Non ci sono novità sostanziali nel decreto legge approvato dal CdM, salvo alcune novità - che riguardano i docenti precari che hanno svolto servizio nelle scuole paritarie e gli amministrativi impegnati nel ruolo superiore di Dsga - dovute ai rilievi del Quirinale, e la cui firma definitiva è attesa a breve. Secondo il giovane sindacato, le modifiche introdotte generano nuovo contenzioso, perché è assurdo non mettere nella nuova GAP (graduatoria di scorrimento delle GaE) il personale che vincerà la selezione concorsuale. Come è incoerente pensare ad un tetto limite di 24 mila posizioni ed è insensato escludere migliaia di precari e alimentare la supplentite pure per gli amministrativi facenti funzione. Anief conferma lo sciopero del 12 novembre e chiama il personale a raccolta, perché aderisca alla protesta di piazza dello stesso giorno.
Sarebbe imminente, questione forse di ore, la sottoscrizione da parte del Capo dello Stato del decreto scuola: secondo Italia Oggi, la firma del decreto potrebbe arrivare oggi. L’ultimo passaggio sarebbe poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le modifiche apportate al decreto, anticipate da Orizzonte Scuola, salvo “sorprese dell’ultimo minuto”, sono quelle dell’inserimento dei docenti delle scuole paritarie nel concorso straordinario, con partecipazione ai soli fini abilitanti e la cancellazione del concorso riservato Direttori dei servizi generali e amministrativi.
Anief reputa il decreto del tutto insoddisfacente. Sulla valenza del servizio nelle scuole paritarie, il giovane sindacato ritiene assurdo valutare un servizio soltanto per conseguire l'abilitazione e non per accedere al doppio canale di reclutamento come è sempre avvenuto con le ex graduatore permanenti dai cui posti esauriti si vorrebbe assumere. Siamo pronti ad aprire un contenzioso che darà ragione anche a chi lavora nei corsi IeFP inseriti nel sistema integrato nazionale di istruzione.
Per quanto riguarda i Dsga, dovrebbe saltare del tutto il concorso riservato per i facenti funzione privi di laurea. Le ultime modifiche del testo, che presto, promette il Miur, "sarà inviato a breve per la firma del capo dello Stato", hanno di fatto tagliato fuori dal concorso per Direttori dei servizi generali e amministrativi i 600 amministrativi facenti funzione che nell’ultimo ventennio hanno tenuto in mano la gestione economica del personale Ata di migliaia di scuole. Ora, però, si scopre soltanto che sono privi di laurea a quindi non possono accedere al concorso riservato. Anief su questo punto è pronta a presentare ricorso apposito.
“C’erano poi – spiega Marcello Pacifico, leader dell’Anief, che continua a non essere convocato dal Miur – diverse altre modifiche, come stabilizzare gli oltre 7 mila diplomati magistrale assunti e poi scaricati, confermando nei ruoli chi ha superato l’anno di prova, dopo valutazione collegiale. Ma anche superare il problema del mancato inserimento nelle GaE. Abbiamo presentando una serie di modifiche che però non sono state prese in considerazione. Ora se ne assumeranno le responsabilità”.
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