Da Nord a Sud Italia sono ormai inarrestabili le vittorie Anief sul diritto alla ricostruzione integrale e immediata della carriera computando tutto il servizio svolto durante il precariato. Dai Tribunali del Lavoro di Bologna, Trapani e Verona, infatti, arrivano altre tre nuove sentenze di pieno accoglimento che dichiarano illegittime le ricostruzioni di carriera dei lavoratori della scuola che non riconoscono immediatamente tutto il precariato. Marcello Pacifico (Anief): “Piena equiparazione del lavoro precario al lavoro a tempo indeterminato in primis dal punto di vista economico”. Ancora possibile agire in tribunale per rivendicare l'integrale ricostruzione di carriera computando tutto il servizio svolto a termine.
L'Anief prosegue la sua battaglia vincente a tutela dei diritti dei lavoratori della scuola: i legali dell’associazione sindacale Fabio Ganci e Walter Miceli avvalendosi, sul territorio, del prezioso supporto degli Avvocati Tiziana Sponga (Tribunale di Bologna), Giuseppe Massimo Abate (Tribunale di Trapani) e Maria Maniscalco (Tribunale di Verona), ottengono la conferma che il periodo preruolo va computato per intero soprattutto se migliorativo rispetto al computo effettuato nella ricostruzione di carriera. L'anzianità di servizio preruolo, infatti, riconosciuta al lavoratore con il decreto di ricostruzione di carriera, se risulta inferiore per effetto del sistema di calcolo di cui alla normativa interna italiana, rispetto a quella risultante dalla sommatoria dei periodi di servizio, deve essere computata applicando il criterio di maggior favore per il lavoratore e riconoscendo, quindi, per intero e immediatamente il servizio preruolo effettivamente svolto, quando più favorevole.
“Il diritto espresso nella Direttiva Comunitaria 1999/70/CE – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – impone di non discriminare mai il lavoratore dal punto di vista economico e dell'anzianità di servizio per il mero fatto di aver svolto servizio con contratti a termine. I Tribunali ci stanno dando ragione e stanno riconoscendo la palese discriminazione posta in essere a discapito dei lavoratori precari della scuola nel momento in cui il computo integrale e immediato dell'effettivo servizio prestato durante il precariato nella ricostruzione di carriera risulta migliorativo rispetto alla normativa interna”. L'Anief ricorda a tutti gli interessati che è ancora possibile agire in tribunale per rivendicare l'integrale ricostruzione di carriera computando tutto il servizio svolto a termine.
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