Recenti episodi di cronaca nera sono il triste epilogo di vicende legate al bullismo e ad una prevaricazione violenta che dilaga malgrado l’azione di contrasto svolta negli ultimi anni dalle istituzioni. Una madre che mostra la foto di suo figlio nella bara, un’altra che accusa pubblicamente i compagni di scuola di aver bullizzato per anni il figlio fino a spingerlo al suicidio. Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. Schiacciare i più deboli, denigrarli per caratteristiche fisiche o semplicemente per una personalità più riservata. Anime fragili, inermi, dilaniate dalla cattiveria e dalle umiliazioni subite.
L’accessibilità scriteriata e non mediata all’uso dei social (Facebook e Instagram in particolare) ha reso la diffusione delle umiliazioni estremamente facile ed immediata. Anche nel passato tali episodi si manifestavano, ma era più semplice controllarli e cassare eventuali comportamenti violenti, perché la disciplina nelle scuole ed il rispetto dell’autorità erano decisamente maggiori.