ben 14 decreti attuativi. Il primo dei quali dovrà essere prodotto dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e pubblicato entro prossimo 31 luglio". Lo denuncia l'Anief riportando che "si tratta del percorso dei 60 Cfu, di cui almeno 10 di area pedagogica, comprendente attività di tirocinio diretto e indiretto non inferiore a 20 CFU/CFA'', e mettendo in risalto il rischio di mancata approvazione dello stesso decreto attuativo.