Iniziano gli esami di terza media, nelle oltre 7.000 scuole statali e 700 paritarie
L’attesa è per l’annunciata maggiore severità nella valutazione conclusiva.
Il calendario delle prove scritte e orali è deciso dai d.s., eccezione fatta per la prova Invalsi che si effettuerà ovunque il giorno 17 giugno, in due ore. Le commissioni applicheranno nuovi criteri di valutazione, e sarà difficile ai candidati conseguire il 10 (occorrerà essere ammessi a pieni voti e ottenere il massimo in ciascuna delle prove (quelle scritte di Italiano, Matematica, Lingua straniera, nella prova Invalsi e nel colloquio).
La decisione di innalzare l’età pensionabile per le donne peserà in modo particolare sul personale scolastico
Gli effetti di questo provvedimento non ricadono equamente, incidendo di più sul Meridione; ovviamente il governo fingerà di non capirlo.
L’Italia è uno tra i Paesi europei che hanno un’alta percentuale di donne nei ranghi della pubblica istruzione (circa l’80% degli insegnanti). Il 99% del personale nella scuola dell’infanzia è femminile; questa percentuale decresce nei gradi successivi di istruzione, fino a quasi il 60% nella secondaria di II grado. Negli ultimi 5 anni, il turn over ha prodotto un parziale ringiovanimento nella scuola dell’infanzia (con circa il 15% delle assunzioni totali di personale scolastico), nella primaria (circa il 30% delle assunzioni totali) e nel Sostegno (circa il 15% delle assunzioni, con picco nel 2008 del 27%). Il provvedimento governativo che uniforma la legislazione nazionale a quella della Unione Europea colpirà più pesantemente, nel prossimo decennio, il Meridione d’Italia, dove l’età media degli insegnanti è più alta che la media nazionale (circa 50 anni), e tra le più alte d’Europa. Né la età media nazionale potrà calare in modo significativo, perché le sparute immissioni annuali nei ruoli (8000/10000 mediamente) si fanno dagli elenchi GaE, nei quali l’età media degli aventi diritto è di quasi 39 anni. Discorso analogo può essere fatto per la dirigenza scolastica, che per oltre un terzo ha superato i sessanta anni (altrettanti hanno superato i 55 anni), e nella quale le donne, dopo la conclusione del corso del 2007, figurano in percentuale crescente (sono oltre 10.000). Nel 2005 le dirigenti scolastiche erano il 38%, oggi sono il 49%, e anche sotto questo profilo il personale femminile è al Sud in percentuale maggiore rispetto alla media del Paese. La sproporzione Nord-Sud è ancora più marcata tra il personale ATA (250mila unità, di cui over 50 il 60%), nel quale le donne sono in larghissima maggioranza (una su due a Nord; 3 su 4 a Sud). Questa repentina decisione di elevare l’età pensionabile accentuerà, nell’immediato, gli effetti di precedenti decisioni in materia pensionistica. Con l’ultimo pensionamento (2009), sono usciti 32.000 docenti (circa 5% di quelli in servizio), con accelerazione delle uscite da parte dei docenti che possono evitare di ricadere nell’applicazione di regole restrittive (la normativa più recente è la c.d. Riforma Maroni, L..234/2004 e la L.247/07). Il nuovo picco di pensionamenti, quelli richiesti nello scorso gennaio, è stato provocato dalla previsione circa il provvedimento, effettivamente ora sancito, dell’innalzamento a 65 anni per le donne.
Nel XVIII Rapporto ISTAT 2009, il declino economico-finanziario dell’Italia
Lo scorso 26 maggio, l’istituto pubblico di statistica ha presentato il consueto rapporto, incentrato questa volta sugli aspetti economico-finanziari, e sui loro effetti sociali e ambientali. Negativo il quadro della formazione scolastica.
In Italia, il Prodotto interno lordo è calato più che negli altri Paesi industrializzati dell’area UE, per la flessione produttiva nelle grandi imprese (in difficoltà nell’esportare). Se ne sono visti gli effetti negativi in termini di disoccupazione (specialmente giovanile, giunta quasi al 25%), di spesa complessiva per gli ammortizzatori sociali a favore dei cassintegrati, e di livello medio dei redditi familiari (che hanno assottigliato i depositi a risparmio). Il sistema scolastico-formativo non appare in grado di qualificare la forza lavoro secondo le esigenze del Paese.
Rilevazione esito degli scrutini nelle scuole statali e non statali – A.S.2009/2010
La D.G. Studi, Statistica e Sistemi Informativi - Ufficio VII - ne ha reso note le modalità.
La Rilevazione sugli esiti degli scrutini, prevista dal Programma Statistico Nazionale 2008 /10, è rivolta a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Viene effettuata dallo scorso 7 giugno, tramite il portale SIDI, e avrà termine il 10 luglio p.v.. Le istituzioni scolastiche di II grado con studenti per i quali sia stato sospeso il giudizio finale, a causa di insufficienze riportate, dovranno effettuare la trasmissione dei risultati a partire dal 30 agosto fino all’11 settembre 2010.
Il risultato del nuovo dimensionamento delle istituzioni scolastiche è che dal prossimo settembre scompariranno 47 scuole
Lo stabilisce il D.M. n.46/2010 del Miur.
Il numero totale della scuole passa a 10.431 nel 2010/11 (7.182 scuole primarie e secondarie di I grado; 3.128 istituti di istruzione secondaria di II grado; 47 convitti nazionali ed educandati; 74 Centri provinciali per l'istruzione degli adulti). Il tagli più consistenti riguardano Puglia e Piemonte (-12), nonché Campania e Lombardia (-10), e Lazio (-9). In tre regioni, il numero delle istituzioni scolastiche risulta, invece, accresciuto: Emilia Romagna (+6), Friuli Venezia Giulia e Sicilia (+5).
(Fonte: 28 maggio 2010 TuttoscuolaNEWS n. 443)
Il futuro dell'integrazione scolastica, nel Regolamento sulla formazione iniziale dei docenti
Salvatore Nocera, della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, esprime perplessità sull’impostazione che si sta dando al settore.
Nel provvedimento, che ha ottenuto il parere della VII Commissione della Camera, sono previsti, per i futuri docenti curricolari di scuola secondaria, solamente sei crediti formativi sull'integrazione scolastica (la FISH chiedeva che la formazione fosse stabilità a misura di 31 crediti). Per l’esiguità della formazione i docenti specializzati risulteranno, a giudizio di Nocera, “..impreparati a farsi carico degli alunni con disabilità, che rischieranno di essere sempre più "allo sbando", quando mancherà l'insegnante per il sostegno, il quale non potrà ovviamente essere presente per tutta la durata dell'orario scolastico. Il che determinerà quindi o un abbandono di tali alunni o un aumento di cause legali da parte dei genitori, per ottenere il massimo delle ore di sostegno, con disagio per gli alunni stessi e per le finanze dello Stato. Ci si augura pertanto che il Ministero dell'Istruzione voglia ragionare su questo e aumentare il numero di quei crediti in funzione della qualità di tutta la scuola”.
(ANNO V – INFOHANDICAP - NEWSLETTER N. 41 DEL 03/06/10)
Curiosità appagata
Nella nota di apertura di questa rubrica di aggiornamento, ieri avevamo scritto del d.s. di Putignano che ha chiesto alle famiglie dei candidati un prestito (145 euro) per pagare i commissari d’esame; Avevamo concluso la nota scrivendo: “Siamo curiosi di sapere che cosa gli farà dire la Gelmini”. Diamo di seguito la nota (7 giugno 2010) dell’Ufficio stampa del Ministero, sulla questione.
Il MIUR diffida il preside del liceo “Majorana” di Putignano:“Vicenda totalmente infondata e pretestuosa”
Le dichiarazioni del preside del liceo scientifico “E. Majorana” di Putignano, prof. Pietro Gonnella, sono prive di qualsiasi fondamento. Le spese per gli Esami di maturità sono sempre state a carico del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e naturalmente lo saranno anche quest’anno. Il Miur diffida dunque il preside dal chiedere soldi ai genitori, creando un inutile ed infondato allarmismo. Il Ministero ha già assegnato alla scuola 30.000 euro e, come tutti gli anni, al termine degli esami, chiederà all’istituto quale sia stata la cifra effettiva per assegnare il saldo finale. L’anno scorso la spesa finale del “Majorana” è stata pari a 31.953,36 euro. E’ comunque incomprensibile che alcuni media abbiano dato rilievo ad una denuncia assolutamente falsa, inventata e tesa a fare propaganda. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della volontà di alcuni dirigenti scolastici di fare politica piuttosto che pensare al bene degli studenti. Chi ha queste intenzioni dovrebbe candidarsi alle elezioni e non fare il preside.
Contro la manovra correttiva e i tagli di Tremonti-Gelmini, Cobas e Unicobas annunciano scioperi in ciascuna regione per rallentare le operazioni di scrutinio
Le strategie che tentano di attuare sono lo sciopero di singoli docenti in successione, e la diffida ai presidi perché si astengano dal convocare gli scrutini prima della conclusione dell’a.s.. Alcuni dd.ss. però hanno già convocato gli scrutini.
In occasione degli scrutini, l’attività del Consiglio di classe nella sua composizione di “collegio perfetto” è tra quelle che la legge e i contratti di lavoro regolamentano tra i “servizi minimi” che le PP.AA. sono tenute a erogare. Nel caso di scrutini che sanciscano l’ammissione o non ammissione agli esami, le operazioni non devono essere condizionate in alcun modo da astensioni sindacali; pertanto, le operazioni relative ai 575mila studenti che si apprestano all’esame di licenza media non subiranno ritardi; né ne subiranno quelle relative alle classi terminali delle scuole secondarie superiori. Negli altri casi, l’astensione di docenti delle classi iniziali e intermedie non potrà intralciare lo svolgimento degli scrutini per oltre 5 giorni. Le armi dei Cobas sono, quindi, le solite consentite da quando è entrata in vigore la legge sui servizi minimi, le stesse inaugurate all’epoca del blocco dei rinnovi contrattuali decretato da Prodi per le esigenze finanziaria connesse al Trattato di Maastricht (1992). In sostanza, a meno che gli scioperanti non vogliano incorrere nella censura erogabile dal Ministero della Funzione pubblica (e relativa multa), l’astensione non potrà che differire di pochi giorni l’esito dello scrutinio. E comunque non è cosa da poco, per il significato politico dell’iniziativa e per l’organizzazione delle scuole. I presidi farebbero volentieri a meno di questa complicazione, assillati come sono da altre, comprese le ristrettezze economiche. Segnaliamo la, crediamo inedita, vicenda di un d.s. che, a Bari, ha chiesto alle famiglie dei candidati un prestito (145 euro) per pagare i commissari; restituirà non appena il Miur avrà accreditato i fondi. Siamo curiosi di sapere che cosa gli farà dire la Gelmini. Altre rogne, i dd.ss. si gratteranno durante i lavori di scrutinio delle classi terminali della media di secondo grado, in riferimento ai criteri di maggiore severità che entrano i vigore per l’ammissione agli esami: ci vuole il sei in ogni materia. Per lo più, i presidi non gradiscono severità eccessive. Le discussioni accese non mancheranno, in seno ai consigli di classe, che si troveranno per la prima volta ad applicare la regola, interpretandola in autonomia. Di certo, si produrranno difformità molto marcate, tra i diversi consigli di classe: è storia vecchia ma questa volta non si tratterà di trasformare qualche cinque in un sei umanitario, bensì insufficienza grave in un sei umanitario. Se si vorranno evitare gravi difformità, sarà bene che con prossimo anno il Ministero intervenga a chiarire la materia.
Monitoraggio del progetto Cl@ssi 2.0 per le scuole secondarie di I grado.
Il progetto consiste nella sperimentazione di un modello didattico, tecnologico e organizzativo mirato alla realizzazione di nuovi ambienti per l'apprendimento.
Il Miur ha sottoscritto un protocollo di intesa con il quale affida il monitoraggio e la valutazione del progetto a una struttura scientifica della Fondazione Giovanni Agnelli e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.
(Fonte: 7 giugno 2010 TuttoscuolaNEWS n. 443)
Il “tempo pieno”per le prime classi del prossimo a.s., in Sicilia.
In VII Commissione (Cultura, Scienza e istruzione), un’interrogazione al Ministro.
In Sicilia, nonostante le numerose richieste delle famiglie e la presa in carico da parte dei comuni, non è stato attivato sino ad ora neanche un tempo pieno per le prime classi del prossimo anno scolastico. Lo scorso 19 maggio (seduta n.324), l’on. Alessandra Siragusa (PD) ha presentato, al riguardo, un’interrogazione, della quale riportiamo alcuni passaggi. “…Premesso che il 16 maggio 2010 le agenzie battevano una nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dal titolo «Aumenta il tempo pieno nella scuola italiana»…. «Il Ministero dell'istruzione rende noto che nel prossimo a.s. 2010/2011 saranno attivate nella scuola primaria 782 classi a tempo pieno in più, per un totale di 37.275 classi. Per il secondo anno consecutivo, quindi aumentano gli alunni che potranno usufruire di questo quadro orario»… Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro interrogato, all'interrogante risulta che in Sicilia, nonostante le numerose richieste delle famiglie e la presa in carico da parte dei comuni, non sia stato attivato fin qui neanche un tempo pieno per le prime classi del prossimo anno scolastico -:quante richieste di attivazione di tempo pieno ci siano state in Sicilia per le prime elementari dell'a.s. 2010/2011; quante ne saranno attivate il prossimo anno.
Lo scorso 1 giugno, il Dipartimento per l'istruzione del Miur ha trasmesso (Prot. A00DPIT n. 1892) agli uffici periferici il Decreto interministeriale (il Miur di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze) contenente le disposizioni che ridefiniscono l'orario complessivo a.s. 2010/11 delle lezioni delle seconde e terze degli istituti professionali. Tale ridefinizione è in attuazione del Regolamento di riordino (emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 e registrato nel giorno stesso del 1 giugno. dalla C.dC.). Il decreto individua, per singolo indirizzo, le classi di concorso e le quantità orarie che vengono eliminate a livello centrale, nella formulazione delle cattedre. Qualora la classe di concorso comprenda più insegnamenti, sarà cura del d.s., sentito il collegio dei docenti, procedere alla individuazione delle ore degli insegnamenti da ridurre. Non esistendo al sistema, per le classi maxisperimentali, un quadro orario prestabilito, non è possibile operare le riduzioni a livello centrale; sarà, pertanto, cura degli UUSSRR, d'intesa con il d.s., procedere alla riduzione delle ore tenendo a riferimento le riduzioni operate dal Decreto interministeriale per il corrispondente o similare indirizzo di ordinamento. Analoga procedura dovrà essere seguita nei casi in cui risultino mancanti taluni indirizzi perché riferiti a singole istituzioni scolastiche. Riportiamo, di seguito, i dati principali.
Art. 1. (omissis)Art. 2. L’intervento riduttivo si intende limitato alle sole ore di lezione e, pertanto, non si estende agli ordinamenti, che rimangono invariati. Ferma restando l’invarianza della dotazione organica regionale, in coerenza con gli obiettivi previsti dall’offerta formativa, l’automatismo degli interventi riduttivi può trovare, da parte dei singoli istituti, ambiti di flessibilità e di compensazione attraverso gli interventi consentiti dall’autonomia scolastica e/o della disponibilità di eventuali risorse aggiuntive. Art. 3. La dotazione organica delle istituzioni scolastiche viene determinata utilizzando i contributi orari sia del nuovo che del pregresso ordinamento ancora vigente nelle classi successive alle prime ancorché soggette alle riduzioni. Art. 4. Qualora dall’applicazione dell’intervento riduttivo residui una economia di posti o di ore eccedente l’obiettivo di contenimento previsto dall’art. 64 della legge 133 del 2008 per l’anno scolastico 2010/2011, il competente direttore regionale provvede ad assegnare tale contingente secondo criteri proporzionali tenendo conto delle esigenze delle istituzioni scolastiche interessate. Art. 5. Le cattedre continuano ad essere costituite secondo la normale procedura, utilizzando il nuovo quadro orario ridotto, fermo restando che le stesse non potranno comunque avere un orario inferiore alle 15 ore settimanali. In tal caso l’orario necessario per completare la cattedra a 18 ore potrà essere utilizzato per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti e/o per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell’offerta formativa.
ISTITUTI PROFESSIONALI – Tutte le classi 2^ e 3^ vengono ridotte a 34 ore settimanali
Guida alla lettura. Prendiamo ad esempio il primo rigo, quello relativo a RRLA in seconda classe: “50/A-1” = significa che CL: 50/A subisce una riduzione di 1 ora; “CURR. DA 36 a 34”significa che l’orario settimanale degli alunni è portato da 36 a 34 ore settimanali. Si noti al terzo rigo, relativamente alla RRBX classe terza, l’unica eccezione a 36 e non a 34 ore; possiamo pensare che si tratti di una omissione (si omette di indicare una seconda classe di concorso, oltre alla 50c eventualmente decurtata di altre due ore), ma non può essere un semplice refuso sul n.36.
RRLA – BIENNIO SERVIZI ALBERG./DELLA RISTORAZIONE CLASSE 2^ -50/A-1; 52/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 42 A 40
RRUA – BIENNIO ECONOMICO AZIENDALE E TURISTICO CLASSE 2^- 17/A-1;50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRBX – MONOENNIO OPERATORE AI SERVIZI DI CUCINA CLASSE 3^ - 50/C-2; CURR. DA 38 A 36 - MONTE ORE DA 38 A 36;
RRUM – BIENNIO ELETTRICO ELETTRONICO CLASSE 2^ - 35/A-1;50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 40 A 38
RRUL – BIENNIO MECCANICO TERMICO CLASSE 2^ - 20/A-1; 50/A-1; 32/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 40 A 37;
RRAY – MONOEN. OPERATORE DELLA GESTIONE AZIEN. CLASSE 3^ - 17/A-1; 19/A-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 38 A 36;
RRBT – MONOEN. OPERATORE DELL’IMPRESA TURIST. CLASSE 3^ - 17/A-1; 346/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 38 A 36;
RRBV – MONOENNIO OPERATORE AI SERVIZI DI SALA-BAR ..CLASSE 3^ - 51/C-2; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 38 A 36;
RRUW – BIENNIO SERVIZI SOCIALI .. CLASSE 2^ - 50/A-1; 45/C -1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 37 A 35;
RRD5 – MONOENNIO OPERATORE ELETTRICO .. CLASSE 3^ - 35/A-1; 27/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 41 A 39;
RRBP – MONOENNIO OPERATORE DEI SERVIZI SOCIALI CLASSE 3^ - 36/A-1; 45/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 42 A 40;
RRDB – MONOENNIO OPERATORE MECCANICO CLASSE 3^ - 20/A-1; 32/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 44 A 42;
RRUN – BIENNIO AGRARIO CLASSE 2^ - 50/A-1; 58/A-1; 5/C-2; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 48 A 44;
RRBU – MONOENNIO OPERATORE AI SERVIZI DI SEGRETERIA CLASSE 3^ - 52/C-2; CURR DA 36 A 34;
RRUZ – BIENNIO PUBBL.ICITA’ . CLASSE 2^ - 25/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRUK – BIENNIO ABBIGLIAMENTO E MODA .. CLASSE 2^ - 50/A-1; 7/C-1; CURR. DA 36 A 34;
RRDG – MONOENNIO OPERATORE TERMICO CLASSE 3^ - 20/A-1; 32/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 44 A 42;
RRMB – ODONTOTECNICO I – NUOVO ORDINAMENTO .. CLASSE 2^ - 47/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRMB – ODONTOTECNICO I – NUOVO ORDINAM.CLASSE 3^ - 13/A-1; 50/A-1;13/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 36 A 34;
RRU1 – MONOENNIO OPERATORE GRAFICO PUBBLICITARIO ..CLASSE 3^ - 7/A-2; CURR. DA 36 A 34;
RRD6 – MONOEN. OPERAT. ELETTRONICA INDUSTRIALE ..CLASSE 3^ - 34/A-1; 26/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 44 A 42;
RRDJ – MONOENNIO OPERATORE AGROAMBIENTALE ..CLASSE 3^ - 58/A-2; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 44 A 42;
RRBY – MONOENNIO OPERATORE DELLA MODA ..CLASSE 3^ - 24/A- 1; 7/C-1; CURR. DA 36 A 34;
RRUI – BIENNIO CHIMICO E BIOLOGICO ..CLASSE 2^ - 13/A-1; 50/A-1; 24/C-2; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 48 A 44;
RRU2 – MONOENNIO CHIMICO E BIOLOGICO ..CLASSE 3^ - 13/A-2; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 58 A 56;
RRDM – MONOENNIO OPERATORE PER LE TELECOMUNIC. CLASSE 3^ - 34/A-1; 26/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 44 A 42;
RRD4 – MONOENNIO OPERATORE AGRO-INDUSTRIALE CLASSE 3^ - 58/A-2; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 46 A 44;
RRMA – OTTICO I – NUOVO ORDINAMENTO CLASSE 2^ - 13/A-1, 50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRMA – OTTICO I – NUOVO ORDINAMENTO CLASSE 3^ - 38/A-2; 20/C-2; CURR. DA 38 A 34;
RRAH – BIENNIO MARITTIMO CLASSE 2^ - 20/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 42 A 40;
RRAG – MONOENNIO OPERATORE DEL MARE CLASSE 3^ - 20/A-1; 56/A-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 44 A 42;
RRGR – BIENNIO LEGNO – NUOVO ORDINAMENTO CLASSE 2^ - 50/A-1; 37/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 40 A 38;
RRAC – BIENNIO AUDIOVISIVO CLASSE 2^ - 38/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRGN – BIENNIO ARTE BIANCA CLASSE 2^ - 50/A-1; 57/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 41 A 39;
RRGU – BIENNIO GRAFICO CLASSE 2^ - 50/A-1; 69/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 42 A 40;
RRJR – MONOENNIO OPERAT. INDUSTRIA DEL MOBILE CLASSE 3^ - 27/A-1; 37/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 44 A 42;
RRAD – MONOEN. OPER. COMUNICAZ. AUDIOVISIVA CLASSE 3^ - 22/A-1; 44/A-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 42 A 40;
RRDS – MONOENNIO OPERATORE AGRITURISTICO CLASSE 3^ - 58/A-2; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 44 A 42;
RRAM – MONOENNIO OPERATORE INDUSTRIA GRAFICA CLASSE 3^ - 69/A-1; 38/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 46 A 44;
RRJQ – MONOEN. OPERATORE INDUSTRIA DOLCIARIA CLASSE 3^ - 57/A-1; 50/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 39 A 37;
RRAF – BIENNIO FOTOGRAFICO CLASSE 2^ - 25/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 39 A 37;
RRAE – MONOENNIO FOTOGRAFICO CLASSE 3^ - 65/A-2; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 41 A 39;
RRTM – ADDETTO SEGR./AMMIN. ALBERGO - ANRH01003 CLASSE 2^ - 46/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 40 A 38;
RRTM – ADDETTO SEGR./AMMIN. ALBERGO - ANRH01003 CLASSE 3^ - 50/A-1; 52/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 40 A 38;
RRAI – BIENNIO CERAMICA CLASSE 2^ - 13/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 44 A 42;
RRAK – MONOEN. OPERATORE LAVOR. CERAM. CLASSE 3^ - 13/A-2; 6/C-1; 40/C-1; CURR. DA 38 A 34 – MONTE ORE DA 54 A 50;
RRGQ – BIENNIO ORAFO CLASSE 2^ - 50/A-1; 33/C-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 38 A 36;
RRJM – MONOENNIO ORAFO CLASSE 3^ - 20/A-1; 33/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 45 A 43;
RRJN –MONOENNIO OPERATORE DI LIUTERIA CLASSE 3^ - 25/C-2; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 55 A 53;
RRJP – MONOEN. OPERATORE INDUSTRIA MOLITORIA CLASSE 3^ - 13/A-1; 57/A-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 37 A 35;
RRAJ – MONOEN. OPERATORE DELLE INDUSTRIE CERAMICHE CLASSE 3^ 13/A-2; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 58 A 56;
RRAT – MONOENNIO OPERATORE DELL’INDUSTRIA DEL MARMOCLASSE 3^ - 22/A-1; 42/C-1; CURR. DA 36 A 34;
RREI – MONOENNIO OPERATORE EDILE CLASSE 3^ - 16/A-1; 43/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 41 A 39;
RRGP – BIENNIO LIUTERIA CLASSE 2^ - 50/A-1; 25/C-1; CURR. DA 36 A 34 – MONTE ORE DA 47 A 45;
RRGT – BIENNIO MARMO CLASSE 2^ - 22/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34;
RRUJ – BIENNIO EDILE CLASSE 2^ - 16/A-1; 50/A-1; CURR. DA 36 A 34; MONTE ORE DA 41 A 39.
Il giorno 3 giugno, la Corte dei Conti ha dato l’ok
Non appena saranno sulla Gazzetta Ufficiale, i regolamenti concernenti il riordino del II ciclo di istruzione (licei, istituti tecnici e istituti professionali) saranno legge.
Alle calende greche, i concorsi per i giovani aspiranti docenti
L’incognita concorsi: era previsto, nella Finanziaria 2008 l’indizione di concorsi a cadenza biennale, ferme restando, comunque, le graduatorie a esaurimento (più di 220000 aspiranti). Il ritmo delle assunzioni annuali è inferiore alle 1.000 unità, non compensando, nella gestione Tremonti-Gelmini, quello dei pensionamenti.
Ci vorranno 20 anni prima che si concretizzi l’esigenza di indire concorsi. Lo stesso discorso vale per i giovani che accederanno alle nuove modalità di formazione iniziale che si vanno ad attivare con lo schema di regolamento che è in corso di approvazione. Riportiamo le parole contenute nel documento di minoranza presentato, con parere negativo, dal gruppo dei deputati PD della VII Commissione della Camera sul Regolamento della formazione iniziale.
“… Valutato che i dissennati tagli operati dal Governo con l’art.64 decreto legge 112/08, convertito nella legge 133/08, hanno pesantemente decurtato gli organici del personale docente per quasi 88.000 posti. Contemporaneamente è stata interrotta la immissione in ruolo dei 150.000 docenti prevista dall’esecutivo Prodi e richiamata in premessa. Il combinato disposto di questa riduzione degli investimenti in istruzione, determina la permanenza nelle graduatorie ad esaurimento di centinaia di migliaia di docenti precari, che da anni svolgono il proprio lavoro nelle scuole pubbliche e ai quali affidiamo gli apprendimenti e le valutazioni dei nostri ragazzi. Da anni attendono la stabilizzazione che riconosca il servizio fino ad ora prestato. Ne consegue che le nuove modalità di formazione previste nel regolamento in parola si rivolgeranno ad una platea di giovani aspiranti docenti che non si sa quando potranno entrare in ruolo. A costoro, che legittimamente, desiderano fare dell’insegnamento la propria professione, il Governo “dei tagli” non fornisce alcuna garanzia, nel breve e nel medio periodo, di accesso a posti di docenza. La scelta del Governo depriva pertanto i giovani di una possibilità di lavoro e li illude sul loro futuro..”.
Gli effetti della manovra di aggiustamento sulle domande di pensionamento nella scuola e in tutto il pubblico impiego.
TuttoScuola segnala “una corsa forsennata al pensionamento” dei dipendenti e alti dirigenti del settore pubblico (ministeri, scuola, università, enti pubblici e altre amministrazioni, magistratura compresa). “Tutti vogliono capire quanto prenderebbero andando via ora, evitando così la rateizzazione della buonuscita (fino a tre anni) prevista dal decreto legge”. I dipendenti della scuola, però, la domanda di pensionamento possono presentarla soltanto entro gennaio (con effetto all’uno settembre) e non sono, quindi, in corsa per il gennaio 2011.
(Fonte: TuttoscuolaNEWS n. 442 , 31 maggio 2010)
Assegno d'invalidità anche per gli stranieri senza carta di soggiorno
Per la notizia di questa sentenza della Corte, rimandiamo a SuperAbile-INAIL
Con la sentenza 187/2010, la Corte Costituzionale ha riconosciuto l'illegittimità dell'articolo 80 della Finanziaria 2001, che riservava l'assegno d'invalidità agli stranieri titolari di carta di soggiorno. (Fonte www.superabile.it del 31 maggio)
Dà fastidio l’azione civile e culturale del Liceo “Pantaleo” di Castelvetrano; dà fastidio, soprattutto, la memoria di Falcone e Borsellino
Riportiamo alcuni passaggi del Comunicato stampa (29 maggio) con il d.s. prof. Francesco Fiordaliso condanna l’azione di chi ha fatto sparire i manifesti che pubblicizzavano la manifestazione organizzata per ricordare la strage di Capaci.
“Il Dirigente Scolastico, dr. Francesco Fiordaliso, e tutto il personale del Liceo Classico “G. Pantaleo” e del Liceo delle Scienze Umane “G. Gentile” di Castelvetrano, condannano l’azione compiuta da chi ha fatto sparire i manifesti… L’aver fatto sparire quel manifesto, con le immagini dei giudici Falcone e Borsellino, è certamente da condannare anche se a compierlo sono stati dei balordi, utile humus della mafia che, prima del territorio, riesce a dominare le coscienze di taluni. “Siamo certi – ha anche in questa circostanza per l’ennesima volta ribadito il dirigente scolastico Francesco Fiordaliso – che si sta velocemente avvicinando il giorno in cui Castelvetrano e la provincia di Trapani non saranno più associate al nome di Matteo Messina Denaro”.