La professione dell’insegnante non è come le altre: nel corso degli anni è scientificamente provato che comporta in alta percentuale patologie, di tipo fisico ma soprattutto con un impatto nella psiche, per via dell’alto stress correlato all’insegnamento. Poiché è ingiusto e autolesionista, anche pe lo Stato, continuare a fare finta di nulla, il giovane sindacato ha affrontato il problema all’interno degli emendamenti al Disegno di legge di Bilancio 2020 AS 1586, ora all’esame della V Commissione del Senato: l’organizzazione guidata da Marcello Pacifico chiede di modificare, in particolare, l’articolo 56 della manovra di fine 2020, per riconoscere finalmente la condizione del burnout derivante dal “carattere gravoso lavoro del personale scuola”. Per questo motivo, Anief ritiene che “occorre adottare tutti gli strumenti necessari per contenere e monitorare i fenomeni di stress da lavoro correlato anche con lo scopo di evitare nuovi aggravi finanziari a carico del ministero della salute”.
Insegnare logora, e lo Stato deve farsi carico di questo problema crescente: poiché con la riforma pensionistica Monti-Fornero si è allargata la platea di docenti in età avanzata, tanto che oggi due su tre hanno ormai oltre 50 anni, una condizione confermata dall’ultimo rapporto della Commissione europea, continuare ad ignorare il problema significa non avere rispetto né adeguata tutela per una categoria di dipendenti pubblici e che tra non molto ci ritroveremo con una spesa sociale aggravata, derivante dall’alto numero di dipendenti della scuola colpiti da patologie da lavoro.
L’Anief ricorda che “le malattie professionali dei docenti che determinano l’inidoneità all’insegnamento nell’80% dei casi presentano una diagnosi psichiatrica”. Ad evidenziare il problema, scrive ancora il giovane sindacato nelle motivazioni degli emendamenti proposti, sono anche gli “studi sullo stress da lavoro correlato e burnout” condotti dal “dott. Vittorio Lodolo D’Oria, ragion per cui risulta indispensabile allargare l’attuale finestra di pensione anticipata prevista soltanto per il personale dell’infanzia”. Lo stesso dottore, tra i massimi esperti in materia, ha di recente ricordato che “dal 1992 al 2012 sono intervenute quattro riforme previdenziali ‘al buio’, cioè senza valutare la salute della categoria professionale dei docenti”.
Il sindacato fa presente anche che la copertura finanziaria dell’inclusione della professione docente, a tutti i livelli, in quelle altamente gravose, sarebbe “garantita dal fondo di cui al comma 200 articolo 1 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 incrementato dal presente provvedimento”.
Si tratterebbe, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, di estendere al corpo docente gli stessi trattamenti pensionistici del personale delle forze dell’ordine, allargando l’attuale finestra di pensione anticipata prevista soltanto per militari e professioni assimilate. Se anche l’Organizzazione mondiale della Sanità ha ultimamente affermato che il burnout è il tipico malessere cronico che si riscontra nei lavoratori della scuola, poiché comporta una sindrome che conduce allo ‘stress cronico’ impossibile da curare con successo, c’è davvero da preoccuparsi e affrontare il problema. Come già avviene nella maggior parte dei Paesi europei. Per noi, come sindacato, al momento non c’è altra scelta che collocare l’insegnamento, non solo quello nella scuola dell’infanzia, tra le professioni a carattere gravoso, quindi nell’Ape Social”.
GLI EMENDAMENTI ANIEF ALLA LEGGE DI BILANCIO
DISEGNO DI LEGGE
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale
per il triennio 2020-2022
AS 1586
Emendamenti all’articolo 56
56.2
Al comma 2, alla fine del primo periodo inserire il seguente testo:
“con particolare attenzione alle segnalazioni di episodi di burnout e di rischio di lavoro correlato subito dal personale dipendente e dirigente delle istituzioni scolastiche”.
Motivazione [indagine burnout per riconoscimento carattere gravoso lavoro del personale scuola]: occorre adottare tutti gli strumenti necessari per contenere e monitorare i fenomeni di stress da lavoro correlato anche con lo scopo di evitare nuovi aggravi finanziari a carico del ministero della salute. Le malattie professionali dei docenti che determinano l’inidoneità all’insegnamento nell’80% dei casi presentano una diagnosi psichiatrica.
Un’indagine nazionale può contribuire a fornire un supporto sempre presente e disponibile nei momenti di inevitabile difficoltà vissuti in ambiente scolastico.
56.4
Dopo il comma 4, inserire il seguente:
“All’allegato b) di cui all’articolo 1 comma 148, punto H della legge 27 dicembre 2017, n. 205, dopo la parola “infanzia” aggiungere le seguenti parole “, primaria e secondaria.”
Motivazione [Estensione carattere gravoso a tutta la professione docente]: lo svolgimento della professione docente ha un carattere gravoso in tutti gli ordini di scuola, come si evince dagli studi sullo stress da lavoro correlato e burnout del dott. Lodolo D’Oria, ragion per cui risulta indispensabile allargare l’attuale finestra di pensione anticipata prevista soltanto per il personale dell’infanzia. La copertura finanziaria è garantita dal fondo di cui al comma 200 articolo 1 della legge 23 dicembre 2014 n. 190 incrementato dal presente provvedimento.
56.4.1
Dopo il comma 4, inserire il seguente:
“Al personale delle istituzioni scolastiche, a decorrere, dal 1 settembre 2021, si applicano per l’accesso ai trattamenti pensionistici, in ragione del carattere altamente gravoso della professione, le norme di cui al personale individuato dal decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 165, in deroga a quanto disposto dal decreto del presidente della repubblica 28 ottobre 2017, n. 157. Per la relativa copertura finanziaria si attinge al fondo di cui al comma 265 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145.”
Motivazione [Estensione al personale docente dei trattamenti pensionistici del personale delle forze dell’ordine]: lo svolgimento della professione docente ha un carattere gravoso in tutti gli ordini di scuola, come si evince dagli studi sullo stress da lavoro correlato e burnout del dott. Lodolo D’Oria, ragion per cui risulta indispensabile allargare l’attuale finestra di pensione anticipata prevista soltanto per il personale delle forze armate.
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