Anief: sono trascorsi tre mesi dalla certificazione provvisoria della rappresentatività da parte dell'Aran. La legge stanzia le risorse per il rinnovo del contratto, noi ne abbiamo trovato ulteriori per la scuola. Avvii l'atto di diritto e normalizzi le relazioni sindacali, evidenti nuovi contenziosi. Il sindacato rompe gli indugi: basta perdere tempo e Pacifico scrive al ministro Bongiorno per sollecitare l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran. Nella missiva al ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno si richiede celermente l’emanazione dell’atto di indirizzo all’Aran per il rinnovo del Ccnq di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione e la certificazione della rappresentatività propedeutica all’avvio delle trattative per il nuovo del Ccnl anche per il comprato scuola, triennio 2019-2021. Marcello Pacifico (Anief): 57 mila voti ci chiedono di avere voce nei tavoli dopo aver raggiunto il 6% della rappresentatività prevista dalla legge #perunascuolagiusta
Il giovane sindacato, dopo che qualche mese fa l’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha confermato i dati, certificando che ha superato di slancio la soglia del 5% necessaria per la rappresentatività, attestandosi oltre il 6% come sesta forza sindacale del Comparto e addirittura undicesima nell’intero settore Pubblico, ha inviato una lettera al ministro della PA Giulia Bongiorno, come prima destinataria, al ministro del Miur Marco Bussetti e all’Aran.
Anief infatti, visti il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, art. 4 comma1, lettera a), e art. 41, commi 1 e 3, (Gazzetta Ufficiale 9 maggio 2011, n.106) “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” e la legge 30 dicembre 2018, n.145, art.1, comma 436- 438, (Gazzetta ufficiale 31 dicembre 2018, n. 302) “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, chiede che venga impartito con urgenza all’ARaN l’atto di indirizzo per il rinnovo del CCNQ di definizione dei comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2019-202 e per la riapertura dei tavoli di contrattazione ai fini del rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto istruzione e ricerca.
Il sindacato dunque crede sia arrivato il momento di essere parte attiva, nel rispetto della volontà dei tantissimi lavoratori che gli hanno dato fiducia, considerando inoltre che si sono poste le basi per il riavvio di ordinarie relazioni sindacali alla luce dei finanziamenti stanziati e poiché il 15 gennaio 2019 il Collegio di indirizzo e controllo dell’A.Ra.N., con la delibera n. 1, ha approvato le tabelle contenenti l’accertamento provvisorio della rappresentatività delle Organizzazioni sindacali nelle aree e nei comparti di contrattazione, attestando, per il comparto istruzione e ricerca, all’ANIEF una percentuale del 6.16%.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anef, afferma come “il ritardo nell’assegnazione delle suddette prerogative sindacali, da quantificarsi in un anno dal rinnovo delle RSU, causa una compressione del nostro diritto a disporre di tutti gli strumenti per l’esercizio del proprio mandato di tutela e rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto di riferimento. Sono docenti e Ata che hanno creduto in noi e siamo pronti a cambiare il sistema scolastico, per una scuola giusta, dando loro voce. Noi siamo pronti, abbiamo approvato le linee guida in Consiglio nazionale per affrontare tutti gli argomenti ai tavoli e introdurre il rispetto del diritto del lavoro e dei lavoratori anche nella scuola italiana. Sono 13 i punti ancora oggetto di consultazione di tutti i quadri sindacali e della base, perché bisogna ascoltare prima di parlare per poter rappresentare i problemi e le giuste soluzioni”.
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