Si procede come Anief ha chiesto da tempo e promesso dal Governo, anche se per il solo personale docente. Rimane il mistero dei numeri autorizzati e il problema della scelta compiuta dagli altri insegnanti già assunti il 1° settembre scorso. Il sindacato chiede chiarezza al ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di aumentare le assunzioni e offre tutela a chi intende chiedere trasferimento in una sede più favorevole. Per adesioni vai al seguente link. Per informazioni, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato il decreto n. 12 del 18 maggio 2020 riguardante Disposizioni concernenti le operazioni di assunzione a tempo indeterminato ai sensi dell’articolo 1, comma 18-quater, del Decreto Legge 29 ottobre 2019 n. 126, convertito, con modificazioni, dalla Legge 20 dicembre 2019 n. 159. Si tratta di un provvedimento voluto dal Governo e richiesto a gran voce dal sindacato Anief, che fin dall’inizio dell’approvazione della norma di pensionamento anticipato ‘Quota 100’ aveva chiesto che fosse disposta in tempo utile per le assunzioni da disporre il 1° settembre 2019.
PERCHÉ SOLO 4.500 POSTI IN RUOLO?
Tuttavia, il numero dei posti autorizzati oggi dal MI, solo 4.500, è appena un terzo di meno di quelli accertati dallo stesso MEF (6.542), addirittura quattro volte le cattedre venutesi a liberare registrate dalla rivista specializzata Orizzonte scuola nella primavera scorsa (13.347). Per questa ragione, Anief ha deciso di mettere a disposizione un’istanza di accesso agli atti per tutti coloro che intendono accertare la correttezza delle autorizzazioni concesse dal MEF e richieste dal MI e per sbloccare ulteriori immissioni in ruolo. L’invio dell’istanza è propedeutica all’adesione gratuita al ricorso da proporre al Tar Lazio per ottenere l’eventuale aumento di posti.
I TRASFERIMENTI MANCATI: ANIEF VERIFICA
Anief comunica, inoltre, che allo stesso sindacato sono pervenute diverse richieste da parte di insegnanti già assunti il 1° settembre scorso che rivendicano il diritto di poter ottenere una delle nuove sedi messe in gioco e a suo tempo non rese disponibili dalla macchina organizzativa pubblica. Costoro, preso atto dei nuovi posti disponibili, possono quindi chiedere supporto all’Anief per verificare se possono ottenere un trasferimento prima delle prossime operazioni di mobilità, inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., così da valutare anche l’opportunità di un’eventuale azione risarcitoria.
L’ANNO PROSSIMO: STESSO PROBLEMA
Rimane il problema anche per il prossimo anno scolastico: a questo proposito, Anief chiede fin da adesso che non si debba approvare un ulteriore provvedimento legislativo visto che sempre dalla rivista Orizzonte Scuola è stato comunicato che il numero ufficiale delle domande prodotte dai docenti, per accedere al pensionamento dal 1° settembre 2020, è quest’anno di 16.683 unità.
IL PRESIDENTE: ATA ANCORA DIMENTICATI
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, infine insiste pubblicamente nel richiedere lo sblocco delle immissioni in ruolo anche per il personale ATA: “Ci sono più di 10 mila posti liberati in questo biennio, solo da ‘Quota 100’ e non si comprende per quale ragione soltanto gli amministrativi, come i docenti di religione o gli educatori, debbano essere esclusi dalle assunzioni se le cattedre sono libere e pure certificate in organico di diritto”.
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