Il diritto alla monetizzazione delle ferie non fruite anche dopo il 2013 per il personale della scuola che ha svolto attività lavorativa con contratti a termine con scadenza al 30 giugno di ogni anno è stato nuovamente riconosciuto in tribunale grazie alla vincente azione legale del sindacato Anief. Stavolta la vittoria Anief arriva dai tribunali di Patti (ME) e Verbania dove gli Avvocati Anief ottengono altre due sentenze che condannano il Ministero dell'Istruzione per la mancata corresponsione dell'equivalente economico delle ferie maturate e non godute da altrettanti precari della scuola. Marcello Pacifico: “Il nostro sindacato si impegnerà a battersi anche ai tavoli delle trattative per ottenere finalmente giustizia per i lavoratori precari non solo per quanto riguarda le ferie, ma anche per il diritto ai permessi retribuiti, alle progressioni di carriera e per tutte le altre prerogative loro negate”. Aperte le adesioni allo specifico ricorso Anief.
I tribunali del lavoro, infatti, concordano con le tesi Anief e ritengono che “l’impianto normativo in parola non pone un obbligo di fruizione delle ferie al personale docente durante l’anno scolastico. Se, infatti, è espressamente specificato che i giorni di ferie vengono “automaticamente spesi” durante i periodi di sospensione delle lezioni previsti dai calendari regionali”, così non è previsto con riferimento al restante periodo di ferie per cui permane, dunque, se non fruito, il diritto del lavoratore alla monetizzazione. Tutti i lavoratori precari della scuola, dunque, o quelli entrati in ruolo che hanno svolto supplenze al 30 giugno, potranno rivendicare in tribunale il proprio diritto alla monetizzazione delle ferie non fruite negli ultimi 10 anni se hanno stipulato contratti al 30 giugno.
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