L’emergenza Coronavirus fa cambiare la composizione delle commissioni degli Esami di Stato della secondaria di secondo grado in programma a giugno: oggi il ministero dell’Istruzione ha comunicato che la ministra Lucia Azzolina ha firmato l’ordinanza, attuativa del Decreto Legge dell'8 aprile scorso su Esami e valutazione, che, in ragione dello stato emergenziale che stiamo vivendo e dell’impatto che ha avuto sulla scuola, prevede, solo per quest’anno, una commissione formata da sei commissari interni e dal presidente esterno. Marcello Pacifico (Anief): “Ottima la scelta di affidare il giudizio degli studenti ai loro insegnanti, con la validità dell’esame comunque salvaguardata dalla presenza di un presidente super partes proveniente da altri istituti scolastici. Il prossimo passo è ora quello di adottare le linee guida sull’ammissione agli esami, delegando poi ogni consiglio di classe su come poi effettivamente attuare i giudizi. Lo stesso organo collegiale. Bisognerà poi anche verificare quale delle due ipotesi di organizzazione delle prove d’esame dovrà essere presa, a seconda del ritorno o meno nelle classi entro il prossimo 18 maggio: per noi la cosa più logica rimane quella del colloquio telematico, che già viene adottato con positività nell’ambiente universitario”.
Il contagio del Covid-19 ha costretto il ministero dell’Istruzione a mutare la fisionomia dell’Esame di Stato finale della scuola secondaria di secondo grado: in base alle indicazioni provenienti dal MI, i presidenti saranno l’unica componente docente esterna e saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali; invece, i commissari verranno individuati dai consigli di classe. Nella composizione della commissione si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.
LE PAROLE DELLA MINISTRA
“In questo modo – ha spiegato oggi la ministra dell’Istruzione - gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero, serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto”.
IL COMMENTO DEL SINDACATO
Secondo Anief, a questo punto, dopo avere stabilito come si comporranno le commissioni d’esame, diventa sempre più importante stabilire le modalità di valutazione generali da adottare, lasciando poi a ogni singola commissione d’esame predisporre le prove e i criteri per la correzione e la valutazione dei circa 500 mila studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Il sindacato ritiene che debba essere prevalente, nella valutazione degli allievi, il giudizio del consiglio di classe, che ha un quadro sicuramente chiaro sulle competenze e conoscenze raggiunte da ogni studente. Per quanto riguarda gli esami finali, si conferma l’opportunità di procedere con una sola prova orale di tipo online, come avviene da tempo in diverse Università anche italiane e non solo telematiche.
L’ordinanza n. 197 del 17 aprile 2020
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