Perché ci si scandalizza se in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, il ministero dell’Istruzione decide di fare gli esami di Stato per via telematica? A sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In una intervista rilasciata alla rivista Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo viene sollecitato sulla liceità dei contenuti dell’ultima bozza di Decreto Legge su scrutini, esami e fine anno che il Consiglio dei ministri emanerà nelle prossime ore
Con il perdurare dell’emergenza sanitaria, a seguito del contagio da Covid-19, si va verso l’ammissione di tutti gli studenti agli esami di Maturità e delle prove ridotte a un solo colloquio online. Secondo il sindacato Anief, è una soluzione fattibile. Anche se non è l’unica possibile.
IL PARERE DEL PRESIDENTE ANIEF
Quella degli esami svolti con l’utilizzo di piattaforme telematiche, con i docenti e gli studenti collegati in tempo reale, è una modalità che viene utilizzata negli atenei già per gli esami e le lauree, ricorda il leader dell’Anief Marcello Pacifico. Secondo noi, dice il sindacalista autonomo “va bene come soluzione. L’importante è che si tenga conto del programma che si è svolto fino ad oggi. L’esame può essere svolto in maniera telematica senza pensare di rinviarlo”.
L’alternativa, sarebbe quella di spostare di alcuni mesi le modalità tradizionali di svolgimento degli Esami di Stato, previste dal decreto 62/2017, attuativo della Legge 107 del 2015. Qualora, dice ancora Marcello Pacifico, si creda che “possa non essere ottimale per consentire ai ragazzi, dal punto di vista emotivo, di svolgere gli esami per via telematica, allora si può pensare di rimandarli a settembre o ottobre”.
COSA POTREBBE CAMBIARE
Con il Decreto Legge nelle prossime ore all’esame del CdM, si andrà quindi a mettere mano alla https://www.orizzontescuola.it/esame-di-maturita-studenti-tutti-ammessi-quanto-prevede-bozza-di-decreto/:/www.orizzontescuola.it/esame-di-maturita-studenti-tutti-ammessi-quanto-prevede-bozza-di-decreto/">maturità del 2020, derogando il comma 2 dell’articolo 13 del Decreto legislativo del 13 di aprile 2017 sull’ammissione dei candidati agli esami di Stato, rispetto alla frequenza di tre quarti del monte ore annuale, alla partecipazione alle prove Invalsi, allo svolgimento delle attività di alternanza, alla votazione non inferiore ai sei decimi. In caso di rientro a scuola prima del 18 maggio, si procederà ad una maturità “light” con seconda prova a carattere nazionale sostituita da una prova predisposta dalla singola commissione di esame, affinché detta prova sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico. Se invece si dovesse tornare a partire dal 18 maggio prossimo, in questo caso si deduce che per ragioni sanitarie gli esami non potranno svolgersi in presenza, con l’eliminazione delle prove scritte di esame e la sostituzione con un unico colloquio, da attuare online, stabilendone contenuti, modalità e punteggio e specifiche previsioni per i candidati esterni.
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